Nonostante la spinta verso l’elettrificazione, Dacia mantiene il GPL nella sua offerta, rappresentando il 35% delle vendite globali, e continua a puntare sui motori endotermici tradizionali, escludendo il Diesel in Europa. La casa automobilistica del gruppo Renault prevede l’espansione della gamma con l’arrivo della Dacia Bigster nel segmento C, senza modificare il suo modello di business. Nel primo semestre del 2024, Dacia ha registrato un aumento delle vendite del 3,8%, trainato principalmente dalla crescita della Dacia Sandero. Quindi per Dacia il Diesel è il passato, ma si continua a puntare sul GPL, scopriamo meglio i dettagli.
L’industria automobilistica sta abbracciando l’elettrificazione, ma Dacia non rinuncia alle soluzioni motoristiche tradizionali che l’hanno resa protagonista nel mercato europeo. Un esempio significativo è il GPL, che rappresenta circa il 35% delle vendite globali del marchio del gruppo Renault. Xavier Martinet, responsabile vendite e marketing, ha dichiarato:
“Il GPL è una soluzione molto efficiente ed efficace per ridurre le emissioni. La manterremo fino a quando sarà possibile”.
Quindi Dacia continuerà a puntare sui propulsori endotermici tradizionali, mentre il Diesel sarà offerto solo in Marocco, considerato ormai una soluzione del passato per il mercato europeo a causa dei numerosi vincoli. Martinet ha sottolineato l’importanza dei motori ibridi, ma non per tutti i modelli: ad esempio, la Dacia Sandero non sarà ancora elettrificata poiché non sarebbe il momento giusto considerando le esigenze dei clienti. Per quanto riguarda l’elettrico, Martinet ha affrontato il tema della Dacia Spring, le cui vendite sono calate con il passaggio alla nuova generazione. La citycar, prodotta in Cina, rischia di affrontare un’aliquota doganale superiore al 30%. Cambiare l’attuale modello produttivo sarebbe complesso, ma Martinet ha rassicurato che nulla cambierà per il gruppo Renault e la sua strategia nei veicoli elettrici. “La complementarità dei marchi ci permette di soddisfare al meglio le richieste dei clienti, anche sull’elettrico, massimizzando i risultati”.
Dacia conferma le sue strategie commerciali, con l’espansione della gamma e l’ingresso in nuovi segmenti di mercato. L’arrivo della Dacia Bigster nei primi mesi del prossimo anno permetterà al marchio di entrare nel segmento C, senza stravolgere il posizionamento del brand. L’ampliamento dell’offerta, con altre due novità migliorerà il mix di prodotto senza alterare i prezzi, consentendo una crescita continua che dovrebbe portare al raddoppio dei volumi entro il 2030. L’accessibilità è uno dei fattori chiave del successo di Dacia, non solo in Europa. Nel primo semestre del 2024, il marchio ha venduto 358.497 veicoli, un aumento del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Dacia Sandero ha contribuito con una crescita del 18,5% (164.789 unità), mentre la Dacia Jogger ha registrato un +0,7% (50.841) e la Dacia Duster un +1,7% (113.783), nonostante sia nel pieno del passaggio alla terza generazione. Martinet ha sottolineato una “raccolta ordini forte” soprattutto in Francia, Italia, Romania e Belgio. Anche la Dacia Spring, disponibile per gli ordini da aprile ma in arrivo nelle concessionarie solo in autunno, ha subito un calo delle vendite del 56% (circa 12.000 unità) a causa dell’evoluzione degli incentivi in diversi Paesi europei.
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