Se la nuova Classe E berlina, giunta alla decima generazione, è un concentrato di tecnologia, innovazione e sicurezza, per chi cerca anche tanto spazio oggi può puntare sulla Mercedes Classe E 220d SW, giunta “solo” alla sesta generazione. Anche la versione wagon è cresciuta di poco come dimensioni rispetto al modello precedente, per incrementare lo spazio a bordo e nel vano bagagli.
Esteticamente il design è caratterizzato dalle tipiche proporzioni del nuovo corso delle berline Mercedes, con i fari a striscia di led, molto più eleganti che in passato. Di serie troviamo infatti i proiettori LED High Performance statici, la versione Premium Plus è, invece, equipaggiata con fari MULTIBEAM LED dinamici. I gruppi ottici posteriori sono caratterizzati da un particolare effetto luminoso che evoca la polvere di stelle.
Gli interni della nuova Classe E coniugano l’eleganza del segmento superiore con la sportività moderna della Classe C, finalmente hanno perso l’ingessatura del modello precedente in favore di linee armoniche, moderne e filanti. Il movimento ondulato prosegue nei rivestimenti delle porte, creando un rassicurante effetto avvolgente intorno agli occupanti. Quattro bocchette di aerazione circolari contribuiscono inoltre a sottolineare la stretta affinità della nuova Classe E con il segmento top di gamma.
Anche per quanto riguarda gli interni, la Station Wagon riprende il design della berlina. Per la plancia portastrumenti sono disponibili due display ad alta definizione (come sulla Classe S), entrambi di dimensioni generose e con diagonale dello schermo di 12,3 pollici. I due schermi si fondono visivamente sotto uno stesso vetro di copertura, creando un cruscotto widescreen.
I pulsanti Touch Control, già visti sulla berlina, sensibili al tocco, reagiscono come lo schermo di uno smartphone ai movimenti orizzontali e verticali delle dita. In questo modo il guidatore può gestire tutte le funzioni del sistema infotainment senza togliere le mani dal volante. Forse son fin troppo sensibili all’atto pratico, ma indubbiamente la via futura dell’ergonomia è tracciata. Rimangono comunque il touchpad con Controller nella consolle centrale, in grado di riconoscere persino la calligrafia personale, e il sistema di comando vocale. Inoltre, sono previsti tasti diretti, per esempio, per regolare il climatizzatore o per disattivare comodamente rapidamente alcuni sistemi di assistenza alla guida, posizionati in basso a sinistra sulla plancia. Plastiche di rango non mancano a completare il quadro, con assemblaggi impeccabili e solidi. Il climatizzatore automatico denota molta cura nella progettazione: basta impostare la temperatura una volta e dimenticarlo tanto è solerte nel mantenere flussi e velocità dell’aria. Scenografica l’illuminazione dell’abitacolo, in cui è impiegata esclusivamente la tecnica LED, con ben 64 tonalità di colore disponibili a scelta del conducente.
Come ovviamente ci si aspetta i sedili elettrici sono votati al confort; la nostra versione montava regolazioni parzialmente automatizzate che poco si addicono al rango della vettura, ma che grazie alla conformazione avvolgente ed ergonomica, rendono l’auto ideale per lunghi viaggi. Volendo troviamo Hot Relaxing Massage, per chi passa molte ore alla guida. L’abitacolo è caratterizzato da materiali di alta qualità e da un’attenzione per le finiture quasi maniacale.
In termini di abitabilità la Classe E 220d Station Wagon è sempre una delle vetture più apprezzate del segmento: con una capacità di carico da 640 a 1.820 litri, il vano bagagli della Classe E Station Wagon è uno dei più spaziosi del segmento, nonostante siano stati persi 130 litri rispetto alla generazione precedente, per via del tetto più sportivo.
Una novità è la funzione package di serie per i sedili posteriori, che consente di portare gli schienali (frazionabili nel rapporto 40:20:40) in una posizione più verticale di circa 10 gradi, aumentando di altri 30 litri (670 litri), ma senza rinunciare al comfort di una cinque posti.
La Classe E 220d, adotta oggi un nuovo motore, abbandonando la vecchia unità da 2.153 cc, in favore di un propulsore da 1.950 cc, denominato Om 654. I vantaggi sono molteplici: dal risparmio di peso (-35 kg), all’aumento di potenza (da 170 a 194 CV), passando dalla riduzione dei consumi.
Il 2.0 diesel della Stella si dimostra quindi parco e brioso, complice il cambio automatico a nove marce 9G-TRONIC di serie, che consente innesti rapidi e mantiene il minore regime di rotazione del motore possibile. Il propulsore quattro cilindri è fluido da sembrare un V6, con 400Nm disponibili da 1.600 a 2.800giri e sempre silenzioso in ogni condizione di marcia e sa assecondare la guida più sportiva. Peccato il timbro troppo invadente in accelerazione per il lignaggio dell’auto, specie a finestrini abbassati.
Invece il comparto handling, sospensioni, assetto, sterzo son più votati al confort che non alla sportività pura: anche nella modalità Sport +, i controlli son molto poco permissivi, e non è possibile esagerare, tutto a vantaggio della sicurezza. Per capirci: le aspettative di chi scende dalla principale concorrente di Monaco, per provare la Classe E potrebbero esser disattese se guardiamo il puro piano dinamico, ma se consideriamo l’equilibrio globale la Classe E 220d non esce affatto a testa bassa. Qui il confort regna sovrano, con una silenziosità esemplare anche a velocità ben superiori rispetto a quelle autostradali. Il 220d è il propulsore più adatto alla vettura, permettendo di raggiungere i 235km/h e accelera da 0 a 100 in 7,7 secondi.
Stupiscono i consumi: con 17 km/l di media nel misto si fa concorrenza addirittura alle compatte turbodiesel, contribuisce al risultato sicuramente l’aerodinamica curata, il cambio che “veleggia” in rilascio e mantiene i 1.30 orari a 1.500 giri in nona marcia, il peso nella media per il segmento (1.812 kg rilevati sulla nostra bilancia), oltre alla logica “Eco” di settaggio del “manettino”.
La dotazione di serie della berlina prevede le sospensioni meccaniche, ma si possono aggiungere gli ammortizzatori a smorzamento controllato o in alternativa c’è l’Air Body Control (optional da 1.159 euro) con molle ad aria e assetto regolabile in altezza.
Piace il Dinamic Select che propone la classica scelta tra i profili Eco, Comfort, Sport, Sport+ e Individual. Agendo su sterzo, curva di coppia, cambio, clima e start&stop, la Mercedes “E” è capace di cambiare volto in maniera abbastanza evidente, anche se non compie veri e propri miracoli, ovviamente. In ogni caso la differenza di comportamento è netta: in Eco sembra che la potenza sia minore rispetto a quella dichiarata, mentre in Sport+, l’assetto e la risposta del motore fanno percepire una cavalleria più esuberante dei 194 CV ed un atteggiamento molto più votato alle prestazioni.
La nuova Classe E riduce notevolmente lo stress del guidatore e fa un ulteriore passo avanti verso la guida autonoma, com’era lecito aspettarsi dalla casa della Stella che sul piano confort e della sicurezza non rimane indietro a guardare.
La dotazione di serie comprende il Brake Assist attivo, in grado di allertare il guidatore quando incombe il pericolo di una collisione e se necessario frenare autonomamente. L’Attention Assist con soglia di sensibilità regolabile, che è in grado di riconoscere e segnalare eventuali sintomi di disattenzione e stanchezza del guidatore.
Tra le più interessanti dotazioni disponibili in opzione troviamo: Drive Pilot, un vero e proprio pilota automatico che non è soltanto in grado di mantenere automaticamente la distanza corretta rispetto ai veicoli che precedono, ma anche, per la prima volta, di seguirli fino a 210 km/h. Altrettanto unica nel suo genere è la capacità del sistema di continuare a sterzare attivamente, molto scenografico, ma ancora da perfezionare per alcuni raggi di svolta non troppo ampi, comunque grande aiuto per il guidatore, un relax nelle lunghe tratte autostradali. Fa parte del sistema anche la funzione ampliata di partenza automatica in coda che consente la partenza automatica entro un massimo di 30 secondi dopo che il Distance Pilot ha arrestato la vettura. Attraverso lo Speed Limit Pilot, la nuova Classe E è in grado di regolare automaticamente la velocità di marcia in base ai limiti rilevati dalla telecamera: se l’auto rallenta apparentemente senza motivo è perché lei aveva notato un limite di velocità che a voi probabilmente era sfuggito.
In città la Classe E 220d grazie riesce a sterzare in soli 11,6 metri, per via della disposizione longitudinale del motore e grazie a sensori e telecamere 360 si riesce a parcheggiare con facilità nonostante i quasi 5 metri di corpo vettura. C’è poi l’innovativo sistema di parcheggio autonomo con attivazione a distanza: questo sistema permette per la prima volta di eseguire le manovre in ingresso ed in uscita da parcheggi e garage dall’esterno, utilizzando un’App per smartphone, e consente di salire e scendere comodamente dalla vettura e poi muoverla senza nessuno a bordo!
Un’importante novità per la sicurezza è poi il Pre-Safe impulse side che in caso di collisione, può spostare il guidatore o il passeggero anteriore di lato, allontanandolo preventivamente dalla zona di pericolo. Infine per i più digitalizzati c’è la chiave che si avvale della tecnologia NFC e consente di utilizzare il proprio smartphone come chiave della vettura. Inoltre un sistema sonoro dedicato serve ad adattare i timpani degli occupanti al suono del crash imminente, per evitare traumi acustici.
Il telefono cellulare può inoltre esser usato come chiave digitale della vettura: con l’impiego della tecnologia Near Field Communication (NFC) è possibile sostituire la chiave della vettura con il proprio smartphone per attivare funzioni come l’apertura e la chiusura della vettura.
La Classe E 220d SW è disponibile in 5 allestimenti: Sport, Business Sport (dedicato alla flotte), Exclusive, AMG Line, Premium Plus.
La SW benzina parte da 52.907€, mentre la Classe E 220d da 194cv richiede 54.744€, il modello da noi provato Exclusive con pacchetti assistenza alla guida, Keyless Go, Air Balance, Park Pilot e telecamera, Command OnLine sfiora di poco i 70mila Euro.
Le concorrenti di questa vettura sono praticamente tutte tedesche, tranne poche eccezioni: la Bmw Serie 5 SW è più improntata alla sportività, l’Audi A6 Avant la preferita in Italia e la Volvo V90 la più sicura.
Nella mischia la Classe E si distingue sicuramente per un look più giovane rispetto al passato, un comfort di primo livello, una lista di optional e personalizzazioni enorme, una sicurezza da primato ed un relax di viaggio quasi da guida autonoma.
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