Quest’anno si celebrano i primi 25 anni di FCA Melfi Plant, attualmente una delle fabbriche automotive più avanzate dell’intera Europa, rinnovata a partire dal 2015, con l’investimento di oltre un miliardo di euro stanziato per l’avvio produttivo di Jeep Renegade e Fiat 500X, ai quali si è aggiunta la Jeep Compass.
Dal primo trimestre del prossimo anno, infatti, inizierà la produzione di Jeep Compass e a seguire quella dell’innovativa motorizzazione ibrida plug-in sia per Compass sia per Renegade, per rispondere sempre più velocemente alle richieste del mercato Europeo.
Posto così un altro tassello all’avanzamento del piano investimenti FCA 2019-2021 per l’Italia, annunciato lo scorso novembre, con cui il Gruppo affronterà le sfide dei prossimi anni nell’ambito di una strategia generale: non solo elettrificare la gamma secondo le linee guida di ciascun brand ma, grazie alla creazione dell’ente e-Mobility, coordinare tutte le attività collegate alla mobilità elettrica.
In linea con il programma di investimenti da 5 miliardi di euro che FCA ha annunciato per l’Italia, quello che sta accadendo alla FCA Melfi Plant è un altro passo importante nell’evoluzione del brand che mette in risalto sia la sua vocazione all’innovazione tecnologica sia l’eccellenza della fabbrica italiana, una delle più innovative a livello globale, che è già stata scelta nel 2014 per realizzare il primo B-SUV del brand: la Jeep Renegade (con 900.000 unità dall’inizio della produzione a Melfi).
Va ricordato che la produzione della Jeep Compass è parte di un piano di investimenti molto più ampio, con l’introduzione di 13 modelli totalmente nuovi o profondamente rinnovati e l’avvio di un piano di elettrificazione dell’offerta, con l’inserimento in gamma di 12 versioni elettriche di modelli nuovi o già esistenti. In particolare, le versioni ibride plug-in di Compass e Renegade saranno prodotte nello stabilimento lucano mentre il polo Mirafiori di Torino ospiterà le produzioni della nuova Fiat 500 con alimentazione elettrica e le vetture Maserati con sistemi a propulsione elettrica ibridi e a batteria (quest’ultime realizzate anche a Modena). Annunciate anche le produzioni di Ducato Electric e della nuova Alfa Romeo Tonale, entrambi negli impianti italiani. Le altre novità le trovate nel nostro articolo dedicato alle ibride di Casa Fiat e Lancia.
Nel 2015, proprio in occasione della nascita della Renegade, nello stabilimento FCA Melfi Plant è sorta la “Plant Academy”, una fucina di idee e di sperimentazioni, oltre che una “fabbrica di talenti” dedicata allo sviluppo delle potenzialità delle persone. Un contributo rilevante alla strategia di elettrificazione di FCA, un esempio virutoso che è stato seguito da numerosi stabilimenti FCA dove sono nate le altre Plant Academy. Naturale quindi pensare al polo industriale in Basilicata per la produzione di Renegade e Compass entrambe ibride plug-in nella regione EMEA, le prime versioni ibride plug-in del marchio, con cui scrivere un nuovo capitolo della sua storia.
Tutto ciò all’interno della strategia generale di FCA: non solo elettrificare la gamma secondo le linee guida di ciascun brand ma, con il lancio dell’ente e-Mobility, coordinare tutte le attività correlate alla mobilità elettrificata che porterà i clienti a intendere l’uso dell’auto e la mobilità in generale in modo completamente diverso. Perché per permettere alle vetture elettrificate di essere guidate quotidianamente e senza problemi è necessario creare un ecosistema funzionale al loro utilizzo – competitivo oltre che sostenibile – per offrire al cliente tutto ciò che serve per scegliere di guidare una vettura elettrica. Anche siglando (come è stato fatto nelle ultime settimane) una serie di accordi con diversi partner come, per esempio, Enel X, Engie, Terna, Transatel, Lexis Nexis e Generali. Obiettivo: permettere al cliente usufruire senza preoccupazioni di una serie completa di servizi dopo avere scelto la vettura elettrica più adatta alle proprie necessità.
Esteso su una superficie di circa 1,9 milioni di metri quadrati, lo stabilimento fu costruito fra il 1991 e il 1993 nei pressi di San Nicola, a 18 chilometri da Melfi, su una direttrice che collega la Basilicata con la Campania e la Puglia, regioni da cui provengono anche molti lavoratori dell’impianto. Attualmente si producono Renegade e 500X e da inizio 2020 anche la Jeep Compass ed i modelli ibridi plug-in.
Il complesso è costituito da reparti di stampaggio, lastratura, verniciatura e montaggio e impiega 7.300 dipendenti; 5 presse e 2 trance per la fase di stampaggio; 860 robot per la fase di lastratura; 54 robot per le operazioni di verniciatura; 278 stazioni automatiche di avvitatura; e circa 4.000 persone esclusivamente dedicate al montaggio delle auto.
FCA Melfi Plant rappresenta uno degli esempi più emblematici dell’evoluzione tecnologica/organizzativa, ed è stato sempre modello di innovazione. È stato il primo ad applicare il modello di “fabbrica integrata”, con decentramento delle responsabilità ed integrazione delle funzioni, rispetto alle rigidità precedenti, ed è poi evoluto con il modello di “fabbrica modulare” e poi “a rete”. Il tutto seguendo i principi della “lean production” con adozione di meccanismi di funzionamento che migliorassero la competitività. Oggi è una fabbrica digitale che utilizza le tecnologie abilitanti ed i sistemi dell’Industria 4.0, con una piattaforma che interconnette ed integra i processi aziendali, e dove si realizza la migliore sintesi tra organizzazione, tecnologie, persone.
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