In questi giorni abbiamo visto la presentazione della nuova Dacia Duster, con il suo motore Hybrid e con numerose novità. Dopo la presentazione del nuovo SUV della casa romena e della presenza a listino della Spring, sorge la domanda sulla possibilità che anche il Dacia Duster diventi elettrico.
Questa possibilità però è improbabile, almeno fino al 2030, anno in cui la maggior parte delle auto sarà a batteria e pertanto dovrà diventarlo anche la futura Dacia Duster.
A dirlo è stato il Ceo del marchio, Denis Le Vot, che al microfono dei colleghi di Autocar, alla domanda su quando la Dacia Duster adotterà il propulsore elettrico ha semplicemente risposto: “Non lo so”.
Ovviamente il Ceo non si è limitato a questo, ma ha spiegato che tali decisioni sono ancora lontane, dato che il nuovo Dacia Duster resterà presumibilmente in vendita per i prossimi otto anni.
Inoltre, ritiene che fino al 2032 circa vi sarà ancora spazio e richiesta sul mercato affinché il Dacia Duster rimanga basato sulla tecnologia Hybrid.
Le Vot ha anche dichiarato: “Renault sta procedendo rapidamente e in modo massiccio verso l’elettrificazione delle auto e anche la parte Dacia non può esimersi da questo, ma non lo fa con lo stesso passo. Dacia offre in ogni momento un’alternativa sul mercato della mobilità”.
Il Ceo ha aggiunto che i motori a combustione sono alla base dell’idea di Dacia e che il marchio è un rappresenta un’ancora di salvezza e solidità per il Gruppo Renault in un momento incerto di grande cambiamento.
“Non è una gara per passare all’elettrico il più velocemente possibile. Dobbiamo solo essere coerenti, basti pensare che stiamo decarbonizzando passo dopo passo le nostre auto, prima con il GPL, successivamente stiamo passando alla tecnologia full-Hybrid – aggiunge Le Vot – prima o poi finiremo con l’alimentazione completamente elettrica”.
Quello che è stato detto è che una futura Dacia Sandero potrà essere elettrica, ma non prima del 2028, soprattutto non sarà solo elettrica, poiché Dacia ha interessi anche fuori dall’Europa, come in Turchia, Marocco e Nord Africa, America Latina e India, dove le esigenze sono differenti.
“Abbiamo qui una doppia offerta da proporre: – conclude il Ceo dell’azienda franco-romena – saremo bi-energy, cioè una versione elettrica e una versione Hybrid. Abbiamo tempo.”
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