Pneumatici

Eccellenze in Italia: gli stabilimenti piemontesi di Michelin

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Michelin e il territorio Piemontese: un felice matrimonio che dura dal 13 luglio 1907, giorno in cui il primo pneumatico uscì dallo stampo di cottura Michelin dello storico stabilimento di Torino Dora.

Durante gli oltre 110 anni di storia si sono aggiunti gli stabilimenti di Cuneo (dedicato alla produzione di pneumatici vettura) e Alessandria (per pneumatici autocarro) oltre a quelli di Fossano e Torino Stura. Michelin è il primo fabbricante italiano di pneumatici, interamente radicato in Piemonte, con una capacità produttiva di oltre 14 milioni di pneumatici per anno anno.

Aggiungendovi Torino, dove è presente il reparto per la produzione di semi finiti e il nuovo European Distribution Center, la Direzione Commerciale di Milano e l’EDC di Pomezia, Michelin è, con oltre 3800 persone, il primo datore di lavoro italiano nel comparto pneumatici. Una presenza importante, che negli ultimi 5 anni è stata ulteriormente rafforzata attraverso un investimento complessivo di oltre 308 milioni di euro.

Fiore all’occhiello di questo sistema è proprio il nuovo European Distribution Center (EDC) Michelin di Torino: un magazzino logistico, efficiente e moderno, che permette di velocizzare i processi di risposta alla domanda del mercato e con l’obiettivo primario di migliorare ulteriormente la qualità del servizio al cliente. Inaugurato il 7 ottobre 2020, EDC rende possibile consegnare gli pneumatici entro 24 ore dalla richiesta in tutta l’Italia continentale e in 48 ore nelle isole.

L’interesse non è solo a livello industriale, per contribuire concretamente all’abbellimento dell’area e a testimonianza del rapporto che lega la Michelin alla città di Torino, è stata chiesta la realizzazione di un murale lungo i 300 metri di muro perimetrale del nuovo magazzino.

L’opera, affidata a 15 street artist torinesi, riprende valori cari a Michelin, per questo motivo alla base di questa grande tela urbana ci sono tre macro-temi: la tecnologia, l’uomo e la natura. Questi sono sintetizzati in semplici elementi come segni di pneumatico che si tramutano in foglie, ruote astratte che diventano occhi, elementi grafici legati al logo e alla velocità che si trasformano in mani e volti. Simboli che s’intrecciano e concorrono a suggerire un futuro basato sulla mobilità sostenibile. Parlando proprio di sostenibilità, Michelin, ha già ridotto del 50% il suo footprint ambientale tra il 2005 ed il 2020, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050. Per perseguire questi obiettivi, la strategia di Michelin poggia su progetti diversificati che, oltre a lavorare su processi industriali sempre più efficienti, comprende l’espansione della propria presenza anche nei campi dei servizi e delle soluzioni inerenti alla mobilità, nel mercato dei compositi flessibili, stampa 3D, apparecchiature mediche e logistica e, infine, nella produzione di energia rinnovabile a idrogeno, grazie ai sistemi fuel-cell di Symbio, filiale del Gruppo Michelin da inizio 2019.

Un progresso che testimonia l’importanza dell’Italia nella strategia del Gruppo Michelin, il cui obiettivo non è solo di consolidare, ma anche di proiettare verso il futuro la propria presenza in Italia: nello stabilimento di Alessandria si sta lavorando per costruire lo pneumatico per autocarro del futuro a bassissima resistenza al rotolamento, mentre lo stabilimento di Cuneo insieme alla calandra di Torino sono pronti per l’industrializzazione e la produzione di pneumatici vettura di ultima generazione.

Il rapporto tra la Michelin e il territorio piemontese, ed in particolare Torino, ha radici profonde. Infatti, il primo stabilimento costruito da Michelin fuori dalla Francia fu proprio quello di Torino nel 1906, anno in cui, insieme ad altre imprese, Michelin fondò l’Unione Industriale di Torino.

Michelin è, inoltre, fortemente implicata nella vita locale. È intervenuta sin dalla fase progettuale nella costituzione del Compentence Center, attraverso la Fondazione Michelin Sviluppo e le collaborazioni con Incubatore del Politecnico di Torino (I3P), Incubatore dell’Università di Torino (2I3T), Unione Industriale di Torino gruppo Piccola Industria, Confindustria Cuneo, Confindustria Alessandria, Réseau Entreprendre Piemonte ha sostenuto negli ultimi 5 anni 108 PMI, prevalentemente start up, ad alta vocazione innovativa, erogando contributi per la creazione di più di 700 posti di lavoro e, attraverso il modello della Open Innovation, 12 di queste hanno concretamente contribuito a realizzare importanti innovazioni all’interno degli stabilimenti italiani Michelin.

Lo stabilimento di Alessandria

Il 2021 segna il raggiungimento di un traguardo importante per lo stabilimento Michelin di Alessandria, che compie 50 anni. Costruito nel 1971, è oggi un riferimento nel panorama degli stabilimenti europei Michelin e occupa più di 900 persone, impegnate nella realizzazione di pneumatici autocarro. Nell’anno del 50° anniversario, a fine febbraio lo stabilimento Michelin di Alessandria ha festeggiato un ulteriore traguardo: la produzione del 30.000.000° pneumatico, un Michelin X-Line Energy T per rimorchi/semi-rimorchi a lunga percorrenza. Una nuova gamma dedicata principalmente al mercato dell’America del Nord, che strizza l’occhio all’ambiente grazie ai bassi consumi di carburante e alle ridotte emissioni di CO2.

Lo stabilimento di Cuneo

Ancora più antico lo stabilimento Michelin di Cuneo. Avviata la costruzione nel 1961, il primo pneumatico usciva dalle presse il 30 settembre 1963. Nel corso degli anni più di 12.000 persone vi hanno lavorato, producendo oltre 250 milioni di pneumatici. Oggi, Michelin Cuneo è il maggiore stabilimento di pneumatici in Italia, oltre che uno dei più grandi siti Michelin in Europa.

Adriano Cacciola

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Adriano Cacciola
Tag: Michelin

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