Sempre maggiore l’interesse per le auto elettriche, ma sono ancora tanti gli “scettici” riguardo che alimentazione, per due principali motivi: il costo di acquisto, ancora alto, e l’ansia per la scarsa autonomia.
C’è un terzo aspetto, che però non è ancora stato calcolato, o comunque al quale non è stato dato il giusto peso fino a oggi: il costo di ricarica della auto elettrica. La domanda, infatti, che ci siamo posti è qual è il prezzo per far il pieno a un’auto elettrica? La risposta è piuttosto articolata, procediamo con ordine e proviamo a fare chiarezza.
Bisogna considerare che come per gli smartphone e tanti altri oggetti che hanno bisogno di essere ricaricati ci sono una potenza massima di uscita, da parte del fornitore di energia e una potenza massima di entrata, da parte della vettura. La corrente può essere continua (DC) o alternata (AC). La prima è presente solo alle colonnine di ricarica pubbliche, mentre la seconda è quella che abbiamo e utilizziamo a casa tutti i giorni.
Quest’ultima è ovviamente più lenta e può arrivare a un massimo di 22 kW di potenza, ma il nostro impianto di casa deve essere adattato per raggiungere questi picchi. La DC, invece, può superare abbondantemente i 150 kW, come nell’esempio delle Tesla Supercharger, le colonnine che nella versione V3 arrivano anche a 250 kW. Enel X, ad esempio, oggi utilizza colonnine su tre livelli di potenza: 22 (corrente alternata), 50 e 150 kW.
Cambiano, di conseguenza le prese di ricarica e i cavi, mentre è importante notare, come abbiamo accennato in origine, che non tutte le auto elettriche supportano le ricariche così potenti.
Vale in media il fatto che la ricarica “veloce” ha prezzo più alto rispetto a quella “lenta”. Inoltre, per quanto riguarda le colonnine di ricarica, prendendo come esempio quelle di Enel X, al costo per ogni kW erogato, si potrebbe aggiungere la tariffa per l’abbonamento flat, anziché pagare solamente a consumo.
Il costo di ricarica di una auto elettrica tramite colonnina costa in media tra i 0,45 e i 0,50 euro/kWh, ma per un abbonamento flat, prendendo ad esempio Enel, i prezzi sono di 25 euro al mese per 60 kWh o 45 euro al mese per 120 kWh. Attenzione, poi, a voler accedere alle ricariche veloci, in quel caso di paga anche una tariffa diversa per caricare l’auto alla massima velocità. Esistono anche tariffe più vantaggiose.
Per un’auto con batteria da 40kWh si spendono quindi tra i 18 e i 20 euro per ogni pieno, corrispondente a circa 270-300 km di autonomia. Come vedremo, il costo è superiore a quello di casa, ma il tempo guadagnato è notevole, basti pensare, facendo un rapido e semplice calcolo matematico, che per caricare la stessa auto da 40 kWh di batteria con una rete da 22 kW, ci si impiegherà circa due ore, mentre con quella più lenta domestica 3,3 kW, le ore sono più di 10.
Il costo di ricarica di una auto elettrica a casa è nettamente inferiore, ma si va incontro ad altre problematiche. Le nostre case hanno una soglia di potenza massima di 3,3kW e se decidiamo di acquistare un’auto a batteria conviene dotarsi di una wallbox di ricarica e aumentare la soglia con il nostro fornitore.
Di base si parte da una cifra di 0,22-0,23 euro/kWh, ma attenzione che se si aumenta la potenza di erogazione si paga almeno 20 euro in più all’anno in bolletta per ogni kW aggiunto alla soglia (ci sono le modalità fino a 6 kW, dai 6 ai 10 e sopra i 10 kW).
Ricaricare di notte, prendere una piattaforma wallbox apposita e riuscire ad avere un box in cui la spesa energetica sia a proprio carico (e non a carico del condominio), sono le principali “preoccupazioni” di chi sceglie di ricaricare a casa.
Il costo di una ricarica dell’auto elettrica a casa, infatti, è l’ultimo dei problemi, dato che per fare il pieno alla “solita” auto da 40 kWh si spendono circa 8-9 euro.
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