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Dal 2013 aumento del 44% per i pezzi di ricambio: cosa sta succedendo?

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L’Associazione delle assicurazioni tedesche (Gesamtverbands der deutschen Versicherungswirtschaft, abbreviato GDV) ha constatato, tramite un report, un importante e continuo aumento del prezzo delle automobili sul mercato, un fatto evidente alla stragrande maggioranza degli automobilisti quando arriva l’ora di scegliere un nuovo modello. Tale innalzamento è andato a ripercuotersi addirittura in maniera maggiore sui pezzi di ricambio delle automobili, in quanto i loro prezzi sono cresciuti del 44% dal 2013.

C’è quindi una sorta di monopolio nascosto ed indiretto per quanto concerne il mercato delle parti di ricambio, in quanto il piccolo numero di grandi fornitori coinvolti non è incentivato ad abbassare i prezzi vista la quasi assenza di concorrenza tra di loro.

Quest’incremento è causato anche dai vari brevetti depositati dalle case produttrici in merito al design esterno delle autovetture, rendendo estremamente difficoltoso per le aziende di terze parti produrre alternative meno dispendiose dal punto di vista economico. Questo obbliga officine e privati ad acquistare componenti originali direttamente dal produttore ad un prezzo fisso.

Aumento prezzi pezzi di ricambio auto: è un problema di mancanza di concorrenza

Anja Käfer-Rohrbach, vicedirettrice dell’Associazione delle assicurazioni tedesche, ha detto: “Gli automobilisti e le officine possono acquistare molti pezzi di ricambio solo dal produttore dell’auto. Non c’è concorrenza libera e leale in questo mercato”. La GDV ha quantificato un aumento annuale del 6% applicato in maniera continuativa dal 2013 ad oggi, il tutto seguendo di pari passo un’inflazione valutata al 13%.

Aumenti conseguenziali si sono registrati anche per il costo medio dei danni alle auto per le compagnie assicurative, nel 2020 è stato di 3.100 euro, vale a dire la bellezza di 700 euro in più rispetto al 2013.

Autore: Angelo Petrucci

Redazione Autoappassionati.it

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