Gli ecoincentivi 2024 per le auto elettriche sono partiti il 3 giugno e, nonostante le aspettative, i fondi disponibili si sono esauriti in meno di 9 ore.
Questo rapido esaurimento ha dimostrato un forte interesse da parte dei consumatori, ma anche una limitata disponibilità di risorse. Alla luce di questo è legittimo domandarsi se una misura del genere riesca significativamente a incoraggiare l’acquisto di auto elettriche.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza proponendo un’analisi delle opportunità, dei limiti e delle criticità.
Gli ecoincentivi 2024 hanno proposto contributi fino a 13.750 euro per chi rottama un veicolo più inquinante e possiede un ISEE sotto i 30.000 euro. Tuttavia, la disponibilità limitata di fondi ha rappresentato un collo di bottiglia, come già avvenuto negli anni precedenti.
Questa dinamica ha messo in evidenza una criticità importante: la rapida esauribilità degli incentivi. Rapidità che può aver messo indicativamente in luce una grande richiesta. La quale però non si può quantificare con certezza, a meno che non vengano fatte statistiche a tappeto con questionari in tutto il paese.
Oltre all’indicativa rapidità nell’esaurimento degli ecoincentivi 2024, cosa sappiamo in più sull’effettiva richiesta dell’elettrico nel nostro paese?
Un dato che ci permette di capire meglio quale sia la reale domanda di auto elettriche nel nostro paese, è la disparità tra Nord e Sud.
C’è una carenza di infrastrutture di ricarica, la cui distribuzione è scarsissima nel Sud e nelle Isole e maggiore al Nord e al Centro. Non a caso solo in Lombardia ci sono il triplo di immatricolazioni di auto elettriche rispetto a tutto il Sud.
In sostanza, fino a quando non si lavorerà a una rete di infrastrutture di ricarica sostenibile in tutto il paese, non si potrà mai avere un aumento significativo ma soprattutto distribuito equamente.
Nonostante i limiti, gli ecoincentivi 2024 hanno comunque permesso un aumento del 15% delle immatricolazioni rispetto all’anno scorso.
Quindi, per rispondere alla domanda dell’articolo, è dimostrato che gli ecoincentivi contribuiscono significativamente all’acquisto di auto elettriche. Ma non bastano.
Infatti, oltre al problema delle infrastrutture di ricarica, c’è ancora il problema del prezzo. Secondo molti italiani le auto elettriche costano troppo.
Attualmente, a parte l’ecobonus per GPL e metano, restano disponibili fondi per gli ecoincentivi delle auto ibride plug-in e per i veicoli con emissioni tra 61 e 135 g/km CO2. In particolare, per le ibride plug-in (21-60 g/km CO2) sono ancora accessibili circa 85,6 milioni di euro, con incentivi che variano da 4.000 a 10.000 euro, a seconda delle condizioni di rottamazione e del reddito ISEE.Per le auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km, i fondi residui ammontano a circa 48,4 milioni di euro, con contributi di 1.500-3.000 euro in caso di rottamazione.
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