Cade il soffitto della galleria nell’autostrada A26 nel tratto tra Ovada e Masone, in direzione Genova. Nessun ferito e autostrada chiusa. Ecco quello cosa è successo.
Prosegue il calvario delle autostrade liguri, dopo il Ponte Morandi e il crollo del viadotto sulla Torino-Savona, oltre al cedimento di un tratto di statale in Val Trebbia, è il turno della Autostrada A26, tra Ovada e Masone. Alle ore 18 circa si è, infatti, staccata una parte del soffitto della galleria Bertè a tre corsie, con le grosse lastre di cemento che hanno occupato la corsia centrale bloccando il traffico. Per pura fortuna il cedimento non ha colpito nessuna vettura, ma il tratto di autostrada è stato chiuso, con la probabile riapertura nella giornata di domani a corsie alterne.
Immediato il provvedimento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ha convocato con urgenza la società Autostrade per l’Italia. Si complica la posizione dell’Aspi sulla questione revoca concessione, che un’ora e mezza dopo il crollo della galleria della Autostrada A26 ha pubblicato la seguente nota:
“Secondo le prime verifiche condotte dai tecnici autostradali, si sarebbe verificato il distacco di una ondulina e di parti dell’intonaco a cui era collegata, le cui cause sono in corso di accertamento. Sul luogo dell’evento sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 1° Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia. È in corso l’installazione di uno scambio di carreggiata per consentire la riapertura al traffico in doppio senso di circolazione. Per gli utenti che viaggiano con mezzi pesanti e da Alessandria sono diretti verso la riviera ligure si consiglia di immettersi sulla diramazione Predosa-Bettole e successivamente in A7 verso Genova per poi immettersi in A10 verso Savona. Agli utenti che viaggiano su mezzi leggeri, dopo l’uscita obbligatoria a Masone si consiglia di percorrere la strada provinciale 456 del Turchino e rientrare in A10 a Genova Voltri”.
Proprio in questi giorni la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli aveva parlato della disponibilità di Autostrade per l’Italia di ridurre i pedaggi autostradali in Liguria. Queste le sue parole: “Abbiamo chiesto ad Aspi, concessionario dei tratti autostradali di Liguria, Marche e Abruzzo interessati in questi giorni da problemi e rallentamenti al traffico, a seguito di provvedimenti giudiziari, di operare da subito per ridurre il più possibile i disagi. Ci è stata manifestata la disponibilità a introdurre riduzioni dei pedaggi in Liguria per un valore stimato di 10 milioni e abbiamo chiesto che in circostanze di disagio simile la stessa azione sia adottata nelle altre tratte. Sul territorio attiveremo ogni possibile strumento di monitoraggio e comunicazione immediata sullo stato dei lavori e della viabilità, coinvolgendo gli enti locali”.
Il primo post del Comune di Rossiglione
Fonte Repubblica Genova
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