Una settimana fa è toccato al Diesel, ora è la benzina a tornare finalmente sotto i 2 euro al litro in modalità self. Un rifornimento fai-da-te della verde costa mediamente 1,993 euro/l, contro i 2,009 euro/l di venerdì scorso. Quindi il calo generale dei carburanti sta per fortuna continuando, sia per la benzina al servito che per il gasolio in entrambe le modalità, con le compagnie che tagliano ancora i prezzi raccomandati, in alcuni casi di 3 centesimi al litro.
Il calo dei prezzi di benzina e Diesel, però, non sembra essere un qualcosa da festeggiare per lunghi tempi. Il Brent si aggira ancora intorno ai 103-104 dollari al barile, mentre il WTI viaggia sui 99-100 dollari/barile. Gli italiani quindi sono focalizzati sulla deadline del prossimo 2 agosto, quando scadrà il taglio delle accise.
La proroga è stata annunciata qualche settimana addietro dal ministro Giorgetti, ma con la crisi di governo in atto non si possono escludere sgraditi colpi di scena. In caso di caduta dell’esecutivo Draghi subentra l’impossibilità di rinnovare il taglia–accise, quindi gli automobilisti del Belpaese potrebbero ritrovarsi nella triste situazione di erogare nelle proprie auto del carburante più caro di 30 centesimi di euro al litro. Indipendentemente dall’impasse politica, tutti sperano in una soluzione per mantenere in vigore uno sconto molto importante.
Oggi il prezzo medio nazionale dei carburanti è il seguente:
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