La storia del rombo di un V12 e di come questo ha segnato il destino della Ferrari in Formula 1 raccontata nel fim 312B attraverso la passione dei protagonisti di allora e di oggi. Il film Ferrari 312B sarà al cinema per pochi giorni, solo il 9, 10 e 11 ottobre (qui l’elenco completo delle sale in cui sarà proiettato). Ruote che volano ovunque dopo uno scontro in curva, serbatoi in fiamme con una canna dell’acqua che sorvola le monoposto, indiavolati zig-zag sulla linea del traguardo di fronte al proprio rivale. Immagini di una Formula 1 eroica, tempi in cui le auto e i motori sono interamente disegnati e progettati “a mano”, e i piloti sono veri e propri eroi che in ogni gara sfidano la morte.
Il docu film sulla Ferrari 312B, di cui vi abbiamo mostrato il trailer qualche tempo fa, ambientato in quegli anni è la storia della passione per il mondo dei motori e di come questa sia in grado di cambiare il destino di una casa automobilistica e del campionato del mondo di Formula 1 per molto tempo a venire.
Nel lontano 1970 debutta la 312B con il motore “piatto” V12 nato in una fabbrica aeronautica americana e destinato inizialmente ad essere ospitato in un’ala d’aereo. È l’ingegnere e capo progettista della Ferrari Mauro Forghieri, allora giovanissimo, a decidere di utilizzarlo per una monoposto segnando una vera rivoluzione nelle massima serie delle corse in pista.
Sono le stesse voci dei piloti di allora Niki Lauda, Jacky Ickx, Jackie Stewart, Gerhard Berger, Damon Hill a testimoniare quell’atmosfera e raccontare la storia del mitico V12 della Ferrari 312B.
Il film su un binario parallelo racconta anche l’attualità, di come l’ex-pilota di F1, l’italiano Paolo Barilla a 46 anni di distanza dal debutto riesce a riportare in pista la Ferrari 312B, per farla gareggiare ancora una volta sul circuito di Montecarlo nella competizione riservata alle auto storiche.
Per riuscire nell’impresa Barilla chiede aiuto proprio a Forghieri e ad un affiatato team di meccanici che attraverso mille difficoltà e in lotta contro il tempo proveranno a centrare il bersaglio.
La pellicola ha tutti gli ingredienti per attirare l’attenzione di chi ama il mondo dei motori. Le giusta dose di conoscenze tecniche, adrenalina, velocità, rischio, il tipico rombo del V12, ma soprattutto il lungometraggio disponibile anche in 4k per gustare al meglio ogni dettaglio testimonia l’amore per le auto di Forghieri e di come quest’uomo sia riuscito a lasciare un segno nel mondo della Formula 1.
Alle riprese in bianco e nero, si aggiungono quelle con inedite camera car realizzate dal giovane regista Andrea Marini, in grado di mettere a dura prova lo stesso Barilla, costretto a guidare guardando solo ai lati della vettura, ma con risultati spettacolari. Come spiega lo stesso Marini, “questo film è una storia di uomini devoti alla loro passione, che hanno contribuito a creare un mito che risiede nei cuori di milioni di persone in tutto il mondo”.
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