609 milioni di euro l’utile netto di Ferrari nel 2020, pari a un calo del 13% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un risultato superiori alle aspettative delineate dalle “guidance 2020”.
Nel 2020 le vetture consegnate sono state 9.119 unità, con un decremento di 1.012 unità (-10,0%) rispetto all’anno precedente, a seguito della sospensione produttiva di sette settimane nel primo semestre 2020 e della temporanea chiusura dei concessionari a causa della pandemia da Covid-19. Tale decremento è stato in parte compensato dal graduale recupero della produzione nel secondo semestre 2020.
Le vendite dei modelli a 8 cilindri (V8) e a 12 cilindri (V12) sono diminuite rispettivamente del 10,3% e del 9,0%, mentre le consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2 hanno rispettato il programma originario. L’aumento delle consegne della famiglia F8 ha compensato la riduzione della 488 Pista, prossima alla fine del suo ciclo di vita. Le consegne della 812 GTS hanno accelerato e raggiunto scala globale, mentre la Ferrari Portofino è giunta a fine produzione in vista dell’introduzione della Ferrari Portofino M nel 2021. Le consegne della SF90 Stradale sono iniziate nel quarto trimestre del 2020 a seguito dei ritardi nella fase di industrializzazione, successivamente risolti. Nello stesso trimestre sono iniziate anche le consegne della Ferrari Roma.
Le consegne dell’esercizio sono state impattate dalle scelte di allocazione geografica operate da Ferrari in funzione del ritmo di introduzione dei singoli modelli. Di conseguenza, la regione EMEA e la regione Resto dell’APAC sono pressoché in linea con l’anno precedente, mentre le Americhe hanno registrato una flessione del 19,8%. La Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato una diminuzione del 45,5%, dovuta principalmente alla decisione di anticipare le consegne nel 2019.
Nel 2020, per la prima volta nella storia di Ferrari, sono state presentate tre nuove vetture con eventi digitali dedicati: la Ferrari Portofino M, la SF90 Spider e la 488 GT Modificata, le cui consegne inizieranno nel 2021.
Nel 2020 i ricavi netti sono stati pari a 3.460 milioni di euro, in calo dell’8,9% a cambi costanti. La diminuzione dei ricavi da Automobili e parti di ricambio a 2.835 milioni di euro (in calo del 3,1% o 4,1% a cambi costanti) riflette le minori consegne e le relative personalizzazioni. Tale decremento è stato in parte compensato dal mix positivo grazie alle Ferrari Monza SP1 e SP2.
Il calo dei ricavi dei Motori (151 milioni, in diminuzione del 24,0%, anche a cambi costanti) rispecchia la diminuzione delle consegne a Maserati e i minori ricavi dalla fornitura di motori ad altre scuderie di Formula 1.
I ricavi da Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio (390 milioni di euro, diminuiti del 27,5% o 27,8% a cambi costanti) sono stati notevolmente penalizzati dalla pandemia da Covid-19 che ha da un lato comportato una riduzione delle gare di Formula 1 e dall’altro ha diminuito il numero di clienti nei negozi e di visitatori nei Musei.
Gli altri ricavi (84 milioni, in calo del 19,5% o 18,3% a cambi costanti) hanno risentito in particolare della riduzione delle attività sportive e della cancellazione del Gran Premio di Motomondiale all’Autodromo del Mugello. Tale decremento è stato solo in parte compensato dal primo Gran Premio di Formula 1 della storia disputato all’Autodromo del Mugello.
I cambi, inclusi quelli di transazione, di conversione e comprensivi delle operazioni di copertura, hanno avuto un impatto positivo per 32 milioni di euro.
L’EBITDA 2020, diminuito del 10,0% o 12,7% a cambi costanti rispetto all’esercizio precedente, si è attestato a 1.143 milioni con un margine dell’EBITDA pari al 33,0%. L’EBIT 2020 è stato pari a 716 milioni di euro, con un calo del 21,9% o 25,3% a cambi costanti rispetto all’esercizio precedente.
La variazione del mix/prezzo è stata positiva (euro 130 milioni) grazie all’aumento delle Ferrari Monza SP1 e SP2 e al mix prodotti più ricco, nonostante un numero inferiore di FXX-K EVO. Tale variazione è stata leggermente compensata dal minore contributo apportato dai programmi di personalizzazione, in linea con il calo delle consegne e la graduale uscita di produzione della famiglia 488 Pista.
I costi industriali e i costi di ricerca e sviluppo hanno evidenziato un aumento (euro 38 milioni) dovuto principalmente alla crescita degli ammortamenti, al netto dei benefici degli incentivi sugli investimenti in tecnologia contabilizzati nell’esercizio. È incluso anche il costo per i giorni di assenza del personale durante la sospensione dell’attività produttiva a causa del Covid-19, di cui l’azienda si è fatta interamente carico.
La voce SG&A, in diminuzione (euro 6 milioni), riflette significative azioni di contenimento dei costi, parzialmente compensata dalle attività di Formula 1.
La flessione della voce Altro (euro 211 milioni) riflette l’impatto del Covid-19 sul calendario delle gare di Formula 1, il calo del traffico nelle attività legate al marchio e la diminuzione delle vendite di motori a Maserati.
L’utile netto per l’esercizio è stato pari a euro 609 milioni, in diminuzione del 12,9% rispetto all’anno precedente, e nel corso dell’esercizio l’utile diluito per azione si è attestato a euro 3,28, rispetto a euro 3,71 nell’esercizio precedente. L’utile netto adjusted, pari a euro 534 milioni al netto del beneficio fiscale non ricorrente precedentemente descritto, corrisponde a un utile diluito adjusted per azione di euro 2,88.
Nell’esercizio 2020 il free cash flow industriale è risultato pari a euro 172 milioni, guidato dall’EBITDA, compensato in parte da spese in conto capitale per euro 709 milioni – di cui oltre euro 60 milioni relativi all’acquisto di terreni adiacenti allo stabilimento di Maranello – e dall’impatto negativo sul capitale circolante dovuto in particolare allo storno degli anticipi delle Ferrari Monza SP1 e SP2 incassati nel 2019 e all’aumento del magazzino prodotti e materie prime finalizzato a proteggere i flussi di fornitura.
L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2020 è stato pari a euro 543 milioni, rispetto a euro 337 milioni al 31 dicembre 2019. Nel corso del 2020 sono state riacquistate azioni proprie per un totale di euro 130 milioni, mentre i dividendi distribuiti sono stati pari a euro 212 milioni. Al 31 dicembre 2020, le passività per leasing derivanti dall’adozione dell’IFRS 16 si attestano a euro 62 milioni.
Al 31 dicembre 2020 la liquidità complessiva disponibile era pari a euro 2.062 milioni (euro 1.879 milioni al 30 settembre 2020), incluse linee di credito committed inutilizzate per euro 700 milioni.
“I risultati Ferrari nel 2020 sono stati eccezionali”, il commento del Presidente John Elkann.
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