Prendete una Panigale V4 spogliata delle carene, con manubrio alto e largo, toglietele qualche cavallo (da 214 a 208 CV), aggiunte le appendici aerodinamiche (che diventano, per la prima volta, biplano) e dotatela di un pacchetto elettronico di ultima generazione: questa ricetta vi permetterà di ottenere la nuovissima Ducati Streetfigther V4, la naked Ducati “esagerata” pronta per debuttare davanti agli occhi del pubblico tra pochi giorni, a EICMA. Noi di Motoappassionati.it l’abbiamo vista da vicino oggi, alla Ducati World Premiere della gamma 2020, e ve la raccontiamo.
Naked anche nell’anima. Guardate il proiettore full-LED frontale e noterete subito che lo spirito dello Streetfighter V4 è perfettamente rappresentato dal design minimalista delle sue luci, con uno “sguardo” che rimanda a quello Joker, popolarissimo nemico di Batman e noto in questi mesi per la recente interpretazione del magistrale Joaquin Phoenix. Il compatto gruppo ottico anteriore è inserito in una carenatura a doppio layer dal disegno particolarmente curato, in cui sono ricavate le prese d’aria per l’air-box e per il raffreddamento delle unità LED, mentre un deflettore posteriore evita che il flusso impatti direttamente sul serbatoio. Il proiettore è sormontato dal cruscotto TFT da 5” (lo stesso della Panigale V4 2020) integrato con una sofisticata cover frontale che nasconde elegantemente i fissaggi e il cablaggio.
Sullo Streetfighter il telaio “Front Frame” e il motore Desmosedici Stradale sono lasciati quanto più possibile a vista, solo parzialmente coperti da sovrastrutture ridotte al minimo e con linee affilate, che creano un insieme pulito ed essenziale. Il frontale basso e proteso in avanti, a proseguire le linee caricate del serbatoio, conferiscono allo Streetfighter un aspetto da predatore pronto all’attacco. Come vuole la cultura streetfighter, i semi manubri sono sostituiti da un manubrio alto e largo che, insieme a una posizione meno estrema delle pedane pilota, garantisce una posizione di guida sportiva ma fruibile, ideale per aggredire l’asfalto. Pur mantenendo gli stilemi della Panigale, la coda è supportata da un telaietto in acciaio ed è stata ridisegnata per offrire un maggiore comfort al passeggero e più spazio longitudinale al pilota.
Il motore, già, il Desmosedici Stradale da 1.103 cm3 in versione da 208 CV: una potenza impressionante per una naked, che una mappa dedicata del controllo motore consente di sfruttare con facilità nell’impiego su strada. Il motore, in abbinamento a un peso a secco di 178 Kg (della versione “S”) porta il rapporto potenza/peso a un valore di 1,17. Le prestazioni possono crescere ulteriormente montando lo scarico full-racing Ducati Performance by Akrapovič, che porta la potenza a 220 CV e consente una riduzione di peso di – 6 kg. Il Desmosedici Stradale è stato progettato partendo dal cuore del motore V4 della MotoGP, ovvero le testate. La fluidodinamica del Desmosedici Stradale riprende le dimensioni e la geometria utilizzate sulla Desmosedici GP, così come la configurazione del motore: V4 a 90° ruotato all’indietro di 42°. Questa soluzione rende il motore estremamente compatto e permette di centrare le masse, consentendo una perfetta integrazione nel veicolo. Il Desmosedici Stradale prevede la regolazione del gioco valvole (Desmo Service) ogni 24.000 km, mentre i tagliandi sono pianificati ogni 12.000 Km/12 mesi.
Per tenere a bada tutta questa potenza, c’è una raffinata elettronica che ha molto in comune con quella di Panigale V4, oltre all’aiuto dato dalle ali biplano sviluppate da Ducati Corse, in grado di generare 28 kg di carico (a 270 km/h) che sembrano pochi ma non lo sono affatto. Per quanto riguarda la gestione elettronica, essa è basata sull’impiego di una piattaforma inerziale a 6 assi (6D IMU – Inertial Measurement Unit) in grado di rilevare istantaneamente angolo di rollio, di imbardata e di beccheggio della moto nello spazio. I controlli gestiscono tutte le fasi della guida: alcuni sono deputati a partenza, accelerazioni e frenate, altri sovrintendono alla trazione, altri ancora sono relativi alle fasi di percorrenza e uscita di curva.
Lo Streetfighter V4 utilizza il telaio “Front Frame”, derivato dall’esperienza maturata in MotoGP, che sfrutta il motore Desmosedici Stradale con funzione portante. La principale differenza di lay-out rispetto ai tradizionali telai perimetrali è l’impiego del motore come elemento strutturale. Il telaio “Front Frame” prevede una compatta struttura frontale, dal peso di soli 4 Kg, fissata direttamente al semi-carter superiore della bancata anteriore e alla testa della bancata posteriore del V4, il cui basamento funge anche da fissaggio della sospensione posteriore e da punto di fulcro del forcellone mono-braccio.
Il più importante vantaggio del “Front Frame” Ducati è lo sfruttamento del motore Desmosedici Stradale per raggiungere la voluta rigidezza: ciò ha consentito di ridurre sensibilmente l’estensione del telaio principale e del suo peso, ottenendo un superiore rapporto rigidezza/peso. A questo vantaggio si aggiunge la ridotta lunghezza dei montanti che corrono lateralmente al motore, che ha permesso di disegnare una moto compatta, soprattutto nella zona di seduta del pilota.
La Ducati Panigale Streetfighter V4 monta una forcella Showa Big Piston Fork (BPF) da 43 mm di diametro completamente regolabile nel freno idraulico, in compressione ed estensione, e nel precarico molla. I foderi forcella alloggiano steli cromati su cui sono fissate pinze freno radiali Brembo. Il pacchetto anteriore è completato dall’ammortizzatore di sterzo Sachs. Al posteriore c’è un ammortizzatore Sachs completamente regolabile fissato da un lato al motore Desmosedici Stradale tramite un forgiato di alluminio.
Lo Streetfighter V4 è disponibile anche in versione S, caratterizzata da cerchi forgiati Marchesini e dall’adozione di sospensioni (forcella NIX30 da 43 mm e mono TTX36) e ammortizzatore di sterzo Öhlins a controllo elettronico. Queste sono basate sul sistema Öhlins Smart EC 2.0 di seconda generazione che è caratterizzato, tra le altre cose, dalla nuova interfaccia di regolazione OBTi (Objective Based Tuning Interface).
Mentre lo Streetfighter V4 monta cerchi fusi in alluminio dal disegno a 5 razze, la versione V4 S è dotata di cerchi Marchesini a 3 razze forgiati in lega di alluminio. I cerchi calzano pneumatici Pirelli Diablo Rosso Corsa II, che uniscono prestazioni da pista a versatilità su strada, nelle misure 120/70 ZR17 per l’anteriore e 200/60 ZR 17 per il posteriore, misure già ampiamente utilizzate per il prodotto slick nel Campionato Mondiale FIM Superbike.
La mescola del posteriore è stata appositamente studiata da Pirelli per lo Streetfighter V4 al fine di garantire lo stesso comportamento dinamico del modello race replica Supercorsa SP che monta la Panigale V4, ma con un innalzamento delle performance a freddo, al fine di garantire la versatilità richiesta da un modello naked. L’impianto frenante, come per Panigale V4, è il Brembo Stylema con potenti pinze monoblocco con quattro pistoncini da 30 mm su dischi da 330 mm all’anteriore e 245 mm (disco singolo) con pinza a 2 pistoncini. L’impianto frenante è coadiuvato dal sistema ABS Cornering EVO, che sfrutta la leggerissima centralina 9.1MP.
Il pacchetto elettronico di ultima generazione dello Streetfighter V4 è basato sull’impiego di una piattaforma inerziale a 6 assi (6D IMU – Inertial Measurement Unit) in grado di rilevare istantaneamente angolo di rollio, di imbardata e di beccheggio della moto nello spazio. Il pacchetto elettronico comprende controlli che gestiscono tutte le fasi della guida: alcuni sono deputati alla partenza, accelerazioni e frenate, altri sovrintendono alla trazione, altri ancora sono relativi alle fasi di percorrenza ed uscita di curva.
I parametri di funzionamento di ciascun controllo sono associati di default ai tre Riding Mode di cui lo Streetfighter V4 è dotato. Al pilota è data la possibilità di personalizzare i propri stili di guida e di ripristinare i parametri impostati da Ducati. È possibile la modifica rapida del livello di una tra le funzioni di controllo DTC, DWC, DSC o EBC tramite i tasti di accesso diretto posti sul commutatore sinistro.
Colore
Ducati Red con telaio grigio scuro e cerchi neri
Principali dotazioni di serie:
Colore
Ducati Red con telaio grigio scuro e cerchi neri
Dotazioni di serie come Streetfighter V4 ad eccezione di:
19.990 euro per la Panigale V4 Streetfighter, 22.990 euro per la versione S
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