Il Codice della Strada potrebbe cambiare di nuovo per regolamentare al meglio la mobilità attuale, stravolta da nuovi mezzi di trasporto che stanno rendendo le normative obsolete. A chiedere a gran voce le modifiche al Codice della Strada è il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, il quale chiede nuove strette, più sicurezza e maggior severità. Scopriamo insieme quali sono le novità più attese.
Il Codice della Strada è sempre al centro dell’agenda politica di ogni Governo, non fa quindi eccezione l’esecutivo guidato dal premier Giorgia Meloni, che trova nel Ministro dei Trasporti Matteo Salvini il maggior sponsorizzatore dell’aggiornamento normativo. Il leghista chiede a gran voce nuove strette, più sicurezza e maggior severità. Di modifiche normative al Codice della Strada si parla sin dal giorno dell’insediamento del Governo Meloni, ora sembrerebbe arrivato il momento in cui possa partire l’iter per cambiare il Codice della Strada. Salvini ha annunciato che giovedì in Consiglio dei Ministri porterà le sue proposte con un Disegno di Legge sulla sicurezza stradale. Scopriamo quali sono.
Forti restrizioni e regole più severe, questo è quanto vuole fare il Governo Meloni in merito all’aggiornamento del Codice della Strada. L’irrigidimento normativo del Codice della Strada è fortemente voluto da Matteo Salvini. L’attuale Ministro dei Trasporti vuole rivedere quel che riguarda i neopatentati e le auto che possono e non possono guidare. Attualmente nel primo anno dopo il conseguimento della patente non si possono guidare auto con rapporto fra potenza e tara del veicolo superiore ai 55 kW/t e comunque non più potenti di 70 kW (95 CV). Limite che da qualche mese non vale più per le auto elettriche e plug-in. In merito alle distrazioni al volante, Salvini punta il dito contro l’uso dello smartphone alla guida. Attualmente il Codice della Strada prevede il pagamento di una multa tra 165 e 660 euro e può infliggere la sospensione della patente tra uno e tre mesi in caso di recidiva nel corso del biennio successivo. Sugli autovelox, la proposta del Ministro dei Trasporti è quella di creare rilevatori di velocità uguali in tutto il territorio nazionale, così da uniformarne funzionamento e manutenzione, utilizzandoli come strumento di dissuasione e non per permettere ai comuni di fare cassa. Restando in tema di velocità, il leghista vorrebbe anche l’innalzamento dei limiti in autostrada, portandoli a 150 km/h in alcuni tratti, ma c’è da fare i conti con il decreto salva infrazioni che permette alle regioni di ridurre i limiti di velocità sulle strade a scorrimento veloce. Infine la riforma del Codice della Strada annunciata da Salvini dovrebbe contenere anche nuove norme per la circolazione di biciclette e monopattini rendendo obbligatori casco, assicurazione, targa ed indicatori di direzione.
La cronaca italiana è sempre più interessata da terribili avvenimenti come incidenti d’auto e giovani vittime, è per questo motivo che il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha invocato nuovamente la revoca per chi, recidivo, si mette alla guida sotto l’effetto di droghe oppure di alcol. Linea dura, tolleranza zero, questa la linea dettata dal leghista che ha detto:
“Nei casi più gravi io penso che la revoca a vita della possibilità di guidare e conseguenzialmente, vista la situazione di uccidere, possa e debba essere considerata. Visto che il buon senso non basta, la gente dovrà avere paura, paura, di mettersi al volante drogato oppure ubriaco. Serve educazione stradale vera a scuola e tolleranza zero per chi sbaglia: quindi revoca della patente per chi è recidivo guidando ubriaco o drogato. Abbiamo anche previsto che i neopatentati per i primi tre anni non possano guidare auto di grande cilindrata, perché uno che ha la patente da un anno se gli metti in mano una Lamborghini, Porsche oppure altro non è cosa intelligente da fare. Dovrai aspettare. Sul telefonino ho chiesto alla Polizia Stradale una stretta particolare. Buona parte degli incidenti deriva da distrazione e se ti becco a chattare oppure ad usare il telefonino ti fermi. Non è che ti faccio la multa, ma ti fermi con la macchina lì. Abbiamo pronto lo schema di decreto interministeriale col quale gli autovelox saranno approvati ed omologati uniformemente in tutta Italia e con cui saranno definite le condizioni per le installazioni e l’esercizio dei dispositivi, con regole certe, sanzioni giuste e diritto alla difesa dei cittadini. Stiamo lavorando al nuovo Codice della Strada e ragioneremo anche sui limiti di velocità nei tratti autostradali. Stiamo facendo tutte le valutazioni, perché ci sono tratte autostradali ampie, dove sul modello tedesco si potrebbe pensare anche di aumentare i limiti di velocità, visto il basso tasso di incidentalità. Purtroppo la stragrande maggioranza dei morti non è più in autostrada, ma sulle strade extraurbane. Quindi, con buonsenso, si potrebbero aumentare in alcuni tratti e diminuire in altri. Però ci stiamo lavorando con i tecnici, perché la velocità non è una scelta politica”.
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