Con una conferenza durante la quale sono intervenuti Chase Carey, Ross Brawn, Nikolas Tombazis e Jean Todt, Liberty Media ha presentato la forma definitiva delle monoposto di F1 del 2021, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti. Vediamo dunque cosa e come cambieranno le F1 2021 a livello tecnico, dopo le anticipazioni di qualche settimana fa.
Jean Todt è stato il primo a sbilanciarsi, parlando di una F1 2021 come di uno “Sport più sostenibile, sicuro ed emozionante”. Confermato, nota decisamente importante e che farà discutere, il famoso budget cap: il budget annuale non dovrà superare i 175 milioni di euro (scuderie come Ferrari e Mercedes arrivano tranquillamente a spendere più del doppio).
Sempre nell’ottica di contenere i costi, alcune componenti rimarranno standard per tutti i team. Facciamo un esempio: i cambi potranno ricevere modifiche da ogni team ma avranno una “tecnologia di base” comune, da mantenere per almeno 5 anni. Bandite le sospensioni idrauliche, approvati i cerchi da 18 pollici, mentre le termocoperte verranno mantenute almeno fino al 2022.
Il telaio, anche visivamente, appare molto diverso. Il muso si abbassa e si allunga, Halo verà integrato in maniera più genuina alla parte centrale della scocca e le ali, specie quella posteriore, verranno decisamente semplificate. Profondamente diverso il fondo vettura, con l’estrattore in posizione avanzata rispetto all’asse e nuove appendici per convogliare più aria possibile appena sotto l’ingresso delle pance dei radiatori.
Circa la struttura dei weekend di gara e del calendario F1 2021, così si è espresso Ross Brawn: “Il numero massime delle gare verrà portato a 25 mentre il weekend verrà ridotto a 3 giorni, contro i 4 di oggi. Il venerdì mattina sarà dedicato ai media, le prime due sessioni di prove libere si svolgeranno invece il venerdì pomeriggio. Eliminato l’incubo della qualifing race, con griglia invertita, mentre sabato e domenica rimarranno simili al formato attuale.”
Nikolas Tombazis, ex direttore tecnico della Ferrari, ora in forze alla FIA, ha invece dichiarato che: “Le vetture saranno dai 3 ai 3,5 secondi più lente al giro, paragonabili, sui tempi, a quelle del 2016, prima che nel 2017 l’aumento del carico aerodinamico abbia contribuito a rendere più difficoltosi i duelli ravvicinati”.
In merito ai motori, nessuna novità in vista, parola di Tombazis: ” “Qualsiasi cambiamento sarebbe stato un passo indietro – ha commentato il tecnico greco – ono contento di non aver modificato il motore. Negli ultimi anni c’è una preoccupazione crescente sull’impatto ambientale, trovare carburanti sostenibili e rinnovabili possono contribuire a questa causa“.
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