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Bus surfing: l’ultima pericolosa follia nata sui social

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Un’altra follia, un altro fenomeno da non imitare, un’altra challenge sta spopolando sui social. Si tratta del bus surfing, vale a dire aggrapparsi al retro degli autobus in corsa. Sono svariati i fenomeni che si stanno verificando, l’ultimo a Torino. Scopriamo meglio in cosa consiste il bus surfing.

Altra challenge social, altro pericolo: il bus surfing

L’ultima follia degli adolescenti che sta spopolando sui social è il bus surfing. È un nuovo pericoloso fenomeno, una challenge, con la quale gli adolescenti di tutta Italia si stanno pericolosamente sfidando mettendo a forte rischio la loro incolumità e quella degli altri. Ma in cosa consiste il bus surfing? Consiste nell’aggrapparsi, nell’appendersi al retro dei bus in corsa e restarci quanto più tempo possibile senza che il conducente del mezzo se ne accorga. Il tutto, in genere, viene filmato da amici o passanti, che poi pubblicano foto o video del gesto sui social sfidando altri utenti a fare altrettanto, senza tralasciare l’intento di guadagnare quanti più like e followers. Questa vera e propria piaga sta spopolando in Italia, con avvenimenti in svariate città, l’ultimo episodio a Torino.

Bus surfing: l’ultimo episodio a Torino

Nell città di Torino, due giovani (un ragazzo e una ragazza) hanno praticato la pericolosa challenge del bus surfing appendendosi al retro di un bus della linea 12 in movimento, con i piedi appoggiati sul paraurti e le mani aggrappate alla carrozzeria. La follia di questa coppia di adolescenti è stata immortalata in una fotografia postata ieri sera sui social da Chiara Foglietta, assessora ai Trasporti del Comune di Torino. L’avvenimento si sarebbe manifestato nella serata di mercoledì 31 gennaio 2024. Quello di Torino è solo l’ultimo avvenimento del bus surfing, difatti negli ultimi mesi si sono registrati episodi simili in Lombardia, a Lodi e Sesto San Giovanni.

Angelo Petrucci

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Angelo Petrucci

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