Tecnica

Ciclo WLTP, cos’è e come funziona

Tempo di lettura: 3 minuti

Dal 1° settembre 2018 tutte le nuove autovetture dovranno essere omologate in base alla procedura di prova del ciclo WLTP. A distanza di un anno, si parla quindi di settembre 2019, scatterà la stessa regola anche per i veicoli commerciali leggeri (categorie N1 (ii), N1 (iii) e N2). L’introduzione del ciclo WLTP fornisce ai consumatori una base più realistica per il calcolo dell’efficienza nel consumo di carburante e delle emissioni. Oltre che rendere la vita ancora più faticosa alle case automobilistiche, già pressate sul fronte dei consumi.

Quando nasce il ciclo WLTP?

Fin dagli anni ottanta i test in Europa sulle emissioni e il consumo delle auto nuove sono stati eseguiti in base alla al New European Driving Cycle (NEDC – nuovo ciclo di guida europeo). A partire dal 1° settembre 2017 ha fatto la sua comparsa una nuova normativa di omologazione, la Worldwide Harmonized Light Vehicle Procedure (WLTP – procedura di prova per i veicoli leggeri armonizzata a livello mondiale). Essa è volta a fornire agli acquirenti e proprietari di automobili un quadro realistico del proprio veicolo. 

A cosa serve il ciclo WLTP?

I progressi conseguiti nella tecnologia dei veicoli e le condizioni di guida modificate hanno reso necessario sostituire i test NEDC che esistono da oltre 40 anni.

Per potere fornire una base di calcolo realistica sul consumo e le emissioni delle auto, i nuovi test WLTP utilizzano delle condizioni di prova più simili alla realtà. In tal modo i dati raccolti si avvicinano maggiormente ai dati effettivi ottenuti sulla strada. Quindi saranno meno evidenti gli scostamenti tra quanto dichiarato dalle case e i reali dati riscontrati nell’uso normale, prima nascosti dalla lacuna insita nella vecchia procedura. 

Come funziona il ciclo WLTP e cosa cambia rispetto al NEDC?

Sicuramente cambiano diversi fattori per rendere il test più vicino alla guida reale. Vediamo quali variano:

  • Ciclo di prova, i test dinamici riproducono in modo più realistico il comportamento nella guida quotidiana;
  • Durata del ciclo, il test dura 30 minuti, quindi 10 minuti in più rispetto al vecchio WLTP;
  • Distanza del ciclo, la distanza aumenta a 23,25 km – il doppio dei test precedenti;
  • Fasi di guida, la guida si fa più guida dinamica: 52% urbana e 48% extraurbana, molto più di prima;
  • Velocità media e massima, la velocità media è di 46,5 km/h (più alta di 12,5 km/h); la velocità massima è stata portata a 131 km/h;
  • Dotazione opzionale, viene considerata nel calcolo anche la presenza di optional supplementari, in grado di influenzare emissioni e consumi;
  • Passaggi di marcia, ogni veicolo cambia marcia in momenti diversi, non fissi;
  • Temperatura dei test, i test sono eseguiti a 23 °C, e i rilevamenti fatti sulla CO2 vengono corretti a 14 °C (anziché 20–30 °C).

Con il ciclo WLTP vedremo consumi più alti?

Per un periodo transitorio fino a fine 2020 i valori NEDC e WLTP saranno rilevati parallelamente. Siccome l’ormai obsoleta, ma ancora da tenere in considerazion NEDC non potrà più essere utilizzata, occorrerà mettere in correlazione i dati sul consumo convertendo la CO2 emessa in base ai due diversi tipi di omologazione; ciò sarà fatto mediante uno strumento di simulazione sviluppato dalla Commissione europea oppure con una nuova omologazione effettiva attualmente allo studio. 

Il consumo dell’auto rimane identico, è tuttavia possibile che vengano dichiarati dai costruttori dati relativi al consumo e alla CO2 emessa più elevati a causa della comprensibilissima “severità” che sta alla base del ciclo WLTP più severa. In sostanza, una resultanza molto più fedele alla guida di tutti i giorni testando quello che milioni di automobilisti compiono quotidianamente a bordo delle loro auto. 

La procedura WLTP controllerà anche altre sostanze nocive quali ossido di carbonio (CO), idrocarburi (HC), ossidi d’azoto (NOx) e particolato.

Che problemi si possono riscontrare con il nuovo ciclo WLTP?

I nuovi test sono molto complessi e richiedono un tempo anche triplo rispetto al passato. Pensate che ogni omologazione va ripetuta a seconda dell’aggiunta, o meno, di optional, in grado di influire sul peso nonchè sull’aerodinamica, due aspetti che condizionano pesantemente l’emissione nociva e il relativo consumo.


Quindi si sta assistendo ad una corsa alle nuove omologazioni, con banchi prova che lavorano continuativamente su tre turni per cercare di rimediare ai ritardi. E può capitare che qualche casa automobilistica debba rallentare o sospendere la produzione di qualche vettura, versione o motorizzazione, fino a che non avrà ottenuto l’omologazione della stessa.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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