La domanda che tutti gli appassionati, o almeno tanti, si pongono, è: le prossime supercar e hypercar saranno davvero tutte 100% elettriche? Se la risposta immediata potrebbe essere sì allora non conoscete la vera e propria ancora di salvezza dei motori termici: i carburanti sintetici. Questa rappresenta una soluzione non del tutto nuova, ma è già stata impiegata in alcuni campionati del motorsport mondiale ed in Formula 1 tarderanno di qualche anno: si parla di un loro arrivo nel 2026, dato che si tratta di un’opzione che sta prendendo piede tra la fila dalle Case automobilistiche.
L’ultimo marchio a crederci davvero in questo è stata De Tomaso che ha da poco svelato la P900, ovvero un’esclusiva “arma letale” per la pista con sotto il cofano un possente V12 da 900 CV il tutto completamente “green”.
Il brand De Tomaso, oggi in mani anglo-americane-tedesche, un trittico pressoché unico, presenta il suo motore 6.2 come il “primo V12 carbon neutral della storia”, oltretutto risulta essere anche il più leggero di sempre, si parla infatti di appena 220 kg. Con questo propulsore la nuova P900 è capace di raggiungere i 12.300 giri/min, inoltre De Tomaso spera di essere presa d’esempio da altri brand, non rimanendo così un unicum in un mondo dei motori che risulta essere in continua evoluzione e sempre più amico dell’elettrificazione.
Norman Choi, il CEO di De Tomaso, spiega con queste parole la sua visione:
“Crediamo che esistano alternative all’elettrico ed ecco perché abbiamo sviluppato una nuova piattaforma per tenere in vita i motori termici. L’utilizzo di carburanti sintetici rappresenta il nostro impegno per la mobilità a zero emissioni del futuro senza sacrificare l’anima e la sinfonia del motore”.
La nuova De Tomaso P900 ha avuto una chiara ispirazione nelle forme: stiamo parlando della mitica De Tomaso P70 disegnata direttamente da Carroll Shelby. Questa De Tomaso P900 è stata pensata solo e soltanto per la pista ed è proprio dal mondo delle corse che sono nate ed ereditate le diverse soluzioni proposte. Di che soluzioni parliamo? Un esempio risulta essere l’ala posteriore collegata al sistema DRS, lo stesso presente in Formula 1, che migliora la velocità e la stabilità nei lunghi rettilinei.
Oltre a questo i suoi soli 900 kg di peso complessivo sono dettati dall’utilizzo di un telaio in fibra di carbonio, che è disegnato dallo studio Capricorn, il quale, oltre al disegno vero e proprio ne ha seguito da vicino lo sviluppo non solo su questa De Tomaso P900, ma anche sulla Porsche 919 Evo di Le Mans, oltre ai numerosi progetti realizzati in Formula 1.
Va detto subito: chi la vorrà dovrà comunque attendere molto tempo prima di vedere una De Tomaso P900 in pista. Lo sviluppo dell’auto e del motore non sarà immediato, ma proseguirà fino al 2024. Nonostante questo la De Tomaso risulta essere già in grado di accontentare anche i clienti più impazienti, a patto, però, di accettare un piccolo compromesso: parliamo della presenza di un V10, anch’esso in grado di strizzare l’occhio al “green”, al posto del mitico V12.
Tutti i 18 fortunati proprietari riceveranno una formazione tecnica dalla De Tomaso stessa per spremere a dovere la loro P900 e saranno supportati da un team di meccanici e ingegneri durante i track day.
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