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Diminuiscono le immatricolazioni nel mercato europeo dell’auto

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L’inizio del 2022 non è di certo da ricordare per il mercato auto europeo. Sono da poco stati divulgati i dati inerenti le immatricolazioni di gennaio 2022 e risultano essere in calo rispetto a quelle dell’anno precedente.

682.596, questo è il numero di vetture immatricolate dal 1 al 31 gennaio scorsi nel vecchio continente, ben 43.815 in meno rispetto alle 726.411 del mese di gennaio 2021. In numeri percentuali, la flessione verso il basso equivale al 6%. Se si prendono in esame anche i dati riscontrati in nazioni fisicamente ancora appartenenti al continente europeo si nota un calo di immatricolazioni anche in Regno Unito e nei Paesi EFTA, nel primo mese del nuovo anno sono state immatricolate 822.423 auto contro le 842.670 dello stesso periodo del 2021, qui la diminuzione in numeri percentuali è del 2,4%.

Mercato auto Europa in calo: la crisi dei chip tra le cause

Stando alle indagini condotte, il problema riguardante la crisi dei chip avrebbe contribuito notevolmente a questo calo, in quanto la produzione ha subito rallentamenti, i quali a loro volta avrebbero condizionato la disponibilità delle nuove vetture. C’è un barlume di positività, però, in questi numeri poiché rispetto ai mesi passati, il calo è stato molto più contenuto ed alcuni mercati europei hanno addirittura registrato una crescita. Spicca tra tutti proprio il Regno Unito con una crescita del 27,5%, seguito dalla Germania con un +8,5% e la Spagna con un +1%. Anche alcuni mercati etichettati come “minori” hanno registrato un’esile crescita, vale a dire i mercati di Austria, Bulgaria, Romania e Slovacchia. A deludere principalmente, invece, sono state nazioni come Francia (-18,6%) ed Italia (-19,7%).

L’analisi per gruppi automobilistici

Focalizzando l’attenzione sui vari brand e gruppi automobilistici, senza classificare il tutto per nazionalità, c’è il -7% del gruppo Volkswagen, Stellantis fa peggio con un -15,1%, va un po’ meglio a Renault con un -3,5%. I risultati positivi li ottengono invece gruppi come Hyundai con il suo +28,7% e Toyota con una crescita del 9,7%.

Piccoli segnali per una ripresa ci sono, anche se nascosti dal segno “meno” davanti, certamente molto influiranno anche i numeri di febbraio 2022. Molto dipenderà anche dall’attenuarsi della problematica della fornitura dei semiconduttori, tamponata quest’emergenza nel 2022 le immatricolazioni delle auto in Europa potrebbero crescere fino al 7,5%. Si cullano delle speranze, è inevitabile farlo, ma meglio non tener conto dei numeri pre-pandemici del 2019, altrimenti è facile scoraggiarsi.

Angelo Petrucci

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