Motorsport

La Citroen C3 R5 continua i test di sviluppo

Tempo di lettura: 2 minuti

Nato nel 2013, il regolamento R5 è stato voluto dalla Federazione Internazionale dell’Automobile per accogliere a braccia aperte, tenendo bassi i costi, un gran numero di auto da rally senza per forza restringere il campo al solo Campionato Mondiale WRC. La Citroen C3 R5 è in fase di sviluppo e correrà presto in una serie di campionati FIA, vediamo in che modo. 

Il prodotto di questo lavoro, quelle che nell’ambiente chiamano “mini-WRC” (4WD, motore 1.6 turbo a iniezione diretta con 280 CV come da regolamento, ecc) non si è fatto attendere: le R5 possono gareggiare nel WRC 2, nell’ERC (Europeo Rally) e nella maggior parte dei campionati nazionali. Ecco perché Citroen Racing ha deciso, impegno nel WRC a parte, di giocare la sua carta, sviluppando la C3 R5 che, terminati i test, entrerà presto nelle competizioni che contano.

Questa settimana, i primi test di sviluppo di un’auto che è già molto simile al prodotto finale, rappresentano una tappa importante”, spiega Yves Matton, Direttore di Citroen Racing. “Le specifiche fornite ai team tecnici sono chiare: vogliamo che la Citroën C3 R5 diventi il riferimento della categoria per prestazioni, affidabilità e ottimizzazione dei costi di utilizzo, avendo come riferimento l’esperienze di Citroen Racing nel WRC.”

La Citroen C3 R5 è nata circa un anno fa, con un progetto in parte condiviso con la sorella maggiore C3 WRC+ che sta migliorando gara dopo gara nonostante le premesse fossero decisamente più alte prima dell’avvio della stagione.

“Per le prime prove su strada della vettura completa siamo già molto vicini alla versione finale che sarà proposta ai clienti. Questi test si effettuano su terra, un fondo sufficientemente variato per testare la robustezza e avviare la messa a punto delle regolazioni di base”, spiega Pierre Budar, Direttore dello sviluppo dei veicoli da competizione clienti. “Tra la C3 R5 e la C3 WRC esiste un legame diretto: la roll cage di ambedue le auto è stata progettata dallo stesso ingegnere. Alcune soluzioni sono state conservate, adattandole ai vincoli regolamentari e alla produzione in serie limitata. Il motore è stato sviluppato internamente, basato su quello di serie per offrire il miglior potenziale di prestazioni e affidabilità. Abbiamo anche cercato di collaborare con i fornitori migliori. L’insieme deve essere un prodotto omogeneo, in grado di rispondere alle aspettative dei clienti che sceglieranno la Citroën C3 R5.”

L’omologazione da parte della FIA è prevista per il 2018.

Tommaso Corona

Share
Pubblicato di
Tommaso Corona

Recent Posts

Auto, in Italia chi inquina non paga: lo studio europeo che accusa il nostro paese

Uno studio europeo mette l’Italia sotto accusa: il nostro Paese è tra i pochi in…

3 hours ago

Così Bosch rivoluziona il tracciamento delle emissioni con il Digital Fuel Twin

Una tecnologia cloud per certificare le emissioni dei veicoli e accelerare la corsa alla neutralità…

3 hours ago

Tesla si schianta contro un muro dipinto: il VIDEO che umilia  la guida autonoma

Un ex ingegnere NASA mette alla prova l’Autopilot Tesla con un trucco da cartone animato.…

4 hours ago

Ecco i marchi auto che ad aprile hanno venduto meno di 100 auto

Nel panorama competitivo del mercato automobilistico italiano, non tutti i costruttori riescono a mantenere volumi…

6 hours ago

Jeep Compass 2025: ecco come cambia il SUV ibrido ed elettrico 4×4. I prezzi per l’Italia

Nell'ambito della rivoluzione che sta interessando i modelli Stellantis, specie quelli del segmento C nati…

8 hours ago

Prova FIAT Pandina 2025: ha ancora senso? I pregi e i limiti della Panda più tecnologica di sempre

Con l’uscita della Grande Panda, l’attesissima nuova generazione della mitica utilitaria italiana, non si sono…

19 hours ago