L’ex pilota Merzario ha criticato Charles Leclerc. L’ottantenne italiano ha espresso il suo pensiero sul ferrarista non risparmiando parole, anzi, ha praticamente stroncato l’operato del monegasco della Rossa.
Solo qualche giorno fa, precisamente lo scorso 11 marzo, Arturo Merzario ha compiuto la bellezza di 80 anni. Merzario è praticamente un’autorità nell’ambito motoristico italiano, avendo gareggiato in Formula 1 dal 1972 al 1979, in quella che ancora oggi viene definita come “l’epoca dei cavalieri del rischio”, quando incidenti, imprevisti, infortuni gravi e morti di certo non mancavano nel circus della F1. Merzario è stato protagonista, in positivo, proprio di un avvenimento che ha segnato la storia della Formula 1, fu lui nel 1976 a trarre in salvo Niki Lauda nell’incidente del Nurburgring.
Toccò proprio a Merzario slacciare le cinture dell’austriaco, riuscendo ad estrarlo dall’abitacolo in fiamme e trascinarlo lontano dal luogo dell’incendio così da praticargli il massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi, il tutto arrestando volontariamente la sua corsa per adempiere a questo grandissimo gesto di altruismo. Merzario ha parlato anche di questo episodio in un’intervista nella quale ha lanciato delle critiche all’attuale prima guida della Ferrari, il monegasco Charles Leclerc.
Il fresco ottantenne Arturo Merzario ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del suo rapporto con Lauda e del tragico incidente accaduto all’austriaco nel 1976. Merzario ha anche parlato di Leclerc, lanciandogli qualche frecciatina. Ecco cosa ha detto Merzario:
“Lauda era un amico-nemico, che mi stava un po’ sulle scatole perché mi aveva soffiato un campionato europeo. Dopo il Nurburgring ci sono voluti 30 anni per diventare amici. Fu merito di Ecclestone. Io continuavo comunque a chiamarlo str**zo e lui mi mandava i WhatsApp firmandosi il tuo amico str**zo. Leclerc? Mi piace, ma la sua rovina è che lo hanno fatto campione ancora prima di vincere la prima gara. Dal primo giorno che ho visto Hamilton vincere a Monza in GP2 ho detto che avrebbe fatto strada. Verstappen poi lo ha già superato, ma prima di arrivare ha perso un sacco di gare ed almeno un mondiale per la sua esuberanza da ragazzino, Lauda gli ha insegnato che per vincere devi anche imparare a perdere. Non devi dimostrare ad ogni giro di essere il migliore”.
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