Quando ci sono emergenze come quella in corso, ormai dichiarata pandemia, ha senso correre? Ha senso scendere in pista? Cetilar Racing, impegnata nel mondiale FIA WEC, ha optato per il no, prima ancora che la 1000 Miglia di Sebring, sesto degli otto appuntamenti del calendario 2019/20, venisse annullata.
Non partecipando alla gara americana, Cetilar Racing ha devoluto tutto il budget destinato alla partecipazione alla trasferta oltre oceano al sistema sanitario nazionale. Un gesto di responsabilità, di fronte alla cecità messa in mostra dalla F1 che a Melbourne ha vissuto un clima surreale, prima ancora che il GP venisse annullato.
La squadra pisana (qui il sito ufficiale) aveva già deciso di non prendere parte alla 1000 Miglia di Sebring, sesto degli otto appuntamenti del calendario del FIA WEC 2019/2020, inizialmente in programma sul circuito della Florida il prossimo 20 marzo, pur avendo già in luogo la propria Dallara LMP2 n.47 ed inviato direttamente da Austin (dove a fine febbraio aveva preso parte alla 6 Ore del COTA/Lone Star Le Mans) tutta l’attrezzatura.
La decisione è sopraggiunta specie dopo le informazioni che danno il Covid-19 in espansione anche sul suolo americano, con la conseguenza che Trump ha deciso di interrompere i voli da e per l’Europa, un aggravante se vogliamo, per lo spostamento degli addetti ai lavori. Tutto il budget risparmiato per la trasferta americana verrà quindi devoluto interamente al sistema sanitario italiano, in parte grazie alla rete di contatti dell’azienda farmaceutica PharmaNutra di cui Roberto Lacorte, pilota e promotore di Cetilar Racing, è Vicepresidente e fondatore assieme al fratello Andrea.
Spiega Lacorte: “Tenendo la nostra #47 ai box volevamo già trasmettere un messaggio di responsabilità e solidarietà nei confronti di tutte le persone che stanno lottando per rallentare la diffusione del COVID-19 sul territorio italiano ed evitare che il Sistema Sanitario Nazionale collassi. Lo sport è importante, ma in questo momento le priorità sono altre. Ci vuole buonsenso da parte di tutti e per chi può farlo, come la nostra azienda, sono necessarie concrete azioni di soccorso: solo così passeremo indenni questo periodo e torneremo più forti”.
Non sappiamo quando rivedremo in pista la Dallara LMP2 n.47 di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi. In forse, ora come ora, ci sono anche l’appuntamento a Spa-Francorchamps (24-25 aprile) così come la 24 Ore di Le Mans di metà giugno. Sappiamo, però, che va fatto un plauso per una scelta controcorrente ma esemplare.
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