Grande spazio per le vetture storiche al Motor Show. Se da una parte davvero da non perdere sarà l’esibizione della Scuderia del Portello con le sue Alfa storiche, dall’altra FCA Heritage al Motor Show di Bologna porterà alcuni dei suoi gioielli più pregiati, nell’ambito dello spazio chiamato per l’occasione “Passione Classica Racing“.
In esposizione sullo stand dedicato a FCA Heritage tre modelli leggendari del passato: Fiat 124 Abarth Rally Gr.4 (1975), Fiat 131 Abarth Rally Gr.4 (1976) e Lancia Stratos Gr.4 (1974). Al loro fianco un esemplare di Alfa Romeo Alfetta GT Gr. 2, appartenente a una collezione privata.
La prima, derivate direttamente dalla Fiat 124 Sport Spider, portò al debutto nel 1972 un motore più potente e un peso decisamente inferiore, grazie all’adozione del tettuccio e del cofano in fibra di vetro e delle portiere in alluminio. In tre anni di carriera, vinse due volte l’Europeo Rally (1972 e 1975) e colse la piazza d’onore del campionato costruttori per quattro stagioni consecutive (dal 1972 al 1975). Al Motorshow sarà esposto un esemplare con livrea bicolore giallo-rossa, la stessa con cui la 124 Abarth Rally si aggiudicò il titolo di vice campione mondiale nel 1974 e 1975.
Erede della 124 Abarth Rally Gr.4, la 131 viene presentata da FCA Heritage al Motor Show nella livrea Alitalia del 1978. Basata sullo stesso pianale, la 131 montava un 4 cilindri bialbero derivato dal 2 litri Fiat e sviluppato da Abarth che permise di raggiungere i 140 CV nella versione stradale, i 235 in quella da corsa.
Tra le protagoniste del cosiddetto gruppo 4, la 131 Abarth Rally vinse per la prima volta nella storia della Casa torinese il mondiale costruttori nel 1977, replicato l’anno dopo dalla coppia Walter Röhrl / Markku Alén. Il duo tedesco-finlandese vinse il titolo anche nel 1980 e Röhrl in quell’anno, con quattro vittorie, divenne campione mondiale piloti. Se già nel 1977 e 1978 ci fosse stata una classifica ufficiale dei piloti, Alén sarebbe stato il campione mondiale.
Infine un mito senza tempo, lei, la Lancia Stratos del 1974 in livrea bianco-rosso-nera dello sponsor Pirelli. Fino alla metà degli anni ’70 la Stratos garantì a Lancia il dominio nei rally grazie al lavoro certosino di Cesare Fiorio che volle fortemente un modello pensato solo per la disciplina, senza troppi contatti con la serie.
Iconica la sua forma cuneiforme e il suo sound, grazie all’adozione del 6 cilindri di derivazione Ferrari in grado di raggiungere i 300 CV e posto in posizione centrale. Vinse tre volte di fila il Rally di Monte Carlo e si aggiudicò tre titoli nel campionato mondiale costruttori (dal 1974 al 1976) ed altrettanti nell’europeo piloti, oltre alla vittoria (nel 1977, con Sandro Munari) della Coppa Mondiale FIA piloti rally.
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