Possiamo definirla, senza paura di essere smentiti, l’auto più sorprendente che abbiamo guidato nel corso del 2023? Volevamo aprire l’anno nuovo facendovi gli auguri a modo nostro, magari in compagnia, per pochi minuti, della Ferrari più rivoluzionaria degli ultimi 75 anni. La nostra prova su strada della Purosangue, la prima quattro porte Ferrari nonché uno dei veicoli con baricentro più alto della media delle Ferrari degli ultimi 50 anni (no, non vogliamo chiamarlo SUV, tra poco capirete perché) è qui per voi. Di Ferrari ne ho guidate tante negli ultimi anni, ma Ferrari Purosangue è davvero un’auto unica nel suo genere anche se porta quel simbolo così apprezzato in tutto il mondo.
Insomma, dopo averla provata in anteprima sulle strade delle Dolomiti alcuni mesi fa, quale miglior occasione di tornare a bordo di Purosangue per prendere maggiore confidenza e raccontarvi tutte le mie e le nostre emozioni? Abbiamo deciso di non farvi perdere tempo nella descrizione dell’auto…da ferma. Per questo c’è la nostra scheda dedicata su Ferrari Purosangue, dove potete trovare tutte le informazioni sui suoi interni, sulle sue dimensioni, sul suo straordinario motore da 725 CV e su tante altre curiosità.
Qui il focus è sulla prova su strada della Ferrari Purosangue, auto che va guidata chilometro dopo chilometro per capire quanto la Casa di Maranello sia riuscita a sbalordire ogni appassionato di auto che si rispetti pur uscendo dai classici canoni cui ci ha abituato. Stiamo parlando di una vettura diversa da tutte le altre Ferrari (anche se di una in particolare può essere considerata una diretta e sostanziosa evoluzione) che hanno riempito per anni le pagine dei giornali e che continueranno a farlo anche in futuro.
Sono tornato dopo alcuni mesi dal primo contatto avvenuto sulle Dolomiti. L’occasione per riavere tra le mani la “All Road” vitaminizzata della Casa di Maranello è stata durante il nostro concorso d’eleganza Festival Car, con cui a bordo della Purosangue abbiamo aperto il tour d’elegance. Nonostante le oltre 100 vetture d’epoca presenti e una decina di concept car esposte, la Ferrari Purosangue è stata la più fotografata dal pubblico, segno di quanto quest’auto sia attraente e in grado di suscitare emozioni e curiosità.
Non cadete nella trappola di considerare la Purosangue come il primo SUV della Ferrari, è in realtà un vera e propria quattro porte super sportiva che rappresenta l’evoluzione concettuale della GTC4Lusso. La Ferrari Purosangue non è categorizzabile in un segmento. Dovendo sintetizzare possiamo dire che è una supersportiva a trazione integrale, indispensabile per scaricare bene a terra i 725 CV del V12 che prosegue così, in una direzione nuova e inconsueta,la sua storia nei libri del cavallino rampante da lasciare ai posteri. Bisogna fare un plauso agli ingegneri Ferrari per aver reso quel dodici cilindri che ha fatto la storia perfettamente in grado di assecondare le volontà di chi siede dietro al volante, rendendolo di fatto meno scorbutico rispetto a una 812 Superfast con il quale condivide buona parte della sua meccanica.
La posizione di guida su Purosangue è ottima, non troppo bassa vista l’impostazione dell’auto e nemmeno troppo alta, per scongiurare la sensazione di guida dei classici 4×4. Accendendo la Purosangue, con lo sfioramento del tasto non fisico posto sul fondo del volante, si viene accompagnati dall’inconfondibile ruggito del V12 di Maranello, musica per le nostre orecchie. Il V12 urla sempre forte, ci si rende conto non appena messa in moto la vettura, ma è il modo in cui si lascia guidare che lascia stupefatti. Cinque sono le modalità di guida, sulle quali torniamo a breve, con cui cambiare letteralmente carattere a Purosangue. Tanta è l’assistenza elettronica che ti fa sentire sul velluto, e in questo frangente tanto se non tutto è da imputare alle preziose nuove sospensioni adattive a controllo elettronico.
I 725 CV spingono davvero bene e c’è tanta coppia fin dai bassi regimi. Durante i nostri giorni di prova su strada della Purosangue abbiamo apprezzato tantissimo la dinamica della vettura, ancor di più rispetto alle poche ore del primo contatto sulle curve trentine. Le sospensioni attive Ferrari in grado di regolare trasferimenti di carico e rollio in curva, nonché il contatto tra ruote e suolo anche alle alte frequenze, sono pazzesche. Regolando l’impostazione delle sospensioni in soft, anche in presenza di fondo molto sconnesso, sembra di galleggiare su una tavola da surf. In curva l’auto ha poco rollio e anche questo è un beneficio delle sospensioni attive che consentono l’abbassamento del centro di rollio.
Rispetto alla sorella 812 Superfast da cui eredita il V12 Ferrari, la Purosangue è più facile da guidare e ti da più confidenza. Merito della trazione integrale che bilanciando la distribuzione della potenza e dei pesi mette a proprio agio anche i guidatori meno esperti. La gestione dell’imbardata in curva in accelerazione è garantita dalla combinazione fra il torque vectoring sull’asse anteriore, la ripartizione di coppia dell’E-Diff e la generazione di forza laterale del sistema 4WS. La nuova gestione elettronica consente di ottenere un rilevante incremento di prestazioni in termini di controllo puntuale della posizione richiesta a ogni attuatore, riduzione dei tempi di risposta dell’asse e aumento della precisione nella creazione di forza laterale.
Attraverso il manettino si può scegliere tra sopra citate cinque modalità di guida: ICE, WET, Comfort, Sport e ESC OFF. Le prime tre modalità permettono di regolare le sospensioni in medium e soft, mentre in Sport e ESC OFF le possibilità diventano tre: soft, medium e hard.
Sia ben chiaro che il V12 è prontissimo fin dai bassi regimi, lo sterzo è leggero ma estremamente veloce nella risposta e l’handling è ottimo anche grazie alla quattro ruote sterzanti, già apprezzate sulla già citata GTC4Lusso di cui questa Purosangue ne è un’evoluzione concettuale. Ferrari Purosangue, l’auto che mancava in un panorama sempre più dirottato non soltanto verso l’elettrico ma, soprattutto, verso l’uniformità di vedute, è davvero un’auto che meriterebbe una categoria a sé. Con lei, visto che non è esattamente il primo modello ad alte prestazioni contraddistinto da un’altezza da terra maggiore della media, Ferrari ha creato un vero e proprio nuovo punto di riferimento per tutti i brand del lusso applicato all’automotive.
Fa impressione scoprire le prestazioni di un’auto come la Purosangue, solo apparentemente “frenata” dalla mole che non è esattamente il suo punto forte (pesa 2,1 tonnellate in ordine di marcia). Prima di snocciolare la scheda tecnica relativa a questa auto unica nel suo genere, una Ferrari come nessun’altra, pensate che la sua velocità massima è di 310 km/h. Ok, ci sono Ferrari che vanno più forte, ma pensate di superare i 300 km/h seduti comodamente sui sedili posteriori avvolti dal comfort. Ora che abbiamo scoperto la velocità massima della Ferrari Purosangue, ecco la scheda tecnica della Ferrari Purosangue:
Lunghezza: 4,97 metri
Larghezza: 2,02 metri
Altezza: 1,58 metri
Passo: 3,01 metri
Bagagliaio: 473 litri
Motore: V12 6,5 litri
Potenza: 725 CV
Coppia massima: 716 Nm a 6.250 giri/min
Trazione: integrale permanente
Cambio: semiautomatico di tipo sequenziale a controllo elettronico, 8 rapporti
Pneumatici anteriori: 255/55 R22
Pneumatici posteriori: 315/30 R23
Velocità massima: 310 km/h
0-100 km/h: 3,3 secondi
Dopo anni di gestazione, la Ferrari Purosangue è stata presentata nel mese di settembre 2022 ed è subito partita la corsa all’acquisto. Con diritto di prelazione, ben pochi clienti Ferrari hanno avuto la possibilità di esercitare la propria, non prima di aver garantito la ragguardevole cifra di 390.000 euro. Sì, insomma, questo è poi trapelato ufficialmente come il prezzo di vendita della Ferrari Purosangue. Siamo a un valore ben superiore a sue concorrenti dirette come Lamborghini Urus, Bentley Bentayga e Aston Martin DBX 707. Un esempio? La più cara delle Urus, la Performante recentemente scelta dalla Polizia Italiana come nuova “ammiraglia”, parte da circa 268.550 euro. Siamo ben sotto il valore di una Purosangue che, vogliamo scommettere, non potrà che crescere in futuro. La prima, inoltre, è sold-out, ma ci è giunta voce che dopo l’esaurimento della prima tranche di ordini, Ferrari ha riaperto durante l’estate 2023 l’ordinabilità garantendo la consegna con tempi biblici. L’obiettivo è di non superare, entro il 2028, le 15.000 unità.
L’alto prezzo della Ferrari Purosangue, quindi, la pone curiosamente 40.000 euro “sotto” la SF90 Stradale, che a oggi è ancora la Ferrari più cara a listino superata dalla variante Spider (473.000 euro). Inclusa nel prezzo Ferrari Purosangue, invece, c’è la manutenzione ordinaria per i primi 7 anni di vita della vettura cui si aggiungono controlli pianificati ogni 20.000 chilometri.
Assolutamente gratuito è il configuratore ufficiale della Ferrari Purosangue. Come si suol dire, sognare non costa nulla e chiunque può costruire la sua Purosangue su misura, magari chiudendo gli occhi e sognando di scatenare i suoi 725 CV. Potete scegliere tra i suoi colori, di cui ci piace sottolineare la spettacolarità, dal vivo, del Blu Corsa di questo esemplare che Ferrari ci ha gentilmente fornito per il Festivalcar. Si possono poi scegliere fino a 9 colori per le aggressive pinze freno, la presenza o meno del tetto panoramico e di tanti altri optional tra i quali vale la pena citare il volante riscaldato, il kit di sollevamento, i proiettori adattivi. Stona, visto il prezzo, scoprire che si pagano a parte il mirroring e la piastra di ricarica wireless. Il problema è che, come da tradizione, Ferrari non pubblica mai i prezzi dei suoi affascinanti accessori…
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