I consumi dell’auto per molti rappresentano un criterio cruciale d’acquisto o di cambio. E non è una faccenda nuovissima. Già due anni fa, secondo una statistica dell’Osservatorio Compass, 6 automobilisti su 10 acquistavano basandosi sui consumi. A oggi è indicativo notare che 1 italiano su 4 vuole cambiare auto passando all’ibrido o all’elettrico per abbattere i consumi. Motivazione diversa dalla prima ma comunque indicativa di una realtà generalizzabile: i consumi, vuoi per l’ambiente vuoi per il portafogli, importano.
In questo articolo andiamo nello specifico, aiutandoti a fare un confronto dei consumi tra auto ibride e Diesel.
Le auto ibride tradizionali (mild e full hybrid) combinano due sistemi di propulsione. Da una parte abbiamo un motore elettrico, dall’altra un motore a combustione interna. Quest’ultimo è generalmente a benzina. Il motore elettrico interviene soprattutto nelle fasi di partenza e a basse velocità. Nei tragitti a velocità costante o più elevata, invece, entra in gioco il motore termico. Questo meccanismo di funzionamento permette di ottimizzare i consumi. Ciò in particolare avviene durante la guida urbana, riducendo il ricorso alla benzina.
Per quanto riguarda le plug-in si aggiunge la possibilità di andare solo in elettrico, che per qualche chilometro abbatte i consumi e le emissioni.
Le auto Diesel, invece, utilizzano un motore a combustione interna a gasolio. Motore notoriamente più efficiente nei consumi specialmente a velocità costante e su lunghi tragitti. Quindi l’auto a Diesel è più adatta a percorsi extraurbani e autostradali. Questo anche grazie all’elevata coppia, che le permette prestazioni migliori a bassi regimi. Negli ultimi anni, tra l’altro, i motori Diesel sono stati aggiornati con tecnologie come il sistema SCR che riduce le emissioni di ossidi di azoto.
Quindi in linea generale tutte le ibride convengono in città mentre le auto a diesel convengono in autostrada e nelle extraurbane.
Le auto ibride riducono le emissioni in città grazie al motore elettrico, abbassando CO2 e NOx. Le plug-in offrono un vantaggio maggiore se ricaricate spesso. Questo, ovviamente, riduce significativamente pure i costi del carburante.
I Diesel, pur migliorati con le normative Euro 6, emettono ancora più ossidi di azoto e particolato, specialmente nei contesti urbani.
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