Motorsport

F1, pagelle GP Ungheria 2022: patatrac Ferrari ai pit, Verstappen lanciatissimo

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Seconda vittoria consecutiva per Max Verstappen, ottenuta nell’ennesimo weekend dove il pallino sembrava in mano alla Ferrari. Nonostante una sbavatura con un testacoda in gara, e nonostante la qualifica pessima che vedeva il pilota olandese partire dalla decima posizione, Verstappen vince la corsa con merito e va in vacanza con più di mezzo titolo in tasca. Voto 9

Quinto podio consecutivo per Lewis Hamilton, che bissa il secondo posto di Francia, con una gara in rimonta figlia anche per lui di una qualifica andata storta. Il pilota inglese sta rimettendo le cose a posto nelle gerarchie del team e sta ritrovando la brillantezza e la continuità di risultati che ci si aspetta sempre da lui. Voto 8,5

Prima pole in carriera per George Russell, che in qualifica fa la solita magia come ai tempi della Williams e issa la sua Mercedes in pole position con un giro superlativo. Poi in gara prova a resistere a Leclerc, poi perde un po’ di smalto e alla fine deve arrendersi anche ad Hamilton, ma a questo punto del campionato è una certezza assoluta. Voto 9

Finisce ai piedi del podio la gara di Carlos Sainz, che al sabato aveva qualcosa in più di Leclerc ma che non è bastato per tenersi alle spalle uno scatenato Russell. In gara sembra non avere il passo ne del compagno di squadra ne dei primi complice anche la solita strategia cervellotica. Va in vacanza da quinto in classifica irridata, che forse è un po’ pochino. Voto 6,5

Quinto posto finale per Perez, che in qualifica fa un frittata bella pesante e non entra manco in Q3, in gara avrebbe tutto per rimontare, fa bene lo scudiero ma forse avrebbe potuto ambire a qualcosa di meglio in termini di punti finali. Voto 5,5

Gara come al solito amara per Charles Leclerc, che chiude la sua prima parte di stagione col sesto posto in Ungheria. La squadra gli rovina i piani di una gara che sembrava assolutamente alla sua portata e dopo l’errore in Francia, questa era l’occasione giusta per il riscatto. Ha poche colpe se la squadra pasticcia e gli fa fare 3 soste all’Hungaroring. Charles nelle ultime otto gare ha fatto solo un podio e questo dice tutto. Forse sarebbe meglio che iniziasse a farsi sentire con qualcuno di più in alto di Binotto. Voto 7,5

Saluta la Formula Uno Sebastian Vettel, che in Ungheria annuncia il suo ritiro a fine stagione. 4 titoli mondiali, tantissimi record e una storia d’amore con la Ferrari senza purtroppo un lieto fine. Un pilota straordinario con un talento cristallino, purtroppo in fase calante, nonostante ieri chiuda a punti con la sua Aston Martin dopo una gara eccellente. Seb ha scelto di cambiare vita e noi gli facciamo un grosso in bocca al lupo. Voto 10 alla carriera

Sarò duro, anzi durissimo con Mattia Binotto. Leclerc dopo l’errore in Francia e non solo si è cosparso il capo di cenere e ha avuto il coraggio, l’umiltà, la decenza di scusarsi con i tifosi, col team. Dopo l’ennesima (perché non è la prima) scelta scellerata del muretto box Ferrari che fa fare 3 soste montando la gomma dura che non era contemplata da nessuna strategia fornita dalla Pirelli e che sulla Alpine si era comportata malissimo, di fatto rovinando la gara a Leclerc, ci saremmo aspettati come minimo le scuse, una candida ammissione di colpa. Invece le solite scuse totalmente inventate, senza la base di nessun fondamento dati alla mano. La Ferrari prima della pausa estiva nella classifica costruttori ha solo 30 punti di vantaggio sulla Mercedes, sempre più in agguato. Questi risultati per la macchina che ha dominato in apertura di mondiale sono intollerabili, così come le sue palesi menzogne davanti ai microfoni. Voto 0

Solito disastro per Tsunoda che non ne imbrocca più una. In qualifica fa meglio di Gasly, poi tra errori e contatti finisce la sua gara all’ultimo posto, e il suo sedile inizia a scottare per davvero. Voto 4

Dopo due gare dove aveva rivisto i punti, chiude mestamente al 15esimo posto Daniel Ricciardo, che conferma il suo periodo no in McLaren e il periodo più nero da quando corre in F1, ormai dal 2011. Prima della sosta avere meno punti della Haas di Magnussen ha davvero poche giustificazioni. Voto 4,5

Davide Laratro

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Davide Laratro
Tag: Formula1

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