L’estate prende campo e si intensificano così le occasioni per gli italiani di mettersi in viaggio. L’inchiesta sulla sicurezza stradale svolta da Altroconsumo ha raccolto la valutazione degli automobilisti riguardo alle strade che percorrono abitualmente.
L’inchiesta sulla sicurezza stradale svolta da Altroconsumo ha raccolto la valutazione degli automobilisti riguardo le strade che percorrono abitualmente. Sotto la lente le condizioni di strade urbane ed extraurbane, ma anche delle autostrade del nostro Paese, prese d’assalto in queste settimane di vacanze e di calura estiva. Al questionario di Altroconsumo hanno risposto in totale 1.728 guidatori, che hanno espresso il loro grado di soddisfazione sulle strade che percorrono abitualmente in automobile.
Cantieri eterni e diffusi lungo la rete autostradale infastidiscono gli automobilisti, anche se lo scenario risulta essere a macchia di leopardo: le maggiori criticità emergono per le autostrade che collegano la Liguria (A10 Genova-Ventimiglia, A6 Torino-Savona, A7 Milano-Genova), e quelle che percorrono Sicilia e Calabria (A18 Messina-Catania, A19 Palermo-Catania, A2 Salerno-Reggio Calabria) per tutte voti insufficienti e inferiori alla media. L’inchiesta, inoltre evidenzia che diverse tratte della stessa autostrada possono essere molto differenti tra loro. Ad esempio, la A14 Adriatica riceve una valutazione sopra la media, ma per il tratto tra Ancona e Pescara che attraversa Marche e Abruzzo, il giudizio risulta meno positivo.
Più della metà degli intervistati (52%) è insoddisfatto delle strade della propria città. L’aspetto che genera più disagi è lo stato del manto stradale, giudicato inadeguato, con una valutazione media di 39 su 100. L’altro aspetto critico è la convivenza forzata con i diversi utenti della strada: oltre agli automobilisti, pedoni, ciclisti, mezzi pubblici. Infine, ulteriori criticità nei tratti urbani sono legate al traffico.
Analizzando i risultati per area metropolitana, spiccano i giudizi molto bassi dei cittadini di Catania (36 su 100) e Roma (39 su 100), mentre la più gradita è Bologna (65 su 100), storicamente nota per avere una mobilità a misura d’uomo.
I giudizi peggiori degli intervistati vanno alle strade provinciali e statali: il 54% si dice insoddisfatto. Anche per le strade extraurbane l’aspetto più critico risulta la condizione del manto stradale, seguito dalla segnaletica insoddisfacente.
Nelle scorse settimane l’Antitrust, l’autorità Garante della concorrenza e del mercato, ha sanzionato Autostrade per l’Italia per non aver ridotto i pedaggi sulla rete, a fronte dei forti disagi. Dal 2009 al 2018 Autostrade ha risparmiato sulla manutenzione obbligatoria e ha cercato di recuperare terreno negli ultimi due anni con l’apertura di nuovi cantieri, aumentando in parallelo i prezzi dei pedaggi. Il risultato è che i costi dei transiti autostradali sono aumentati del 28%. Altroconsumo ha provveduto a segnalare queste gravi carenze nella manutenzione delle infrastrutture all’Antitrust, che poi nel 2021 ha imposto una sanzione da 5 milioni di euro ad Autostrade per i forti disagi causati alla viabilità. Dopo l’intervento dell’Autorità, Altroconsumo ha deciso di avviare una class action nazionale per ottenere da Autostrade il risarcimento di parte dei pedaggi pagati dagli automobilisti nell’ultimo decennio. È stato stimato un risarcimento di 220 euro, calcolato sulla spesa media di una famiglia negli ultimi 10 anni. Sul sito è possibile aderire alla class action.
Nonostante i disagi siano all’ordine del giorno, si segnalano alcune novità a vantaggio dei cittadini. Una direttiva europea ha posto fine al monopolio di Telepass: il pagamento elettronico del pedaggio, finora riservato esclusivamente a un unico operatore, si è aperto alla concorrenza. Altra novità è rappresentata dall’app FreetoX, che consente agli utenti di ottenere un rimborso in caso di ritardi dovuti a lavori sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia; è possibile registrarsi al servizio inserendo la targa del proprio veicolo.
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