Gianfranco Pizzuto ha abbandonato il progetto di rilancio dell’ex fabbrica Maserati di Grugliasco, dopo un anno di sforzi senza il supporto necessario. Nonostante numerosi incontri e tentativi, l’imprenditore accusa il sistema Italia di mancanza di interesse per un’iniziativa che avrebbe potuto dare nuova vita allo stabilimento. Ora Pizzuto si concentra su nuovi progetti, come la hypercar elettrica Fulminea, lasciando alle spalle l’opportunità fallita.
Ricorderete il famoso annuncio pubblicato su Immobiliare.it nel novembre scorso che fece gridare allo scandalo per il destino riservato all’impianto inaugurato da Sergio Marchionne, in occasione del decennale dalla scomparsa di Gianni Agnelli, nel 2013.
Gianfranco Pizzuto ha deciso di rinunciare al progetto di rilancio dell’ex fabbrica Maserati di Grugliasco, situata alle porte di Torino. L’imprenditore ha comunicato la sua scelta tramite un post su LinkedIn, spiegando che, dopo un anno di sforzi, sacrifici e incontri con diverse figure del mondo industriale, politico e finanziario, non ha ricevuto il supporto necessario per portare avanti il progetto Estrema Technology Hub. Il suo piano prevedeva il recupero della storica fabbrica, precedentemente appartenente a Bertone e Maserati, per trasformarla in un centro tecnologico.
Pizzuto ha evidenziato di aver incontrato dozzine di persone, tra cui politici, sindacalisti e imprenditori, per cercare di ottenere il sostegno necessario, ma senza successo. Nonostante la mole di lavoro svolta e i numerosi business plan presentati, il progetto non ha trovato l’interesse che meritava.
“Dozzine di incontri, viaggi e presentazioni non sono bastati”.
Queste le dichiarazioni di Pizzuto, aggiungendo che ora è arrivato il momento di concentrarsi sui suoi progetti personali.
L’imprenditore ha sottolineato come la vera difficoltà risieda nel sistema italiano, più che nel suo impegno. Ha criticato la mancanza di interesse nel Paese per un progetto che avrebbe potuto ridare vita a una fabbrica storica, e ha evidenziato che, con una spesa pari a uno stipendio annuale di Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, il progetto avrebbe potuto essere realizzato.
Nonostante la delusione, Pizzuto guarda al futuro. Ha confermato che continuerà a portare avanti altri progetti personali, come la produzione della hypercar elettrica Fulminea di Automobili Estrema, che verrà comunque costruita in Italia. Ha infine ringraziato coloro che lo hanno supportato, riconoscendo però l’impossibilità di concretizzare il progetto del rilancio dell’ex fabbrica di Grugliasco. Qualche tempo fa, si era ipotizzata l’acquisizione dell’impianto torinese da parte di Tesla, che serva davvero l’aiuto di Elon Musk?
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