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Carlos Tavares: “Entro il 2035 Tesla lascerà l’auto”

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Le parole di Carlos Tavares, ex CEO di Stellantis, continuano a far discutere il mondo dell’automotive. Dopo il passaggio di consegne a Antonio Filosa lo scorso giugno, il manager portoghese ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano francese Les Echos, nella quale ha espresso previsioni drastiche sul futuro dell’industria automobilistica elettrica, sul destino di Tesla e persino sulla leadership tecnologica di Elon Musk.

Tavares, che ha lasciato Stellantis per “divergenze di vedute sul futuro dell’auto elettrica”, ha tracciato un quadro inquieto e provocatorio: «Non escludo che entro dieci anni Elon Musk abbandonerà l’automotive per concentrarsi su robot umanoidi, SpaceX o sull’intelligenza artificiale».

“Tesla non esisterà più nel 2035”

Secondo l’ex CEO, il colosso di Palo Alto rischia un declino simile a quello di altri pionieri che hanno perso la corsa all’innovazione: «Non sono sicuro che Tesla esisterà ancora tra dieci anni. È un gruppo innovativo, ma sarà battuto dall’efficienza di BYD».

Una previsione netta, accompagnata da un’altra stoccata: «La perdita di valore di Tesla in borsa sarà colossale perché la sua valutazione è semplicemente stratosferica». Parole pesanti, pronunciate da uno dei manager europei più esperti del settore e che alimentano il dibattito sul peso geopolitico e industriale dei costruttori cinesi, sempre più protagonisti sul mercato globale.

Il boom di BYD e la sfida cinese

La BYD, gruppo di Shenzhen oggi primo produttore mondiale di auto elettriche e ibride plug-in, rappresenta secondo Tavares la nuova frontiera della mobilità elettrica: efficiente, sostenuta dallo Stato e tecnologicamente avanzata.

I dati confermano la tendenza: in Cina, Tesla è passata dal 16% al 5% di quota di mercato in soli cinque anni, travolta da una concorrenza domestica sempre più agguerrita. BYD, al contrario, continua a crescere con volumi record e strategie industriali integrate, dalla produzione delle batterie alla gestione software.

Tesla, numeri solidi ma futuro incerto

Nonostante le previsioni pessimistiche, Tesla resta un colosso finanziario. Nel più recente trimestre, l’azienda americana ha registrato 28 miliardi di dollari di fatturato, +12% rispetto all’anno precedente, e un incremento del 33% nelle consegne in Cina, secondo mercato più importante dopo gli Stati Uniti.

Eppure, le parole di Tavares fanno riflettere: il calo di quota in Asia e la crescente pressione dei marchi locali indicano che l’epoca del dominio incontrastato di Tesla potrebbe avvicinarsi al tramonto.

Stellantis, tra scelte strategiche e visione del futuro

Nel suo intervento, Tavares non ha risparmiato nemmeno la sua ex azienda. Ha spiegato di aver lasciato Stellantis per divergenze sulla strategia elettrica, aggiungendo che «il gruppo finirà inevitabilmente diviso fra cinesi e americani». Una visione radicale che contrasta con l’attuale linea di Antonio Filosa, più orientata a un equilibrio tra innovazione, sostenibilità e presenza globale.

Musk e il futuro dell’automotive

Resta da capire se la previsione di Tavares — un addio di Elon Musk al settore auto entro il 2035 — si avvererà davvero. L’imprenditore sudafricano ha spesso dimostrato di avere “mille vite”, passando con disinvoltura dai razzi spaziali ai social network, fino all’intelligenza artificiale.

Ma se davvero dovesse spostare le sue energie altrove, l’automotive mondiale si troverebbe davanti a una nuova rivoluzione industriale, dominata da Asia e intelligenza artificiale.

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