“I cali dei prezzi dei carburanti alla pompa sono del tutto insufficienti, considerato il crollo delle quotazioni del petrolio registrato nelle ultime settimane.” Lo afferma il Codacons, secondo cui i listini di benzina e gasolio rimangono immotivatamente elevati presso i distributori.
Oggi il petrolio è quotato attorno ai 67,5 dollari al barile, il Brent a 70,8 dollari – spiega l’associazione – A inizio novembre il greggio costava circa 84 dollari al barile, il Brent 83,5 dollari: questo significa che in un mese le quotazioni del petrolio hanno subito un crollo del -19,6% (-15,2% il Brent) a cui, però, non ha fatto da contraltare un analogo calo dei prezzi dei carburanti alla pompa.
Rispetto a inizio novembre i listini di benzina e gasolio sono calati solo del -0,4%, con la verde che passa da 1,750 euro al litro dell’1 novembre agli attuali 1,743 euro, e la benzina che scende da 1,613 euro/litro a 1,607 euro.
Di fronte a questi dati è evidente che i prezzi di benzina e gasolio rimangono ingiustificatamente alti alla pompa, e c’è oggi un elevato margine per ottenere un sensibile calo dei listini – conclude il Codacons.
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