Occorre una doverosa prefazione, le donne alla guida non sono più quelle “grattugia parafanghi” di un tempo. L’indipendenza raggiunta ha permesso al gentil sesso di usare maggiormente l’auto e di avere uno stile di guida migliore degli uomini: lo dicono le tabelle delle assicurazioni che privilegiano contratti proprio con le donne.
Le case automobilistiche con il parcheggio assistito sono venute incontro alle esigenze delle donne e degli uomini che guidano come le donne; con buona pace delle carrozzerie. Nelle azioni ripetitive compiute da entrambi sessi si possono evidenziare le differenze: gli uomini cacciatori erano abituati a prendere le misure, mentre le donne hanno sempre avuto l’occhio più vispo e sono più attente ai particolari.
Terminata la parte del politically correct ci sono questioni da approfondire oltre ai parcheggi: le auto in doppia fila posizionate in punti imbarazzanti mentre loro sono dentro intente a truccarsi. Il coraggio delle donne è evidente nella loro forza d’animo, ma soprattutto quando usano la matita per gli occhi in auto con il rischio di prendere un dosso e diventare cieche. Una donna in difficoltà sa di essere temuta, ma ancora peggio se è arrabbiata: quindi eviterò di farlo leggere ad una di loro, in mia presenza, per poter continuare serenamente la nostra rubrica.
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