LìArabia Saudita non sembra seriamente interessata a comprare il Circus: a smentire il vociare che incessantemente stava interessando il movimento è stata proprio la politica saudita. Il ministro dello Sport dell’Arabia Saudita ha quindi negato l’esistenza di un’offerta da 20 miliardi di dollari, definendo le voci emerse negli scorsi mesi come delle mere speculazioni.
Nessun cambio di proprietà per la Formula 1 si concretizzerà a breve. Le voci inerenti l’interessamento dell’Arabia Saudita sono state categoricamente smentite dal ministro dello Sport saudita, negando l’esistenza di un’offerta da 20 miliardi di dollari e definendo le voci emerse e freneticamente circolate negli scorsi mesi come delle mere speculazioni. Il Circus della F1, almeno per il momento, resta americano. Solo scalpore e nulla più in merito alla voce di una possibile offerta per il controllo del Circus recapitata a Liberty Media dal fondo di investimento pubblico saudita. L’ammontare sarebbe stato di circa 20 miliardi di dollari, una cifra che ha scomodato il presidente della FIA Mohammed ben Sulayem, il quale è intervenuto personalmente su Twitter, scatenando la reazione dei vertici della F1, che lo avevano accusato di ingerenze e gli avevano intimato di non intrigarsi nelle questioni commerciali del Circus.
Nessuna offerta, quindi, a confermarlo è stato il ministro dello Sport saudita, vale a dire il principe Abdulaziz bin Turki bin Faisal bin Abdulaziz Al Saud, che smentito tutto dichiarando al quotidiano tedesco TZ:
“So solo quello che ho letto nelle notizie e ritengo che si tratti di mere speculazioni. Non c’è stato nessun colloquio serio tra il fondo di investimento pubblico ed i funzionari della Formula 1. Ma la questione ha comunque fatto scalpore, e non è stata una novità”.
Le voci inerenti quest’acquisto hanno preso piede poiché l’Arabia Saudita è sempre più presente nel motorsport. Dal 2021 è entrato nel calendario il circuito di Gedda e sono note le intenzioni del regno di inserire un secondo appuntamento, diventando così il terzo paese dopo Stati Uniti ed Italia a poter contare su più di una gara sul proprio territorio. A questo si aggiunge la candidatura per la possibile creazione di un vero e proprio team di Formula 1 di proprietà dell’Arabia Saudita, che contribuisca a far crescere la tradizione motoristica all’interno del paese. Non bisogna nemmeno tralasciare che negli ultimi anni l’Arabia Saudita sia stata la sede del leggendario rally Dakar.
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