Il team Mission Winnow Ducati è riuscito a portare Danilo Petrucci e la Desmosedici alla vittoria nel Gran Premio d’Italia. Un finale di gara al cardiopalma con Marquez e Andrea Dovizioso che fino all’ultima curva hanno lottato per il primo posto. Per la Ducati si tratta della terza vittoria consecutiva nel GP d’Italia, e questo dà l’idea di come la Casa italiana abbia preparato questa gara.
Dovizioso (2017), Lorenzo (2018) e oggi Petrucci confermano che qui la Ducati ha pochi avversari. Per questo il secondo posto di Marquez ha un forte significato tecnico e sportivo: la Honda non ha patito la potenza della Desmosedici e l’arrivo in volata ha confermato che lo spagnolo resta il più qualificato pretendente per il titolo. Vederlo lottare con le due ‘rosse’ è stato uno spettacolo. Ha fatto di tutto per vincere ma Petrucci, in gran forma e bravo a conservare le gomme per le battute finali, non gli ha lasciato il minimo spiraglio per passare nelle ultime curve. Complimenti a tutti.
Settimo posto in rimonta per la wild-card Michele Pirro, che nonostante un problema all’avambraccio ha recuperato diverse posizioni nella seconda metà di gara.
“Volevo assolutamente vincere e quando ho capito che il ritmo al vertice non era troppo elevato e potevo gestire la mia corsa nel gruppo di testa, mi sono detto che era il giorno giusto per provarci. Ho cercato di controllare la gara restando al comando per evitare di rischiare troppo nella bagarre, e facendo il mio ritmo per preservare le energie e le gomme per il finale. Temevo un po’ la scia in vista dell’ultimo giro ma sono riuscito a staccare davvero profondo, trovando un piccolo spazio tra Andrea e Marc per riprendere il comando, poi ho semplicemente spinto al massimo fino alla bandiera a scacchi. Una buona metà di questa vittoria è arrivata grazie ad Andrea, che mi ha preso sotto la sua tutela questo inverno e mi ha dato tanti consigli preziosi. Ora continueremo a lottare insieme per il campionato”.
“È stata una gran bella gara, come spesso accade qui al Mugello. Fino all’ultimo giro è andato tutto alla perfezione: sono riuscito a partire molto bene e a mettermi in una buona posizione per gestire le gomme, restando sempre tra i primi nonostante i numerosi sorpassi nel gruppo di testa. Il mio piano era di prendere il comando all’inizio dell’ultimo giro, ma ho dovuto alzare la moto in uscita della prima curva per evitare un contatto ed ho perso qualche metro. Mi dispiace, ma d’altro canto sono molto contento per Danilo, che si merita veramente questa vittoria. Sarebbe stato più bello fare primo e secondo, però Márquez è stato molto competitivo anche qui. Da parte nostra, abbiamo faticato un po’ nei primi turni ma ancora una volta siamo riusciti a giocarcela fino alla fine in gara. Vogliamo di più e continueremo a lavorare per migliorare”.
“La cosa più importante è che abbiamo ancora vinto al Mugello, perché farlo per la terza volta consecutiva non era per nulla scontato. Dal canto mio, sono leggermente dispiaciuto perché oggi in gara la mia Desmosedici GP era davvero molto competitiva ma sfortunatamente ho accusato un problema all’avambraccio nei primi giri, che mi ha rallentato. A quel punto, ho cercato semplicemente di restare calmo e sono riuscito a recuperare posizioni fino a chiudere settimo. Ringrazio Ducati perché, dopo l’incidente dello scorso anno su questo circuito, insieme abbiamo fatto un grande lavoro e sono fiducioso che presto tornerò al massimo livello”.
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