Quale miglior posto al mondo se non le Finali Mondiali Ferrari per svelare l’ultima versione della 488 Challenge? Tre anni sono passati dal debutto di questo modello, erano le Finali Mondiali di Daytona, l’anno il 2016, ora è tempo di conoscere il nuovo kit di aggiornamento che fa cambiare nome alla vettura da competizione: Ferrari 488 Challenge Evo.
L’obiettivo è stato quello di massimizzare il piacere di guida lavorando sulla sinergia tra aerodinamica e dinamica veicolo, ovvero l’interazione tra pneumatici, bilanciamento del downforce e controlli elettronici, così da adattarsi sia all’uso di piloti professionisti sia per i gentleman driver. Le prestazioni vengono garantite dall’incremento del carico verticale e dal nuovo sviluppo degli pneumatici Pirelli (anteriore 275/675-19; posteriore 315/705-19); per quanto riguarda il piacere di guida, affrontato in sede di sviluppo iniziale attraverso sessioni al simulatore di guida GT, si è deciso di partire da una valutazione approfondita del bilanciamento aerodinamico tra gli assi (e-Diff3 e F1-TCS), che è stato spostato in avanti al fine di favorire la prontezza di inserimento e la riduzione del sottosterzo in uscita di curva.
Altro aspetto sul quale si è intervenuti riguarda l’aerodinamica: come si nota dalle immagini a corredo del testo, il carico aerodinamico complessivo è stato incrementato lavorando in primis sulla lunghezza dello sbalzo anteriore, incrementando la sporgenza delle prese d’aria laterali del paraurti, mentre un terzo convogliatore a forma di ‘U’ in posizione centrale contribuisce a conferire alla 488 Challenge Evo un aspetto diverso rispetto al passato.
Nella parte bassa del paraurti, un importante splitter dotato di due pinne alle estremità ha lo scopo di gestire e controllare al meglio l’aria che fluisce dagli sfoghi laterali. I fianchi sono stati riproporzionati smagrendone le superfici per inserire un secondo flick laterale, capace di migliorare la qualità del flusso d’aria. Il carico aerodinamico verticale totale della vettura risulta così aumentato del 50% rispetto alla 488 Challenge attuale.
Sulla fiancata, al di sotto dello specchio retrovisore, spicca una caratteristica aletta progettata allo scopo di deviare il flusso verso l’intercooler. Sul posteriore, invece, sono evidenti i richiami alla FXX-K. I lati del paraurti sono caratterizzati da una superficie estremamente aerodinamica dove sono stati scavati due sfoghi per l’estrazione dei flussi generati all’interno dei passaruota. Al di sotto dello spoiler posteriore è stata ricavata un’uscita d’aria, volta a incrementare il carico aerodinamico e incastonata nella griglia di evacuazione dell’aria motore. Nuova anche la bandella dell’ala posteriore che produce un aumento del coefficiente di deportanza.
Con la 488 Challenge Evo Ferrari ha introdotto la possibilità di modificare il carico anteriore in modo indipendente da quello posteriore, per avere sempre sotto controllo il bilanciamento senza dover modificare l’altezza da terra della vettura. Il pilota può selezionare differenti configurazioni spaziando da High Downforce a Low Downforce prima di ogni gara a seconda delle caratteristiche del circuito e delle condizioni climatiche. Queste evoluzioni hanno permesso di avere un incremento di oltre venti punti percentuali del carico all’anteriore rispetto alla 488 Challenge.
Gli interni, di impronta marcatamente corsaiola, sono caratterizzati da un volante concettualmente diverso, sviluppato a partire dall’esperienza maturata con la FXX-K Evo e la 488 GTE che ha trionfato alla 24 Ore di Le Mans. Dotato di leve cambio integrate, il volante migliora sensibilmente l’ergonomia poiché il pilota può sempre mantenere le mani nella posizione ideale, traendo notevoli vantaggi in termini di visibilità e controllo dei sistemi. Sempre parlando di visibilità, nuovo è lo schermo che proietta le immagini della telecamera posteriore.
Le nuove componenti e le migliorie introdotte con la 488 Challenge Evo sono disponibili anche come kit di aggiornamento per le vetture esistenti.
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