Per il Ducati Team il Gran Premio d’Olanda ha posto qualche interrogativo in più sulle reali ambizioni mondiali. Le Yamaha stanno finalmente dimostrando il vero potenziale in mano a piloti in grado di sfruttarle al meglio e con la voglia di emergere necessaria per arrivare ai vertici di una competizione come la motoGP. Marquez, dall’alto del suo vantaggio in classifica e la consapevolezza di essere in grado, se necessario, di inventarsi qualunque acrobazia non perde un colpo e porta a casa quanti più punti possibile. Per questo ad Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci il quarto e sesto posto, nonostante un certo ottimismo, stanno molto stretti. La Ducati dopo il finale di stagione 2018 non può nascondere di puntare al titolo. Un secondo posto (e vedendo Yamaha e Suzuki è tutto da dimostrare possa farlo), non è soddisfacente, specie considerando il potenziale della Desmosedici. E’ presto per alzare bandiera bianca, ma a livello umano, nel senso di motivare i piloti a dare sempre il meglio, alla Ducati dovranno fare un miracolo. Almeno pari a quello fatto in progettazione e in officina…
“Guardando il lato positivo, siamo riusciti a portare a casa il miglior risultato possibile per noi oggi. Dopo una qualifica più complicata del previsto e la partenza dalla quarta fila era facile commettere errori e correre rischi in bagarre, ma siamo comunque riusciti a recuperare posizioni in fretta e portare a casa un buon bottino in termine di punti. Purtroppo sui tracciati come questo emergono un po’ i nostri limiti e il distacco al traguardo non ci può lasciare soddisfatti, quindi dobbiamo continuare a lavorare per fare ulteriori progressi nelle aree dove fatichiamo maggiormente. Ci proveremo già a partire dal Sachsenring la prossima settimana”
“È stato un round abbastanza anomalo, perché siamo partiti forte e nelle prove libere sono sempre stato nelle posizioni di vertice, trovando grande fiducia in sella alla mia Desmosedici GP. Poi l’aumento delle temperature ha complicato la situazione, perché quando cala il grip siamo più in difficoltà rispetto ai nostri rivali, ed oggi abbiamo faticato a tenere il passo dei primi. Nella seconda metà di gara abbiamo fatto una bella bagarre con Andrea ed altri piloti ma purtroppo ho perso una posizione proprio all’ultima curva. Il lato positivo è che sono salito al terzo posto nella classifica iridata ed ora andiamo al Sachsenring: lì ho sfiorato il podio lo scorso anno e questa volta punto a salirci”.
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