Una delle tasse automobilistiche più contrastate dagli automobilisti è quella che comunemente viene chiamata bollo auto. Perché viene così odiata? Poiché il bollo auto è una tassa di possesso di un’autovettura regolarmente iscritta al PRA, ovvero al Pubblico Registro Automobilistico, che deve essere pagata con cadenza annuale. Per attestare di possedere un’autovettura gli automobilisti sono obbligati a pagare un conto decisamente salato se paragonato ad altri paesi europei. Se uno guarda ad esempio la Germania, ad esempio, il costo medio della tassa di proprietà è del 20% inferiore rispetto a quello italiano, mentre in Francia non esiste per i privati, a patto che la vettura in questione non superi i 190 g/km di CO2.
In Italia sono soggetti al pagamento del bollo tutti i veicoli e i motoveicoli immatricolati. Questa imposta è veramente per tutti, compresi i veicoli che restano parcheggiati in garage o che non vengono utilizzati per lunghi periodi di tempo. Per tale ragione, che si usi l’auto o non la si usi, è sempre necessario pagare il bollo alla sua scadenza.
Gli unici vantaggi presenti oggi in Italia per il pagamento del bollo auto vengono concesso a chi colleziona le auto d’epoca solo se queste sono immatricolate da più di 30 anni, indipendentemente dall’eventuale iscrizione al registro storico, questi veicoli sono esonerati dal pagamento del bollo. Di recente introduzione la norma che tutela le auto storiche con età compresa tra i 20 e i 29 anni in possesso del certificato di rilevanza storica (CRS), dovranno quindi essere d’interesse storico collezionistico, che hanno invece diritto alla riduzione del 50% sull’importo totale. Leggi anche l’articolo dedicato all’esenzione del bollo auto.
Come scritto nell’introduzione il bollo è l’imposta legata alla proprietà di una vettura e deve essere pagata ogni anno. Gli incassi spettano però alle singole Regioni, in grado di regolare le modalità di calcolo. L’importo del bollo varia in base a numerosi parametri che non sono solamente in base alla potenza del veicolo, ma anche in funzione della classe di inquinamento.
Se possedete la targa del vostro veicolo o del veicolo che volete consultare il bollo, è possibile calcolare il bollo auto online, consultando il sito Agenzia delle Entrate oppure il sito ACI online. Nel primo caso attraverso il pulsante “accedi al servizio” sarete reindirizzati sul sito dell’ACI, dove potrete scegliere il calcolo online del bollo e del superbollo oppure direttamente il pagamento del bollo.
Scorrendo nella sezione “Calcolo del bollo auto e del superbollo” vi verrà richiesto d’inserire tutti i dati del veicolo e dell’intestatario, oltre alla targa, alla Regione di residenza ed al codice captcha per poter passare i controlli. Inserendo i campi richiesti, si avrà la possibilità di consultare direttamente il prezzo da pagare, ma non solo, se il veicolo è soggetto anche a superbollo, l’importo dovuto verrà ugualmente calcolato ma potrà essere pagato solo tramite Modello F24.
Se invece non siete così tecnologici, ma volete comunque sapere quanto costa il Bollo della vostra vettura o di quella che volete acquistare, vi basterà recarvi all’ACI più vicino, o in un centro convenzionato, o ancora presso un’agenzia pratiche auto, la quale, dopo aver pagato una cifra compresa tra i 3 ed i 5 euro a seconda delle Regioni, sarà possibile conoscere l’importo del bollo e sarà possibile subito presso l’agenzia.
In alcuni casi invece potrebbe essere utile calcolare il bollo auto senza targa prima dell’acquisto della stessa, magari di fronte al dubbio della motorizzazione da acquistare. Per far ciò non è necessario avere la targa del veicolo già immatricolato ma risulta comunque essere possibile fare una stima tramite la potenza della vettura. In questo modo, ad esempio, sarà possibile valutare attentamente il guadagno nell’acquisto di una vettura ibrida (sia essa benzina/GPL, o benzina/metano o ancora benzina/elettrico) o elettrica pura che riceveranno una riduzione del bollo auto.
Se, per esempio, siete indecisi se acquistare la versione più potente della vettura che vi piace ma vorreste capire quanto pagare ogni anno in più di bollo auto, se non addirittura avere il superbollo. Per un calcolo approssimativo, potete fare riferimento all’elenco sotto riportato, ricordando che per ottenere il kW conoscendo i CV dell’auto basterà dividerli per 1.35962.
In maniera più approfondita è possibile calcolare il bollo auto partendo da kW, ovvero dai kilowatt, possiamo. Per chi non lo sapesse il kW rappresenta l’unità della potenza elettrica e rappresenta la quantità di energia nel tempo. Questa determina la potenza del motore che stiamo per acquistare. Se vi fa già male la testa solo a questa definizione sappiate che è possibile scoprire i kW della vostra vettura consultando la voce P del libretto di circolazione. Nella tabella che riportiamo è possibile riassumere l’importo medio in funzione della classe ambientale:
Come accennato in precedenza, il prezzo del bollo auto può variare da Regione a Regione. Il calcolo consigliato non è pertanto un valore preciso ma unicamente informativo.
Se invece volete conoscere la potenza in CV della vostra vettura dovrete moltiplicare era potenza in kW per il valore 0.735. Questo valore vi fornirà i CV della vostra vettura e potrete così calcolare il bollo. In questo caso, se utilizzate uno dei molti sistemi in rete, questo vi rifarà la conversione in kW poiché il bollo viene calcolato con quell’unità.
Ma se uno volesse acquistare una vettura con circa 250 CV non rischia di pagare il Superbollo? Premettendo che il suo nome ufficiale è Addizionale Erariale alla tassa automobilistica, ma viene comunemente chiamato Superbollo, questo impone una maggiorazione sull’imposta della tassa automobilistica a tutte le vetture che superano la potenza di 185 kW, pari a 252 CV (compresi). Quindi, se la vettura sviluppa 250 CV siete salvi, altrimenti tocca pagare anche il superbollo. Questa tassa è stata introdotta dal Governo Berlusconi e inasprita nel 2012 dal Governo Monti, e prevede un tasso addizionale di 20 euro per ogni Kilowatt oltre i 185 kW. Il costo del superbollo è però variabile in funzione dell’età della vettura, con un’imposta che decresce al crescere degli anni di immatricolazione. Come se non bastasse il superbollo ha gettato ulteriore benzina sul fuoco per gli appassionati che già non amano il bollo, figuriamoci l’addizionale.
Ci sono diverse opzioni per poter pagare il bollo auto, ecco come risulta possibile pagarlo. Si possono usare i nuovi servizi online, oppure, si può optare per i metodi più tradizionali. Dal 1° gennaio 2020 è stata introdotta la possibilità di pagare il bollo auto attraverso il pratico, quanto immediato sistema PagoPa. Più complesso, invece, risulta essere il pagamento del superbollo, che va corrisposto tramite modello F24.
Il pagamento del bollo auto può essere effettuato online, la pratica ormai più diffusa, ma anche di persona. Sul web sono moltissime le piattaforme che permettono di pagarlo, mentre quando si sceglie di farlo fisicamente le possibilità si restringono andando in contro al rischio di trovare code agli sportelli addetti, o in tabaccheria risulta essere dietro l’angolo.
Il nostro consiglio è quello di optare per il pagamento del bollo auto online, che vi permette anche di mantenere sottomano tutte le scadenze e i costi effettivi, compresi di eventuali commissioni per il pagamento. Per una maggior chiarezza, abbiamo deciso di realizzare una lista di tutte le modalità di pagamento per il bollo auto:
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