Ve la ricordate la Opel Experimental GT? Sicuramente avrete sentito parlare della Corvette europea, la concept car del 1965 (QUI la sua storia) che arrivò nel 1965, tre anni prima della GT, un’auto che ha segnato la storia di Opel. La storia da una parte, il futuro dall’altra: il domani della marca, ormai su binari stabili dopo l’ingresso in Groupe PSA, corre sul filo della GT X Experimental, l’ultima arrivata dopo la Monza Concept del 2013 e la GT Concept del 2016.
Opel GT X Experimental è un SUV compatto lungo 4,06 metri e ricco di numerose novità, o idee, che vedremo comparire sulle Opel del futuro, non per forza lontano. Da cold (freddi) a cool (alla moda), così i tedeschi della Casa del fulmine vogliono cambiare approccio per rilanciare la propria immagine e guardare al domani con ottimismo.
Nell’anno del centoventesimo anniversario, ancora una volta lo “stile Opel” può essere riassunto con tre valori: tedesco, accessibile ed entusiasmante. La “nuova germanicità”, però, non può non evolversi, e GT X Experimental vuole percorrere una strada netta, precisa. La concept è totalmente elettrica (nel 2024 ogni modello avrà almeno una versione elettrificata), ha funzioni di guida autonoma di livello 3 e incarna alcune innovazioni (firma luminosa) che potremo vedere molto presto sulla nuova Opel Corsa, prevista per settembre al Salone di Francoforte.
Il giallo tipico della marca è un tratto distintivo di questa concept così come lo sono la grande superficie vetrata e le varie “chicche” tecnologiche che la caratterizzano: gli specchietti non ci sono, anzi, ci sono ma sono due telecamere che si proiettano leggermente fuori per trasmettere le immagini su due visori interni.
Davanti al passaruota posteriore, un piccolo indicatore a LED, sempre giallo acceso, segna la carica residua della batteria, mentre le porte si aprono in maniera inconsueta, favorendo l’ingresso in un abitacolo minimalista ma profondamente evoluto.
Altri tratti distintivi di questa concept, sono la bussola e il Vizor Opel, due elementi che compariranno nel futuro della marca. La “Bussola Opel” organizza gli elementi stilistici lungo due assi che si incrociano sul Blitz. Il leggendario logo del marchio è ora il punto centrale, più che in passato. Ancora più netta e pura, la piega centrale sul cofano rappresenta l’asse verticale, che prosegue sotto il Blitz. L’asse orizzontale è simboleggiato dalle tipiche luci Opel per la marcia diurna a forma di ala, che continueranno a essere presenti su tutte le Opel del futuro.
Il posteriore richiama la calandra anteriore e mostra la Bussola Opel in tutta la sua purezza, con il logo che unisce la linea orizzontale delle luci posteriori ad ala e la linea verticale che procede dall’antenna a pinna sul tetto all’evidente piega del paraurti.
Il Vizor Opel, invece, è un modulo unico, protetto da una superficie trasparente, che integra tutti gli elementi hi-tech hi-tech e tipici del marchio, come il logo del fulmine con LED che mostra lo stato operativo della vettura illuminandosi di colori diversi, i fari anteriori a matrice con LED, le luci per la marcia diurna ad ala e le telecamere e i sensori dei sistemi di assistenza e le funzioni di guida autonoma sotto un rivestimento di plexiglass scuro.
Dalla prima GT Experiemental a questa GT X Experimental portata per la prima volta in Italia, a Milano, il passo è stato lungo. Il segno dell’innovazione, invece, non cambia mai.
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