Motorsport

Le C3 WRC pronte per la sfida sugli sterrati del Rally d’Argentina

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È ora di riaccendere i motori nel Mondiale WRC. Dopo le prime gare che hanno visto ben tre vittorie del Campione del Mondo Ogier, il Rally d’Argentina è il primo di quattro rally consecutivi su terra e vuole rimescolare le carte di un mondiale che sta prendendo la via del team M-Sport e del suo pilota più rappresentativo.

Il team Citroen Racing ha lavorato su un’evoluzione del ponte posteriore e, dopo la presenza in due prove del suo pupillo Loeb, in Argentina schiera tre equipaggi per altrettante C3 WRC aggiornate: Kris Meeke / Paul Nagle, Craig Breen / Scott Martin e Khalid Al Qassimi / Chris Patterson.

Il Rally d’Argentina sempre un’occasione per fare festa

La Provincia di Cordoba, tradizionale crocevia del Rally d’Argentina, ha una vera e propria passione per questa disciplina: ogni anno migliaia di fan si radunano sulle speciale per seguire i passaggi dei loro beniamini sui loro mostri a quattro ruote motrici.

Citroen ha lasciato un ricordo indelebile tra gli appassionati con ben dieci vittorie all’attivo nelle ultime tredici edizioni. Proprio Kris Meeke vinse in Argentina la sua prima gara in WRC, nel 2015. Dopo un bel podio in Messico, su un fondo molto simile, il britannico vuole dire la sua.

Craig Breen torna invece in macchina dopo la sosta forzata dovuta all’impiego del nove volte campione del mondo Loeb. L’ultima gara, in Svezia, l’ha visto protagonista di un bel secondo posto e da lì vuole ripartire sfruttando l’ordine di partenza favorevole.

Al Rally d’Argentina i due piloti ufficiali del team saranno affiancati da Khalid Al Qassimi (che qui arrivò sesto nel 2015) alla guida della terza C3 WRC, per la sua prima gara di questa stagione.

Kris Meeke, miglior risultato 1° (2015): “Inizio questa quinta prova del Mondiale con l’intenzione di riprendere il mio ritmo nel campionato, ma è una sfida così grande che è giusto affrontarla con umiltà.  Farò del mio meglio, come sempre, ma dovremo fare i conti anche con il meteo. Lo stato del tracciato è spesso condizionato dalle intemperie dei sei mesi precedenti. In ogni caso, è una prova che amo, per la grande varietà di difficoltà che offre, per l’accoglienza che ci riservano i fan locali, sempre molto entusiasti, e poi mi sono sempre sentito a mio agio: su quattro volte, due sono salito sul podio, e una di queste era sul gradino più alto“.

Craig Breen, ritiro nel 2017 “Con una sola partecipazione, tra l’altro parziale, e con gli altri concorrenti che conoscono queste crono da anni, temo che la mia mancanza di conoscenza del terreno si farà sentire. Ad ogni modo, mi è piaciuta molto l’esperienza che ho avuto la scorsa stagione e non vedo l’ora di trovarmi alla partenza. Inoltre i miei test preliminari sono stati positivi: era da un po’ che non guidavo la C3 WRC su terra, ed è andata bene, quindi sono fiducioso per questo rally che si preannuncia molto esigente”.

I numeri del Rally d’Argentina

  • 18 speciali per un totale di 358,25 km cronometrati;
  • 44,2 km/h: la differenza di velocità media tra la Speciale più veloce e la più lenta disputate nell’edizione 2017;
  • 10, i successi di Citroën al Rally d’Argentina: Carlos Sainz nel 2004 (Xsara WRC), Sébastien Loeb nel 2005, 2006 (Xsara WRC), 2007, 2008, 2009 (C4 WRC), 2011, 2012, 2013 (DS3 WRC) e Kris Meeke nel 2015 (DS3 WRC);
  • 1a: per la prima volta, la celebre speciale di El Condor, disputata la domenica a quasi 2.000 metri di altitudine come Power Stage, sarà percorsa in salita.
Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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