Vi raccontiamo nel nostro test drive, esterni, interni, spaziosità, motore, prestazioni, consumi e prezzo della Citroen Spacetourer BlueHDi, nella versione con 180 CV .
È un segmento particolare, quello dei cosiddetti minivan, sospeso tra le monovolumi famigliari e i furgoni, quelli veri, ingombranti e, spesso, spartani. La Casa francese del Double Chevron ha in mano una nuova proposta, che noi abbiamo provato a fondo, il Citroen Spacetourer.
Il Peugeot Traveller e il cugino Citroën Spacetourer, condividono, come le loro varianti furgone (da noi provate), il nuovo pianale EMP2, il che li beneficia integralmente dei vantaggi della piattaforma modulare da cui nascono le vetture Peugeot 308 e Citroen C4 Picasso. Piattaforma che unisce la compattezza alla riduzione del peso, con un incremento notevole di efficienza. Inoltre, gli equipaggiamenti sono completi per questo segmento come le porte laterali scorrevoli automatiche, l’Active Safety Brake e la navigazione 3D Tomtom connessa.
Con un frontale molto alto, corto e aggressivo, i fari anteriori perfettamente integrati negli inserti cromati della griglia anteriore, a sua volta un tutt’uno con il doppio Chevron, il muso è un grande passo in avanti.
Il profilo, ovviamente costretto a una forma estremamente squadrata, riesce comunque a dare un’ottima sensazione di fluidità. Grazie a delle venature ben pensate e ai possenti parafanghi, riesce a guadagnare un tocco di muscolarità che gli fa molto bene. Sembra – infatti – più una lunghissima monovolume che un vero e proprio furgone. Così tanto che, in effetti, le ruote (215/60 R17) risultino un po’ piccole.
Il posteriore invece si presenta perfettamente quadrato, con un gruppo ottico sporgente, molto bello, ma è meglio assicurarsi di avere il “Park Pack Plus”, che include sensori di parcheggio e retrocamera. Il nostro esemplare non ne era dotato e vi assicuriamo che le manovre non sono state troppo agevoli. Sebbene l’occhio ringrazi, il paraurti posteriore è sporgente di quasi 10 cm rispetto al baule, questo da sì un disegno più muscoloso e piacevole ma – in un veicolo in cui il primo obiettivo è la capacità di carico – è un elemento un po’ in contrasto con lo scopo finale.
L’allestimento della nostra prova, si presenta con l’intero set di sedili in pelle. In questa versione sono tre panchette da 3 posti per un totale di 9 persone. Così si massimizza il carico di persone e bagagli, immaginato per navette di alberghi e/o in ambito di rappresentanza, include anche la configurazione a sedili singoli con sette o meno posti e un tavolino a scomparsa.
Tutto il pianale dispone di guide e la modularità offerta dal veicolo è tanta da permettere di spostare i sedili della seconda fila o rimuoverli. I sedili singoli precedentemente provati sono estremamente comodi, ben imbottiti, realizzati con grande cura e più comodi di molti divani casalinghi, ma pure i divanetti non vanno affatto male.
Innovative le porte automatiche scorrevoli che è ora possibile aprire e chiudere anche con le mani occupate, con il solo movimento del piede. Molto comodo il vetro posteriore che si apre separatamente, così non è sempre necessario muovere il pesante ed ingombrante portellone, che ci saremmo aspettati essere assistito elettricamente.
Mantenendo bene in mente quale possa essere un suo uso principale, ovvero come navetta per alberghi, viene naturale segnalare come la soglia di accesso alla porta laterale (azionata elettricamente, rapida e efficiente) sia un po’ alto, costringendo le persone con qualche difficoltà motoria a uno sforzo non trascurabile. Avremmo apprezzato anche la presenza di maniglie sui montanti per assistersi nella salita.
Nuovo lo schermo touchscreen capacitivo da 7“, che integra il sistema multimediale. Sono riuniti tutti i servizi dedicati a semplificare i tragitti e la guida. Basta sfiorare lo schermo capacitivo con un dito o usare i comandi vocali. Il Citroen Spacetourer inaugura una navigazione 3D connessa di nuova generazione. Comprende l’aggiornamento gratuito a vita della cartografia Tomtom 4 volte l’anno e i servizi connessi Connect associati per 3 anni, (TomTom Traffic; stazioni di servizio e parcheggi, meteo, ecc…), senza costi supplementari con Connect SOS & Assistance (scheda SIM e dati inclusi), che fungono anche da chiamata di emergenza.
C’è anche la funzione Mirror Screen per potere utilizzare le applicazioni del proprio smartphone sul touchscreen, insieme alle due tecnologie Apple CarPlay e Mirrorlink per avere una più ampia gamma di smartphone compatibili.
I nuovi veicoli commerciali PSA offrono 121 litri di vani portaoggetti aperti o chiusi presenti dell’abitacolo, quindi lo spazio non manca. Poi però il posto per riporre il telefono, non essendo rivestito di gomma, non trattiene lo smartphone nella brusche accelerate. Le prese jack, 12V e USB permettono di collegare e ricaricare dei dispositivi portatili. Anche il clima dedicato ai posti dietro è un optional utile ed interessante.
Nonostante la mole non proprio da utilitaria, in città ci si muove senza grandi difficoltà, merito del 2.0 diesel da 180 CV e 400 Nm con un’ottima elasticità ai bassi regimi. La posizione di guida rialzata, un’ottima visibilità garantita da montanti abbastanza piccoli e degli specchietti retrovisori studiati bene e che offrono una buona visibilità invece lo rendono inaspettatamente facile da guidare.
Lo sterzo è sempre preciso, abbastanza morbido alle basse velocità e più rigido alle alte, non trasmette mai particolari incertezze e da sempre un buon feeling. Merito anche di una plancia di palese derivazione automobilistica, con tanto di volante in pelle tagliato. Piace molto il cambio che è sempre dolce e pronto a inserire il rapporto corretto. Infatti può scegliere tra otto marce (prima erano sei), e quindi non fa quasi mai alzare la voce al motore, se non in piena accelerazione. Il selettore del cambio inoltre libera però spazio supplementare per le ginocchia del passeggero centrale.
L’insonorizzazione è un altro punto a suo favore: merito del pianale rialzato – derivato dalla berlina 308 – e di cura nella realizzazione del frontale, i fruscii aerodinamici e di rotolamento delle ruote anteriori sono decisamente trascurabili. Purtroppo, invece, l’asse posteriore, come spessissimo capita su questa tipologia di veicoli, è stato isolato un po’ meno e la terza fila soffre un po’ un’acustica non ottimale. Le sospensioni sono ovviamente tarate sul confort, ma questo non vieta allo Spacetourer di avere una tenuta di strada sorprendente. L’eccessiva morbidezza delle molle lo rendono soggetto a fenomeni di beccheggio sui dossi.
Interessante il lavoro per ridurre i consumi svolto, con uno start & stop molto invasivo, ma mai fastidioso (si inserisce già sotto i 20 all’ora) e perfettamente integrato col motore: non offre mai latenze o esitazioni in ripartenza. I risultati sono buoni: in città si sta sui 11-12 km/l, mentre nell’extraurbano siamo a circa 14 km/l. Numeri sicuramente giustificati da delle prestazioni di tutto rispetto per un veicolo di tale dimensione.
Le motorizzazioni BlueHDi integrano il dispositivo SCR (Selective Catalytic Reduction), posizionato a monte del FAP, con additivo AdBlue. Sono conformi alla norma Euro 6d temp il loro serbatoio di AdBlue, da 22,4 l, assicura un’autonomia di 15.000 km. A 130 orari siamo a soli 2.000 giri, un toccasana per i consumi.
Il Citroen Spacetourer risulta particolarmente adatto agli spostamenti urbani, con un’altezza limitata a 1,90 m, è pensato per entrare nei parcheggi sotterranei e sotto le sbarre dei posti riservati alle auto. Con dimensioni contenute e sbalzi ridotti, offre una grande maneggevolezza particolarmente apprezzata dai professionisti che lo usano quotidianamente nelle zone urbane, grazie al raggio di sterzata minimo di 11.3 metri.
La piattaforma modulare permette di realizzare 3 lunghezze (4.60 – 4.95 – 5.30 metri) con soli:
• 2 passi, uno di 2,92 m specifico per la versione corta, l’altro di 3,27 m comune alle versioni medie e lunga;
• 2 sbalzi posteriori di 0,80 m e 1,15 m, uno comune, l’altro specifico per la versione lunga;
• una sola architettura del telaio: collegamenti al suolo, linea di scarico e circuito del carburante comuni alle 3 lunghezze.
• fino a 9 posti e un volume del bagagliaio fino a 1.300 litri o 4.900 litri grazie ai sedili della fila 2 e 3 completamente estraibili.
Per una guida sempre più confortevole e sicura, i due mezzi dispongono di numerosi equipaggiamenti di aiuto alla guida di ultima generazione. L’avviso del tempo di guida, di serie. Il monitoraggio dell’angolo cieco, l’Head Up Display e la telecamera posteriore 180° completano la dotazione.
Il Pack Safety, disponibile in opzione, integra il Pack Visibilità e quattro equipaggiamenti che utilizzano la telecamera multifunzione posizionata nella parte alta del parabrezza: la lettura dei cartelli stradali con raccomandazione del limite di velocità, l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata e lo smartbeam. Il Pack Drive Assist, disponibile in opzione, integra: il regolatore di velocità attivo, il Distance Alert e l’Active Safety Brake.
Sotto l’aspetto della sicurezza passiva, il Peugeot Traveller ottiene il massimo livello della sua categoria, con 5 stelle nei test EuroNCAP.
Il Citroen Spacetourer parte da un prezzo di 34.100 € per la versione passo corto da 120 CV e cambio manuale. Il veicolo da noi provato è il 2.0 da 180cv AT8 in allestimento “base” costa 40.200 €. Cui va aggiunto il comodo Pack Grip Control, che migliora la trazione su fondi viscidi o ghiacciati e che comprende anche i cerchi in lega 17″ diamantati e i pneumatici Michelin Agilis Alpin M+S. Aggiungendo le doppie porte scorrevoli elettriche e l’Easy Access & Start, il Pack Safety Nav DAB, il Tetto in vetro panoramico superiamo i 45 mila Euro. Per fortuna sono ampi gli intervalli di manutenzione di 40.000 km o 2 anni.
La concorrenza, oggi, è composta in alto gamma dai 2 tedeschi, Mercedes classe V e VW Multivan T6. Entrambi disponibili a prezzi decisamente più alti, con uno scarto – a parità di versione – di circa 10.000 €. Se guardiamo la gamma generalista troviamo il Peugeot Traveller, il Ford Tourneo Custom e il Fiat Talento solo per citarne alcuni.
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