Categorie: Lifestyle

F1 2013: il test del videogame

Tempo di lettura: 3 minuti

I motori delle vetture di F1 tornano a rombare per l’ultima volta sulle console che hanno visto nascere il fenomeno dalle mani di Codemasters. In attesa dell’esordio sulla generazione prossima di consolle, F1 2013 persegue la filosofia dei suoi predecessori, presentandosi forte di nuovi succosi contenuti.

In più novità per la saga delle monoposto, per chi acquista “solo” il gioco standard sono disponibili unicamente due tracciati e cinque auto storiche. Esteticamente la storicità è stata resa in modo esemplare: cambia lo sfondo e si torna ai vecchi box di una volta, pieni di attrezzi abbandonati e in assenza di computer. Poi alla guida ogni apertura totale del gas è un testacoda assicurato; bisogna imparare quindi a parzializzare ed aspettare che freni e pneumatici vadano in temperatura.

A differenziare maggiormente l’utilizzo di queste vetture da quelle odierne è soprattutto un modello di guida ricalibrato, che trasmette in maniera diretta l’irascibilità delle monoposto dell’epoca. La mancanza di elettronica, di un’adeguata aerodinamica e di tutti quei progressi tecnici raggiunti negli ultimi trent’anni, rendono queste vetture totalmente differenti da quelle odierne, regalando al giocatore un’esperienza ostica e impegnativa che non mancherà di gratificare dopo la dovuta pratica. La limited edition conterrà altre sei vetture addizionali, tre Williams e tre Ferrari, e altrettanti piloti del decennio successivo, oltre ai circuiti storici di Imola ed Estoril.

La modalità carriera è ovviamente il piatto forte e permette di simulare la progressione di cinque stagioni cambiando scuderia in base alle nostre prestazioni: ci permette di vivere cinque stagioni, partendo da una scuderia di basso profilo (i risultati del test per giovani piloti sbloccano i team disponibili per iniziare) per poi salire nelle squadre che possono ambire al titolo mondiale. Se la stagione completa per voi è troppo impegnativa è possibile disputarne una abbreviata da dieci gare a vostro piacimento o affrontare una ventina di scenari in cui ci verrà chiesto di raggiungere posizioni minime affrontando situazioni di gara particolari. Non mancano anche le modalità di time attack contro le ghost car e time trial su tutte le piste del mondiale come contorno di un single player molto ben fornito.

Novità davvero utile è la possibilità di salvare una sessione, anche in gara, quando vogliamo. Sembra un’aggiunta da poco, ma è utile anche quando si vuole gareggiare per 70/80 giri.
Prima di iniziare il campionato troviamo i test per giovani piloti, una sorta di tutorial per imparare i primi rudimenti e affinare tecnica e stile di guida.

Se si è in cerca di un’esperienza più immediata ma non per questo prova di fascino, ritroviamo la Sfida Campionato, una sorta di mini carriera incentrata su dieci soli gran premi privi delle sessioni di prove libere e qualifiche.
Non c’è da controllare il livello di carburante, né tantomeno il grado di decadimento degli pneumatici. Bisogna solo focalizzarsi sul rivale scelto e arrivare davanti e lui perché ci venga offerto il suo posto nel team. Se riusciamo a precederlo per due volte in tre sfide consecutive, il team manager della scuderia avversaria ci offrirà la sua monoposto, dandoci la possibilità di progredire su una vettura più potente ed evoluta e aumentando le chance di vittoria del campionato.
Tra tutti i contenuti, la novità più interessante riguarda l’introduzione della Modalità Scenario, disponibile sia per le vetture attuali che per quelle classiche. Si tratta di una serie di prove di varia natura a tre livelli di difficoltà, da portare a termine nel miglior modo possibile.

F1 è un gioco completo, ricco di nuovi contenuti e adeguato a qualsiasi tipo di giocatore, dai grandi ai piccini. L’intelligenza artificiale, il livello di Arcade e il realismo di guida possono essere settati a piacimento, garantendo un livello di giocabilità e una sfida sempre costante. Ottimo l’introduzione degli scenari storici, dove si apprezza la guida di monoposto anni ’80 in totale assenza di elettronica e controlli. Qualche sbavatura a livello di danni: sempre molto lievi in relazione alla botta subita, che potrebbero far storcere il naso ai puristi della guida da simulatore. L’intelligenza artificiale dei piloti avversari è aggressiva (a patto però di impostarla almeno su professionista, il terzo dei cinque livelli di difficoltà) e tende ad attaccarci appena vede uno spiraglio seguendo la sua traiettoria ideale, che è ovviamente anche la nostra. Nel complesso un’esperienza di guida completa e divertente, non solo da amanti del genere, ma adatta a tutta la famiglia.

Piattaforme: PC, PS3, X360
Sviluppatore: Codemasters

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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