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BYD: il rivale cinese di Tesla

Tempo di lettura: 2 minuti

Ultimamente la cinese BYD si sta imponendo sul mercato mondiale delle auto elettriche. Già le vendite di Tesla e Ford nel Regno Unito si sono ridotte a favore dell’ascesa della BYD. 

Nell’Europa continentale intanto è in costruzione la seconda fabbrica in Ungheria, sottolineando l’intenzione di accentrare e moltiplicare la produzione nel Vecchio Continente. 

Quindi la BYD sta costruendo il suo sogno a scapito sempre di più di quelli del visionario Elon Musk. Almeno per quanto riguarda la vendita di auto elettrica in Occidente.

Allora conosciamo questo marchio cinese e cerchiamo di capire perché si può dire che sia diventato un rivale di Tesla.

La storia di BYD

BYD è stata fondata nel 1995 a Shenzhen. Pensate che all’inizio produceva batterie ricaricabili. Grazie a un rapido successo nel settore, e all’esperienza maturata, l’azienda si è aperta al mercato automobilistico nel 2003. La visione di BYD è stata chiara fin dall’inizio: diventare leader nella produzione di veicoli elettrici e promuovere un futuro sostenibile.

I primi segnali concreti di questa visione arrivano nel 2008, quando BYD lancia la F3DM: niente poco di meno che la prima auto ibrida plug-in prodotta in serie al mondo. Ha preceduto la Chevrolet Volt di 2 anni. 

Ma questo è stato solo il primo passo verso la produzione di auto totalmente elettriche.

Auto rappresentative BYD

Tra i modelli più rappresentativi spicca la serie Tang, che comprende SUV elettrici di alta gamma capaci di competere con i modelli di Tesla in termini di prestazioni e autonomia. 

Il BYD Tang EV600, ad esempio, offre un’autonomia di circa 500 km con una singola carica, grazie alla sua avanzata batteria al litio-ferro-fosfato (LFP), nota per la sua sicurezza e durata nel tempo.

Un altro modello di rilievo è il BYD Han EV. Parliamo di una berlina elettrica premium che ha impressionato il mercato globale per il suo design elegante, le prestazioni elevate e le tecnologie all’avanguardia. Con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,9 secondi e un’autonomia di oltre 600 km, si tratta di una valida alternativa a Tesla.

Cosa rende competitivo questo marchio cinese?

Il successo di BYD nel mercato delle auto elettriche può essere attribuito a diversi fattori chiave. In primo luogo, l’azienda ha una forte integrazione verticale, producendo internamente gran parte dei componenti chiave, comprese le batterie. 

In secondo luogo, BYD beneficia di ingenti investimenti in ricerca e sviluppo, che le consentono di rimanere all’avanguardia nella tecnologia delle batterie e nei sistemi di propulsione elettrica. La batteria al litio-ferro-fosfato (LFP) citata prima ne è un esempio.

Inoltre BYD ha una solida presenza nel mercato cinese, il più grande mercato automobilistico del mondo, e sta espandendo la sua presenza internazionale con una strategia aggressiva di esportazione. Infatti l’azienda ha già stabilito partnership e joint venture in Europa, America Latina e altre regioni.

Infine BYD ha dimostrato un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Questo non solo attraverso la produzione di veicoli elettrici, di per sé non molto sostenibile. Ma è attraverso soluzioni energetiche integrate, come i sistemi di accumulo di energia e le infrastrutture di ricarica.

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Redazione Kilobit

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