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Droga al volante col Codice della strada 2024: chi rischia grosso

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Il nuovo Codice della strada 2024 ha in serbo una novità “bomba” per la guida sotto l’effetto di stupefacenti: il disegno legge di riforma delle normative sulla circolazione è stato approvato in prima lettura dalla Camera il 27 marzo, e adesso tocca al Senato.

Oggi, è necessario il collegamento causale tra l’assunzione di stupefacenti e lo stato di alterazione psicofisica: non basta che il drogatest e gli esami del sangue diano esito positivo; occorre anche provare che poco prima del controllo il soggetto abbia fatto uso di stupefacenti. Domani, con le nuove regole, basterà il collegamento temporale tra assunzione di stupefacenti e guida per far scattare la multa. Inoltre, si introdurrà la possibilità di prelevare liquido salivare del conducente nell’immediatezza del fermo del veicolo.

Cambia tutto

Attenzione perché il Codice della strada parla di droga, non distingue il tipo di droga. Per capirci, cocaina o cannabis differenza non fa. È un testo di legge sulla circolazione, non un trattato scientifico sulle sostanze stupefacenti. Tradotto in termini semplici, domani se saranno presenti tracce di cannabis nel sangue dell’individuo o tracce di cocaina, comunque la multa scatterà e sarà identica: fra l’altro, 1.500 euro, arresto da sei mesi a un anno, sospensione della patente da uno a due anni, meno 10 punti. E confisca del veicolo, che diviene di proprietà dello Stato per sempre. Se il conducente guida un’auto non sua, lo stop alla patente raddoppia. 

Dopo che il nuovo Codice sarà divenuto realtà, si attenderanno le linee guida emanate dal ministero dell’Interno e dal ministero della Salute e dai laboratori certificati: servono indicazioni delle modalità con cui effettuare il prelievo precise al millimetro per Forze dell’ordine e operatori sanitari. Domani ancora più di oggi, in qualunque istante dopo il fermo su strada, Polizia e Carabinieri dovranno sempre tenere d’occhio l’automobilista nei momenti antecedenti l’esame del sangue: altrimenti il soggetto potrà dire di aver assunto una sostanza quando era da solo, dopo essere sceso dalla vettura.

Il conducente non potrà proseguire il viaggio sulla base dei controlli preliminari; idem se non saranno disponibili gli esiti dei controlli successivi. Il Prefetto disporrà la visita medica del conducente per accertamento dei requisiti psicofisici entro 60 giorni, con sospensione della patente nel caso che il guidatore non si sottoponga a visita, fino all’esame di revisione della stessa.

Autore: Mr. Limone

Redazione Autoappassionati.it

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