Per chi si fosse perso uno degli eventi che più ricorderemo di questo 2023 su quattro ruote, nel 2023 la Ferrari è tornata nella massima serie Endurance con la nuova Ferrari 499P, portandosi a casa anche una storica vittoria alla 24h di Le Mans dall’equipaggio composto da Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado.
Alle Finali Mondiali andate in scena questo weekend al Mugello Ferrari ha tirato fuori dal cilindro una 499P opportunamente rivista, in serie strettamente limitata, per l’uso non competitivo in pista; significa che i fortunati facenti parte del programma Clienti potranno portarla in pista durante eventi dedicati ma non usarla per competere in gare ufficiali.
Il suo nome effettivamente fa presagire che non è una normale Ferrari, si chiama infatti “Ferrari 499P Modificata”, dove quella Modificata è stata più volte utilizzata dalla Casa di Maranello per dare il via a programmi dedicati ai suoi più fidati clienti. Come sempre accade per una vettura unica del Cavallino Rampante, specie dopo il trofeo che ha portato in bacheca, si prepara già un nuovo obiettivo, ovvero quello di stabilire un nuovo punto di riferimento, soprattutto in termini di emozioni in pista, per il reparto Corse Clienti.
Il motivo per cui non è omologata per le competizioni è perchè si è basata sulla Ferrari 499P vincitrice a Le Mans, ma la “Modificata” non rispetta i parametri sportivi e tecnici della FIA, tra cui il Balance of Performance che nelle ultime settimane è stata oggetto di discussione tra gli addetti ai lavori. Questo aspetto ha permesso l’adozione di alcuni sistemi inediti e interessanti, come ad esempio il “Push to Pass” di nuovi motori elettrici che assistono il cuore rosso del nuovo “gioiello” della casa di Maranello, ovvero il potente motore V6 da 2.9 litri.
Sono stati studiati per l’occasione pneumatici slick con misure differenziate: parliamo di un 310/710-18 all’anteriore e un 340/710-18 al posteriore, sviluppati in stretta collaborazione con Pirelli, mentre ritroviamo identici rispetto alla Ferrari 499P omologata per le gare il telaio e il cockpit. Oltre a questa vettura tanto unica quanto rara è stato anche lanciato il programma chiamato “Sport Prototipi Clienti”, che sarà in grado di garantire ai fortunati proprietari della Ferrari 499P Modificata non solo l’assistenza completa per quanto riguarda la manutenzione, ma anche il supporto sia tecnico, sia logistico, per poter utilizzare la Ferrari “Modificata” in eventi dedicati in giro per il mondo, come avviene per il Challenge.
Il powertrain ibrido della Ferrari 499P Modificata riesce a coniugare alla perfezione un motore termico in posizione centrale posteriore con un motore elettrico sull’asse anteriore. Il sistema può scaricare a terra una potenza massima di 870 CV, in quanto non è limitato dai regolamenti FIA-ACO. L’unità a combustione interna, denominata ICE, adotta la stessa architettura del propulsore montato sulla Ferrari 296 GT3, ma è stata sottoposta a una completa rivisitazione da parte degli ingegneri del Cavallino atta allo sviluppo di soluzioni dedicate e all’alleggerimento complessivo del mezzo.
Una caratteristica specifica di questo sei cilindri a V scelto per la Ferrari 499P Modificata sta nel fatto che il monoblocco sia di tipo portante e quindi svolga una funzione strutturale, rispetto a quanto visto sulle versioni che equipaggiano le granturismo da competizione, dove il propulsore trova posto sul telaietto della vettura. La seconda anima del motopropulsore è rappresentata dall’ERS, ovvero Energy Recovery System, che ha una potenza massima di 272 CV: si tratta di un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata.
Il pacco batterie con tensione nominale di 800V ricorda molto il KERS, infatti sfrutta tutto il know-how di Ferrari in Formula 1. Tutto il complesso motore viene abbinato ad un cambio sequenziale a sette rapporti.
La Ferrari 499P modificata è stata realizzata a partire da un telaio monoscocca in fibra di carbonio, che si caratterizza per soluzioni all’avanguardia come le sospensioni a triangoli sovrapposti push-rod e il sofisticato impianto frenante che include al suo interno un sistema brake-by-wire che assicura all’assale elettrico anteriore di recuperare energia durante la frenata.
Anche il setup meccanico, costituito dalle molle e ammortizzatori laterali e centrali, barre antirollio, è stato appositamente studiato per massimizzare il divertimento di guida e garantire un comportamento della vettura controllabile in ogni condizione. Con la stessa ottica sono state studiate le mappe della vettura del Cavallino. Sono state sviluppate specifiche logiche di controllo trazione per facilitare la gestione della coppia motrice al limite di aderenza ed è stata introdotta un’assistenza alla partenza.
Un aspetto su cui gli ingegneri di Maranello hanno voluto spingere è stata la fruibilità dell’asse elettrico anteriore già a basse velocità, dato che sulla Ferrari 499P l’assale anteriore è limitato all’uso superati i 190 km/h, permettendo quindi al pilota gentleman di poter sfruttare il controllo di trazione su tutte e quattro le ruote. Tale soluzione offre benefici in termini di prestazioni e di guidabilità, garantendo sempre un grip aggiuntivo dato dalla trazione anteriore e al tempo stesso ottimizzare la distribuzione della coppia motrice tra gli assali.
L’effetto ottenuto è quello di avere una vettura ancor più pronta e precisa in uscita di curva, che aiuta il pilota alla guida ad individuare le traiettorie migliori, e che garantisce prestazioni straordinarie. Un’altra modifica possibile grazie all’assenza di vincoli regolamentari è stata quella legata all’introduzione del sistema “Push To Pass”, che permette al pilota di avere una potenza di ben 163 CV, in aggiunta ai 707 CV normalmente disponibili, per un periodo limitato di tempo durante il giro. Il tutto porta a raggiungere la potenza massima di 870 CV previsti per questa Ferrari 499P Modificata.
La logica è concettualmente la stessa rispetto a quella introdotta sulle Formula 1 nel 2009 con il KERS. Il sistema è attivabile dal pilota tramite un tasto posto sul retro del volante e garantisce un surplus di potenza che viene rilasciato solo quando l’acceleratore è spinto al massimo e per una durata non superiore a sette secondi per ogni attivazione. Il sistema si disattiva automaticamente quando si passa sotto una determinata soglia di carica per poi riattivarsi quando la batteria torna utilizzabile grazie al recupero di energia in frenata.
Non ci resta che attendere i primi eventi nel 2024 dove, accanto alle F1 del programma F1 Clienti, che hanno fatto bella mostra durante il weekend toscano, per la prima volta vedremo in pista anche le 499P Modificate. Un altro bel “regalo” da parte del cavallino ai suoi clienti più fidati, desiderosi di andare oltre la supercar di proprietà e di sentirsi, bandiera a scacchi a parte, dei veri piloti professionisti.
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