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Citroen C5 Aircross | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 5 minuti

Dopo il successo commerciale della C3 Aircross – oltre 120.000 esemplari venduti – arriva il secondo SUV della gamma, la nuova Citroen C5 Aircross.

Si tratta di un C-SUV creato sulle stesse basi della Peugeot 3008 e della Opel Grandland X, con i quali condivide anche motori e trasmissione. La Citroen C5 Aircross punta però su diversi argomenti per convincere i suoi potenziali clienti. Due su tutti: comfort e versatilità.

Con sospensioni create ad hoc e qualche centimetro in più rispetto alla media del segmento, la C5 Aircross, propone delle soluzioni interessanti e originali, cosi come il suo design, che la rende diversa dalla concorrenza.

Noi ci siamo recati in Marocco, nell’affascinante Marrakech per provarla in anteprima. Ecco com’è e come va la nuova Citroen C5 Aircross.

Esterni: family feeling al 100%

Basata sulla piattaforma EMP2, la Citroen C5 Aircross, in quanto alle linee si sposa perfettamente con gli ultimi modelli francesi, mentre, per dimensioni (lunghezza 4,50 m, larghezza 1,84 m, altezza 1,67 m, distanza dal suolo 230 mm), si posiziona nel segmento C.

Il family feeling della parte anteriore è meno accentuato al posteriore, dove spiccano inediti fari a LED

Il frontale riprende l’identità stilistica di Citroen, con gli “chevron” e la firma luminosa full LED su due livelli, posizionati sulla grande calandra. I gruppi ottici superiori includono i fari diurni e gli indicatori di direzione, il resto, al piano inferiore, invece, è affondato all’interno del muso. Inserti colorati ne rafforzano il carattere, proprio come avviene per C3, C3 Aircross, C4 Cactus e Berlingo.

Il profilo laterale propone un tetto flottante, superfici vetrate a 360°, barre al tetto, protezioni dei passaruota e i famosi Airbump, spostati in basso nell’ultima generazione del design Citroen, con altri dettagli colorati, abbinati a quelli che si trovano all’anteriore. I cerchi in lega, pensati con 4 disegni diversi, sono disponibili in dimensioni che vanno da 17 a 19 pollici.

La parte posteriore del veicolo mostra gruppi ottici in rilievo, con quattro moduli 3D a LED su ciascun lato del veicolo, creano una firma luminosa inedita, che si aggiunge a prese d’aria nella parte inferiore e a due tubi di scarico cromati, inglobati nel paraurti posteriore.

7 colori carrozzeria, 3 Pack Color per gli inserti e la possibilità di avere il tetto nero a contrasto, permettono di avere, insieme alla scelta dei cerchi in lega, 30 combinazioni esterne.

Interni: sedute da Re

Entrando nell’abitacolo della Citroen C5 Aircross, si capisce da subito quanto i tecnici francesi abbiano curato l’aspetto relativo al comfort di bordo. 4 gli ambienti tra cui scegliere, oltre a quello di serie: Wild Grey, Metropolitan Beige, Metropolitan Grey e Hype Brown.

La grande plancia propone una fascia centrale in materiale morbido, mentre la parte superiore e quella inferiore offrono plastiche un po’ meno morbide al tatto. Il quadro strumenti integrato nella plancia è composto da un display digitale da 12,3” (di serie dalla Feel) e propone una gamma di 3 universi grafici differenti, i quali mostrano, ognuno a modo suo, tutte le informazioni di guida, selezionabili tramite i comandi al volante.

Materiali come la pelle Nappa per gli interni si alternano a plastiche meno morbide al tatto

Al centro si trova il Touch Pad capacitivo da 8”, con un gruppo di comandi touch screen, dal quale si comanda praticamente tutto, compreso il climatizzatore, scelta spesso criticata sugli ultimi modelli del Double Chevron.

Particolare cura è stata dedicata alla comodità dei sedili, con un effetto trapuntato, realizzato grazie a una schiuma poliuretanica ad alta densità, spessa ben 15 mm. Notevole il risultato, che offre sedute di grandissimo comfort, quasi come le poltrone di casa.

Le comode sedute non sono riservate solo a chi sta seduto davanti, anzi. I 3 sedili posteriori, tutti delle stesse dimensioni, sono quasi altrettanto confortevoli: si muovono in maniera individuale, sono ripiegabili a scomparsa, oltre che scorrevoli (fino a 150mm) e inclinabili (da 19 a 26.5°).

Questo incide notevolmente anche sul volume del bagagliaio, che va da 580 a 720 litri, solamente spostando la seconda fila. Si arriva, poi a un massimo di 1.630 litri al tetto con i sedili posteriori ripiegati, facendone il SUV con il bagagliaio più generoso del segmento.

Motori: squadra che vince non si cambia

Tutti Euro 6d-TEMP, i motori della Citroen C5 Aircross, sono gli stessi che troviamo su altri modelli del Gruppo PSA. Due i benzina, il PureTech 130, 1.2 turbo da 130 cavalli e 230 Nm, e il PureTech 180, 1.6 turbo da 180 CV e 250 Nm di coppia. I consumi medi nel misto si attestano rispettivamente sui 5,3 l/100 km e 5,8 l/100 km.

I due Diesel, invece, sono il BlueHDi 130, 1.5 turbo da 130 CV e 300 Nm, e il BlueHDi 180, 2.0 turbo da 180 CV e 400 Nm di coppia. I consumi medi sono rispettivamente di 4,1 l/100 km e 4,8 l/100 km.

Il cambio automatico EAT8, prodotto dalla giapponese Aisin, è di serie sulle due motorizzazioni da 180 CV ed è disponibile come optional sulla 130 Diesel.

Nel 2020 arriverà una versione Plug-In Hybrid, la prima per il Marchio francese (presentata al Salone di Parigi 2018), che erogherà una potenza di 225 CV e un’autonomia esclusivamente elettrica di circa 50 km.

Alla guida della Citroen C5 Aircross PureTech 180 EAT8: il comfort e poi il resto

I quattro motori propongono una scelta per tutti i gusti, con il cambio automatico a 8 rapporti di serie sulle 180 cavalli

Abbiamo messo alla prova la Citroen C5 Aircross dotata del propulsore PureTech 180, il 1.6 turbo benzina da 180 CV, abbinato, come già detto, al cambio automatico EAT8.

Il motore, si capisce fin da subito, offre un ottimo brio e una spinta notevole, il tutto ben coadiuvato dalla trasmissione a otto rapporti, che, già in modalità automatica, rimane sempre intuitivo e abbastanza svelto nelle cambiate.

Con la disponibilità anche del tasto Sport (oltre all’Eco), si capisce ben presto però che la C5 Aircross predilige una guida rilassata e confortevole, come già era prevedibile dopo aver conosciuto la vettura in maniera statica. A questo grande comfort, infatti, ci pensano le sospensioni Progressive Hydraulic Cushions già viste sulla più bassa, ma il segmento è lo stesso, nuova C4 Cactus.

Nella fase di sviluppo di questa tecnologia sono stati depositati 20 brevetti. Le sospensioni tradizionali sono composte da un ammortizzatore, da una molla e da uno smorzatore meccanico. Le sospensioni di Citroen, con Smorzatori Idraulici Progressivi, aggiungono due smorzatori idraulici alle due estremità: uno per l’estensione e l’altro per la compressione. In questo modo, la sospensione lavora in due tempi, in base alle sollecitazioni. In caso di compressioni ed estensioni leggere, molla e ammortizzatore controllano insieme i movimenti verticali senza bisogno di sollecitare gli smorzatori idraulici.

In caso di buche o avvallamenti particolarmente accentuati, molla e ammortizzatore lavorano insieme agli smorzatori idraulici di compressione o estensione rallentando i movimenti in modo progressivo ed evitando bruschi arresti di fine corsa, eliminando il cosiddetto fenomeno di “rebound”.

Il comfort prima di tutto a bordo della Citroen C5 Aircross. Il merito è delle Sospensioni con Smorzatori Idraulici Progressivi

Il risultato è quello che chiamano in Citroen “effetto Tappeto Volante”, ovvero la sensazione che la vettura sorvoli le imperfezioni del fondo stradale. Se a questo si aggiunge il Grip Control, che permette di affrontare al meglio – per una trazione anteriore – percorsi a scarsa aderenza, la C5 Aircross riesce così a rappresentare un SUV tuttofare di qualità.

L’effetto negativo di un assetto così “morbido” è una minore precisione quando si aumenta l’andatura. Se si aumenta l’andatura, infatti, la vettura risulta meno affilata, complice anche uno sterzo un po’ troppo demoltiplicato. Meglio ridurre l’andatura e godersi appieno la qualità del viaggio.

Un comfort tale e la possibilità di scegliere tra diverse motorizzazioni parche, promettono lunghe percorrenze in totale tranquillità, e ad agevolare il compito ci pensano anche alcuni sistemi di assistenza alla guida, come l’Highway Driver Assist, che combina il cruise control adattivo con funzione Stop&Go, all’avviso attivo di superamento involontario della linea di carreggiata, per gestire la guida in maniera semi-autonoma. Ovviamente, rispettando la normativa in vigore, perché resti attivo, occorre tenere le mani sul volante.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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