Oggi il Diesel inquina meno dell’elettrico: questa la sintesi finale di una ricerca presentata dal ricercatore Carlo Beatrice dell’Istituto Motori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nel corso di una conferenza organizzata a Verona dall’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri a maggio 2018.
Abbiamo voluto cominciare dal risultato, ma è bene chiarire fin da subito che un titolo così forte è sì vero, ma non parliamo dell’inquinamento prodotto dall’auto in loco, bensì consideriamo i danni causati al clima, attraverso l’emissione di gas ad effetto serra.
Tutti sappiamo che il punto forte delle vetture elettriche è rappresentato dalle zero emissioni che la vettura produce, non inquinando nei luoghi dove passa, a differenza dei veicoli a motore termico. Se però spostiamo la nostra attenzione “fuori dal nostro giardino”, ecco che la situazione cambia perché l’elettrificazione di massa sposterebbe le emissioni dalle auto alle centrali energetiche. Andiamo con ordine.
Dalla ricerca emerge che “le tecnologie motoristiche in sviluppo saranno in grado di proiettare i motori convenzionali ad un livello di inquinamento praticamente trascurabile nel prossimo decennio” quindi “il motore a combustione interna resta uno strumento strategico al fine di una efficace transizione verso una mobilità cosiddetta ‘CO2 neutral’ per i Paesi europei. Le auto elettriche sono alimentate tramite batterie o tramite celle a combustibile a idrogeno od ossigeno. Un cambiamento nel sistema energetico dei trasporti è assolutamente urgente. Ma una massiccia elettrificazione della mobilità sposterebbe la localizzazione delle sorgenti emissive di CO2 dai veicoli alle centrali”.
Quello che vuole intendere la ricerca di Beatrice è che non si può considerare solamente l’inquinamento prodotto in loco dalla vettura, ma bisogna considerare l’intero ciclo vita di una vettura, dalla produzione alla dismissione. Secondo lo studio, infatti, i dati dicono che con le modalità attuali di produzione di energia elettrica media in Europa, le emissioni di CO2 globali di un veicolo con motore elettrico e di uno con motore termico a benzina sono molto simili, per non parlare del Diesel, che è addirittura migliore.
A questo punto qualcuno dirà: se, invece, l’energia fosse presa da fonti rinnovabili le emissioni totali sarebbero inferiori rispetto a un veicolo tradizionale, no? La risposta è che, come va procede l’aumento di energia “pulita”, procede il miglioramento dei biocarburanti di ultimissima generazione, capaci di ridurre fino al 90% delle emissioni rispetto ai carburanti di oggi. Con un processo di sviluppo, molto auspicabile peraltro, di entrambe le tecnologie, ci si ritroverebbe di nuovo in una situazione di equivalenza.
La conclusione di Carlo Beatrice è che il futuro dell’auto non è così scontato come può sembrare e noi aggiungiamo che la “demonizzazione” del Diesel è più politica che “reale” e i grandi passi che si stanno compiendo sono il risultato di una serie di campagne negative che hanno accelerato un cambiamento, che dovrà essere molto graduale, in modo da dare il tempo a tutti (popolazione, amministrazioni, enti locali, industria grande e piccola) di adattarsi e prendere provvedimenti. Senza considerare l’evoluzione dei biocarburanti, che potranno rallentare ulteriormente questo passaggio da termico a elettrico. Nel futuro tutto è possibile, ma oggi il Diesel inquina meno dell’elettrico.
Qui trovate la presentazione di Beatrice, ricercatore CNR: LINK
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