Al recente salone di Francoforte abbiamo avuto l’occasione di parlare con Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport. Un’opportunità imperdibile per farsi raccontare come sia nato il progetto che ha portato la Peugeot 208 T16 Pikes Peak a trionfare nella celebre gara in salita, con un pilota che certo non ha bisogno di presentazioni quale è Sébastien Loeb.
Autoappassionati.it: Com’è nata l’idea di realizzare una vettura per correre la Pikes Peak?
Bruno Famin: L’idea iniziale era stata quella di trovare un progetto che avesse un vero legame con la storia di Peugeot – a Pikes Peak avevamo già corso e vinto con la 405 Pikes Peak – e che potesse accompagnare il lancio della 208 all’estero, con una grossa eco e che non costasse caro. Poiché adesso il percorso è tutto asfaltato, abbiamo potuto recuperare molti pezzi della 908 e progettare una vettura estremamente prestazionale rapidamente mantenendo un costo basso. Dunque avevamo tutti gli elementi per realizzare un progetto con un forte potenziale. La Peugeot 208 T16 Pikes Peak è stata realizzata dal Centro Stile Peugeot e partner come Red Bull, Total e Michelin che sono sempre stati con noi e con Peugeot. Questo cocktail ha funzionato molto bene ed i ritorni sono stati incredibili, hanno superato ampiamente i confini dell’automobilismo sportivo. Numerosi media generalisti si sono interessati molto da vicino al progetto, hanno seguito quest’avventura, e tutto ciò è stato possibile grazie ad una corsa straordinaria, ad una vettura straordinaria e ad un pilota straordinario che ha fatto una cosa incredibile.
Quanto al risultato sportivo, andavamo per vincere. Abbiamo vinto, certamente, ma abbiamo anche fatto saltare il record. Dunque il risultato è assolutamente fantastico. E grazie a questo, abbiamo avuto un grosso ritorno all’esterno di Peugeot, ma anche all’interno del marchio Peugeot abbiamo avuto un’accoglienza incredibile. Negli ultimi tempi le notizie non sono molto buone in Peugeot e l’atmosfera non è al massimo, ma questo ha ridato entusiasmo ai collaboratori del marchio Peugeot e, ovviamente, anche di Peugeot Sport. Siamo davvero molto fieri di potere ridare slancio al marchio Peugeot.
Autoappassionati.it: Per quest’avventura Sébastien Loeb è passato a Peugeot, ci saranno ulteriori sviluppi e magari lo rivedremo impegnato in un campionato a bordo di una vettura del Leone?
Bruno Famin: Sébastien Loeb è l’ambasciatore del marchio Citroën, è fortemente legato al marchio Citroën, nessuno lo contesta e non lo rimettiamo in discussione, ovviamente.
Ma Sébastien Loeb ha altre attività oltre a Citroën e quando abbiamo pensato al pilota che dovevamo mettere su quell’auto, con un percorso metà rally, metà circuito, con una vettura che ha molta aerodinamica abbiamo pensato a lui. Sébastien aveva fatto due sessioni di prova con la 908, con noi, già in passato alla fine del 2010 ed alla fine del 2009, dunque sapevamo che sapeva guidare molto bene una vettura con molta aerodinamica ed era il pilota che si trovava nella posizione migliore. Faceva parte del gruppo PSA ed era logico scegliere quel pilota. È stata una scelta naturale. Penso che adesso sia molto impegnato con il WTCC. Questa è stata un’avventura unica, one shot, e non sappiamo cosa ci riserverà il futuro.
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