Lo aveva detto, Andrea Dovizioso, che con la sua Ducati Desmosedici poteva fare una bella gara in rimonta. E così è stato: alla fine Dovi è salito sul podio del Gran Premio Michelin di Aragón dopo essere partito dalla quarta fila. Con Marc Marquez che ha fatto una gara a se, tanta era la superiorità del pilota Honda Repsol su tutti gli avversari, Dovizioso ha rimontato posizione su posizione con una serie cadenzata di sorpassi sicuri e ben supportati dal motore della sua Ducati. Dopo aver superato di motore Vinales, Jack Miller, con la Ducati Pramac, è stato l’ultimo scalino per raggiungere il secondo posto, un risultato che gli consente di restare in seconda posizione nel campionato, a 98 punti dal leader Marquez.
Danilo Petrucci, che partiva dalla quinta fila, è partito con pneumatico posteriore hard ma verso la fine della gara ha accusato il calo delle gomme ed ha perso alcune posizioni chiudendo il GP in dodicesima posizione dopo aver raggiunto l’ottavo posto. Un risultato negativo per la classifica poiché Petrux scende al quarto posto, un punto dietro Rins.
“Ritornare sul podio era molto importante dopo le gare di Silverstone e Misano, per cui oggi sono veramente contento, soprattutto per il modo in cui siamo arrivati ad ottenere questo secondo posto. Partivo decimo dalla quarta fila a causa di un mio errore ieri in qualifica, ma sapevo di avere un buon passo e sulla griglia abbiamo fatto la scelta giusta di pneumatici decidendo di montare la gomma posteriore morbida. In gara sono stato costante fino alla fine, ho risparmiato le gomme, e sono riuscito a rimontare posizione su posizione fino a superare Jack e Maverick per chiudere il GP al secondo posto”.
“E’ stata una gara molto difficile per me. Ho provato per un po’ a combattere in nona posizione perché non avevo il passo dei primi, ma verso fine gara ho sofferto il calo della gomma posteriore ed ho perso diverse posizioni chiudendo dodicesimo. Probabilmente lo penumatico posteriore hard non è stata la scelta migliore e non ho potuto fare altro che limitare i danni. Adesso, prima della Tailandia, c’è una breve pausa e cercheremo di capire bene cosa ci è mancato per riuscire a tornare veloci come nella prima metà di stagione”.
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