Un’auto a metano, una FIAT Panda, è esplosa a Nardò quando un giovane di 20 anni ha acceso una sigaretta all’interno, provocando ustioni al ragazzo e distruggendo il veicolo. L’incidente è stato causato da una fuga di gas dovuta a un difetto nell’impianto di metano, evidenziando i rischi legati a carburanti infiammabili come metano e GPL. Nonostante siano eventi rari, questi incidenti sottolineano l’importanza di rispettare le norme di sicurezza e di effettuare regolari revisioni degli impianti.
Le notizie sugli incendi di auto elettriche spesso scatenano accese discussioni sui social media. Recentemente, una FIAT 500e è esplosa mentre era parcheggiata in un garage privato, provocando danni anche all’abitazione. Comunque, è importante ricordare che non solo le auto elettriche possono prendere fuoco. Un recente episodio che ha coinvolto una FIAT Panda a metano lo dimostra chiaramente.
L’incidente è avvenuto a Nardò, in provincia di Lecce, quando un giovane di 20 anni ha acceso una sigaretta all’interno della FIAT Panda. Questo gesto ha innescato un’esplosione, poiché il metano è un carburante altamente infiammabile. Il ragazzo ha riportato ustioni di secondo grado al viso e al cuoio capelluto, mentre l’auto è stata completamente distrutta dalle fiamme.
Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione sarebbe stata causata da un difetto nell’impianto di metano dell’auto, che ha portato a una pericolosa fuoriuscita di gas. L’auto è stata posta sotto sequestro per permettere ulteriori indagini, con l’obiettivo di chiarire con precisione le dinamiche dell’accaduto.
Metano e GPL sono entrambi combustibili molto infiammabili e, per questo, è fortemente sconsigliato fumare all’interno di un veicolo che utilizza tali carburanti. Questi vengono conservati in bombole ad alta pressione, che si trovano spesso nel vano bagagli o nello spazio destinato alla ruota di scorta. Le bombole richiedono revisioni periodiche ogni 4 anni e devono essere sostituite alla scadenza indicata sul libretto di circolazione.
Incidenti di questo tipo sono relativamente rari, ma rappresentano un rischio significativo quando si verificano malfunzionamenti o non vengono rispettate le norme di sicurezza. L’episodio dimostra che non solo i veicoli elettrici, ma anche quelli alimentati da carburanti tradizionali o alternativi, possono presentare potenziali pericoli se non vengono mantenuti in sicurezza.
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