Nel fine settimana è andato in scena, a oltre 2.000 metri di altezza, il Camp Jeep 2019. Nel cuore delle suggestive Dolomiti, patrimonio Unesco, è stato possibile vivere un’avventura in puro stile Jeep e gli appassionati del marchio a sette feritoie non si sono lasciati sfuggire l’occasione per festeggiare uniti dalla stessa passione.
Sono state ben 800 le Jeep, 200 in più rispetto all’edizione già record del 2018, a invadere gioiosamente e pacificamente San Martino di Castrozza dal 12 al 14 luglio. I Jeepers sono arrivati da varie parti d’Italia e del mondo, inclusi alcuni paesi della fascia costiera del medio Oriente e Golfo Persico. A stupire tutti i “Jeepers” è stata la vettura di un fan proveniente direttamente dagli Stati Uniti che, nella giornata di sabato, è stata meritatamente premiata.
Bello ricordare come le strutture del Camp Jeep 2019 siano state realizzate in modo eco-compatibile con il legno degli schianti, un termine che definisce i tanti tronchi d’albero “vittime” delle alluvioni autunnali che hanno gravemente colpito le regioni del Trentino.
“Quest’anno abbiamo realizzato il Camp con cento metri quadrati di tronchi per un totale di duecentocinquanta tonnellate di legno provenienti dai boschi che ci circondano il Camp“, ha spiegato Jeff Hines – Head of EMEA Jeep Brand.
La protagonista indiscussa di questa edizione organizzata in Trentino è stata la nuova Jeep Gladiator, che segna il ritorno del marchio nel segmento dei pick-up. Altra novità di prodotto presente al Camp è stata la
Jeep Wrangler Rubicon 1941, un allestimento 100% street legal pensato da Mopar e realizzata con specifici Jeep Performance Parts.
Allestito anche un piccolo museo al Camp Jeep 2019 con diversi modelli che hanno fatto la storia del marchio Jeep, come la J300 Gladiator Thriftside del 1963 antenata del nuovo ed omonimo pick-up, la Jeep CJ5 Super Jeep del 1973 e altri modelli iconici.
Chi decide di partecipare al Camp Jeep vuole indubbiamente guidare e farlo in off-road. Ben sei itinerari per un totale di circa 50 chilometri sono stati pensati per i Jeepers accorsi sulle pendici delle splendide, ogni volta si rimane davvero incantati, Dolomiti.
Percorso Easy – Tracciati di difficoltà bassa, ideali per i principianti e i nuovi guidatori di SUV che vogliono conoscere la regione.
Percorso Medium – Difficoltà maggiore. Tracciati dissestati, che possono peggiorare a seconda delle condizioni meteo. In questi tracciati sono utili le marce ridotte. Gli pneumatici di serie NON sono consigliati.
Percorso Hard in cui le marce ridotte sono obbligatorie. Tracciati disconnessi, ripidi e per pneumatici con battistrada profondo. Sconsigliamo di affrontare questi percorsi da soli. In caso di condizioni atmosferiche avverse, consigliamo di guidare con estrema attenzione e in sicurezza.
Infine il percorso Super Hard, solo per guidatori esperti e veicoli preparati. Zone con la massima difficoltà, dedicate a coloro che non hanno paura di “sporcare” il veicolo. Si deve seguire il capogruppo in ogni punto del percorso.
Ovviamente l’edizione 2019 del Camp Jeep offriva l’occasione di scoprire e provare tutta la nuova gamma Jeep.
Tanti gli eventi all’insegna del relax e del divertimento al Camp Jeep, tra cui molte attività per far incontrare gli ospiti Jeep, ad esempio lezioni di yoga e l’imperdibile tiro alla fune contro una Jeep Wrangler. Nella giornata di sabato, i fan Jeep e i tifosi della Juventus hanno ricevuto una bella sorpresa con la visita della Juventus Legend Antonio Cabrini.
Le ore trascorse al Camp Jeep volano veloci perché le cose da fare sono davvero molte. Era possibile salire sulla ruota panoramica e partecipare a partite di ping pong, pallavolo, basket e calcio in aree create ad hoc.
Infine, l’evento essendo pensato per le famiglie, durante gli orari di apertura sono state organizzate tante attività a misura di bambino, come un piccolo parco giochi, corse con mini car elettriche e pittura con il fango.
Domenica a chiusura del Camp c’è stata poi la colorata e divertente Jeep Parade. Una vera e propria dimostrazione del profondo orgoglio di appartenere alla alla community Jeep che è stata accolta con grande affetto dagli abitanti dei paesi di San Martini di Castrozza e Primiero.
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