Alla Dakar 2025 ci sarà Sebastien Loeb al volante di una vettura debuttante. Si tratta della Dacia Sandrider, il cui prototipo è stato presentato ufficialmente dal brand rumeno del Gruppo Renault. Il marchio dell’est Europa ha scelto questa automobile per disputare il Campionato Mondiale di Rally-Raid nel 2025 nella categoria Ultimate T1+. La Dacia Sandrider è stata appositamente sviluppata per queste competizioni ed è ispirata alla concept car Manifesto che era stata presentata nel 2022. Scopriamo meglio la Dacia Sandrider.
Tre equipaggi si metteranno al volante della Dacia Sandrider per gareggiare nel Campionato Mondiale di Rally-Raid nel 2025 nella categoria Ultimate T1+. Il team ufficiale è composto quindi da Sebastien Loeb che ha vinto il Campionato del Mondo Rally per ben 9 volte consecutive, dal 2004 al 2012, Cristina Gutierrez Herrero che ha già al suo attivo otto partecipazioni alla Dakar, tra il 2017 e il 2024, Nasser Al-Attiyah, cinque volte vincitore della Coppa del Mondo dei Rally Tout-Terrain nonché due volte vincitore del Campionato Mondiale di Rally-Raid e pilota che ha già vinto cinque volte la Dakar. In vista del 2024, il prototipo della Dacia Sandrider affronterà una lunga serie di test, in attesa di debuttare al Rally del Marocco 2024, appuntamento del Campionato Mondiale di Rally-Raid che si svolgerà dal 5 all’11 ottobre. Visti gli equipaggi, scopriamo meglio i dettagli della nuova Dacia Sandrider.
La vettura scelta per la Dakar 2025 dal brand rumeno del Gruppo Renault si chiama Dacia Sandrider, è lunga 4,14 metri, larga 2,29 metri, alta 1,810 metri e presenta un passo di 3,0 metri. A sorreggerla c’è un telaio tubolare, mentre la carrozzeria è in fibra di carbonio. Le sospensioni anteriori e posteriori sono a doppio triangolo, mentre l’escursione degli ammortizzatori è pari a 350 mm. L’auto poggia su cerchi da 17” ricoperti con pneumatici BF Goodrich. Sotto al cofano è installato un motore V6 3.0 biturbo a iniezione diretta, in grado di erogare 265 kW/360 CV a 5.000 giri/minuto e 539 Nm a 4.250 giri/minuto. Il cambio è un sequenziale a 6 rapporti mentre la trazione è integrale. Il propulsore è alimentato da un carburante sintetico fornito da Aramco, in perfetta linea con la filosofia a basso impatto ambientale “Eco-Smart” che ha portato la Dacia Sandrider a una riduzione di peso pari a circa 15 kg rispetto ai prototipi comparabili. Lavoro mirato anche sull’ottimizzazione dell’aerodinamica, riducendo del 10% la resistenza e del 40% la portanza. La temperatura a bordo è ottimizzata da pigmenti che agiscono contro i raggi infrarossi direttamente nel carbonio del veicolo, processo che è stato brevettato. Interessante anche il cruscotto modulare che consente a ogni singolo equipaggio di adattare a piacimento l’ergonomia e la disposizione di alcuni elementi in base alle proprie preferenze. Inoltre, i sedili Sabelt sono rivestiti di tessuti specifici e antibatterici che regolano l’umidità. Le ruote di scorta non sono carenate per risultare più facili da utilizzare.
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